Weidemann “T6025”, compatto solo nelle dimensioni

La gamma dei sollevatori telescopici Weidemann si è ampliata a inizio Novembre con il lancio del modello “T6025”, destinato a inserirsi fra il modello “T7035” e il super-compatto “T4512”, quest’ultimo disponibile anche in versione elettrica. Di primo acchito la nuova macchina potrebbe quindi sembrare solo un completamento di gamma voluto per chiudere il gap prestazionale in essere fra i due succitati modelli a livello di capacità e di altezze, ma in realtà è una sorta di ennesima dichiarazione di guerra lanciata da Weidemann nei confronti della concorrenza, costruttori già sfidati nelle classi dei sette e dei nove metri di altezza e ora aggrediti anche nella classe dei sei metri, una delle più gettonate in ambito zootecnico e commercialmente interessante anche in campo agricolo in quei Paesi che, come l’Italia, vantano ancora un gran numero di aziende familiari.

Di serie “Vertical lift System”

Non è un caso se tutti i più importanti costruttori del settore avanzano macchine di tal fatta, mezzi in grado di alzare il punto di rotazione del braccio fino alle soglie dei sei metri abbinando a tale performance una portata massima di 25 quintali, sufficienti per movimentare i sacconi e le benne preposte alle gestioni dei materiali sfusi piuttosto che le balle quadre e tonde più dense e di maggiori dimensioni. Proprio per agevolare quest’ultima attività, e in particolare gli impilamenti, Weidemann ha previsto anche su “T6025” la presenza di serie del sistema “Vls”, “Vertical Lift System”, che facilita l’operatore durante le operazioni di sollevamento o abbassamento dei carichi grazie all’estensione parziale e automatica del braccio telescopico e al suo conseguente rientro durante l’abbassamento. Ciò consente una sequenzialità rapida e fluida dei movimenti senza mai compromettere la stabilità della macchina grazie al fatto che il carico non viene mai portato a trovarsi in un intervallo di sovraccarico. Il sistema è analogo a quello previsto sui telescopici di classe superiore e ciò conferma la volontà della Casa tesa a promuovere anche il nuovo “T6025” quale macchina di elevata versatilità, un mezzo polivalente che di compatto ha le dimensioni ma non le prestazioni e le possibilità operative.

Motori da 61 o 67 cavalli

Queste ultime, anzi, sono superiori a quelle dei modelli di maggior potenza grazie a dimensioni di altezza e larghezza inferiori ai due metri, tali quindi da permettere l’accesso anche agli interni più datati. Ad enfatizzare le possibilità operative concorre poi la possibilità di acquisire la macchina con un motore da 75 cavalli in luogo di quello proposto di serie da 61 cavalli di potenza, unità a marchio Perkins in grado di soddisfare le attuali normative ambientali stage V mediante un sistema di post-trattamento basato su filtri dpf e doc a rigenerazione automatica. Si abbinano a trasmissioni integrate e controllate elettronicamente “ecDrive”, “Electronic Controlled Drive” appunto, capaci di operare sulla base di tre le modalità d’uso, con quella standard di tipo automatico che realizza le massime prestazioni adeguando i giri motore alla richiesta di potenza avanzata dal driver. La modalità “Eco” abbassa invece i regimi motore sempre nel rispetto delle richieste di potenza in essere in modo da contenere i consumi e le rumorosità di lavoro, mentre la modalità “M-Drive” permette di gestire il numero dei giri motore tramite acceleratore manuale agevolando le attività sviluppate con accessori che operano a regime fisso come per esempio gli spargi-concime o le movimentazioni di materiali avanzate su brevi distanze. Se in quest’ultimo frangente si rende poi necessario manovrare in spazi ristretti entra in gioco un sistema di sterzatura integrale con ruote in controfase che in optional può prevedere anche la sterzatura con ruote a granchio o quella tradizionale. Indipendentemente dalla modalità di volta selezionata la trazione è sempre di tipo integrale così da permettere alla macchina di esercitare i suoi massimi sforzi di propulsione su qualsiasi fondo.

Visibilità a 360 gradi

Da segnalare i buoni livelli di comfort proposti dalla cabina, analoga nella struttura a quelle installate sulla macchine di classe superiore e quindi caratterizzata anche da un visibilità allargata su quasi tutto l’arco dei 360 gradi, complici l’ampio parabrezza ricurvo verso il tetto e, sempre a tetto, la presenza di serie di una botola trasparente. Di serie anche un ampio finestrino laterale destro e i tergicristalli anteriori, posteriori e a tetto, contenuti che uniti a una posizione di guida rialzata e a un cofano motore dalle dimensioni ridotte concorrono ad assicurare una visuale sempre ottimale sulle aree di lavoro e su quelle circostanti la macchina. Il vano all’interno risulta inoltre molto più spazioso di quanto le dimensioni esterne lascino percepire, è di facile accesso e prevede tutti gli elementi di comando disposti ergonomicamente per facilitarne la gestione. Al comfort concorrono anche un sistema di riscaldamento e ventilazione di elevata potenza, mentre ad agevolare il lavoro provvede un joystick multifunzionale che permette di controllare macchina braccio con una sola mano.

Nuovo sistema di analisi e diagnosi

Un display posto nel campo visivo dell’operatore fornisce tutte le indicazioni necessarie per operare in termini di massima efficienza, obiettivo supportato anche dal sistema di diagnosi e analisi “EpuipInspector” che monitorizza le funzioni di guida, e quella telescopica oltre al terzo punto del circuito idraulico. Nel complesso una macchina che convince in termini prestazionali e abitativi risultando anche personalizzabile attingendo alla vasta gamma di opzioni previste da Weidemann per far aderire al meglio il mezzo al profilo di missione cui dovrà assolvere presso ogni singola azienda.

Tante utili funzioni

“T6025” può essere equipaggiato con una serie di optional studiati per facilitare e velocizzare ben precise attività. Un esempio in tal senso l’ammortizzatore delle oscillazioni del carico che ne evita l’ondeggiamento permettendo di effettuare trasferimenti ad alta velocità anche nel caso si operi con sfusi portati da una benna aperta. Il ritorno automatico dell’attrezzatura facilita invece le operazioni ripetitive di impilaggio e carico né manca un comando a pulsante preposto a memorizzare la posizione dei cilindri di ribaltamento. Prevista pure la funzione di scuotimento della benna per facilitare lo scarico dei materiali sfusi che restano attaccati alla benna e il blocco del cilindro di ribaltamento per rendere sicure e confortevoli le movimentazioni caratterizzate da pesi importanti.

Oltre il primo mezzo secolo

Weidemann celebra quest’anno il primo mezzo secolo di vita dei suoi movimentatori serie Hoiftrac”, di fatto i mezzi che hanno permesso a un’azienda fondata dodici anni prima per produrre componenti dui macchine di fare il salto di qualità che l’ha portata a proporsi quale costruttore di semoventi. Voluto dai fratelli Reinhold e Oswald Weidemann, gli “Hoftrac” nacquero con nl’obiettivo di far fronte ai lavori pesanti effettuati al chiuso, in particolare nelle stalle, e quindi furono concepiti quale mezzi compatti, manovrabili e semplici nella meccanica. Al lancio del primo modello, “Perfekt 1320” del 1974 appunto, seguì un inaspettato e rapido successo commerciale che permise poi ai Fratelli Weidemann di ampliare la produzione e delegare a terzi la costruzione dei componente concentrando le loro energie sulla messa a punto dei movimentatori, gli “Hoftrac” in primis ma poi, a seguire, le pale gommate, le pale gommate telescopiche e per ultimi i sollevatori telescopici, i mezzi cui oggi guarda Weidemann in un’ottica di ulteriore e future crescite.

Titolo: Weidemann “T6025”, compatto solo nelle dimensioni

Autore: Redazione

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