Volvo Penta ha introdotto le proprie motorizzazioni serie “D8” anche nella linea di prodotto genset andando ad ampliare il proprio portfolio di power generation. Le nuove unità saranno proposte sia in versione stage II sia in versione stage IIIA.
Volvo Penta ha ampliato la propria offerta di genset ricorrendo alle sue motorizzazioni serie “D8”. È accaduto nel marzo scorso a Dubai in occasione di “Mee”, “Middle East Energy”, fiera specialistica di settore. Crescono quindi sia l’offerta commerciale della Casa svedese nel segmento della power generation sia i contenuti tecnici dei genset svedesi, proposti nei nuovi modelli sia in versione stage II sia in versione stage IIIa. Comuni a tutte le macchine l’elevata densità di potenza, raggiunta grazie alle dimensioni compatte che caratterizzano tutte le unità “D8” di Volvo Penta, i bassi consumi e le emissioni acustiche ridotte, connotazioni funzionali cui si associa poi un’elevata affidabilità operativa suffragata dai molteplici utilizzi cui i propulsori sono quotidianamente soggetto in tutto il Mondo e nelle più diverse condizioni operative. Sebbene reingegnerizzate per adattarsi alle applicazioni specifiche le unità termiche riprendono appieno il design e le tecnologie implementate sui “D8”, a partire dall’architettura a sei cilindri in linea che realizza una cilindrata di sette litri e 700 centimetro cubi mediante canne da 110 millimetri di alesaggio per 135 millimetri di corsa chiuse da camere di combustione in cui si realizzano rapporti di compressione da 17 punti e mezzo a uno.
Alimentati mediante sistemi common rail i motori sono abbinati con i rispettivi generatori elettrici mediante sistemi ottimizzati ai fini della riduzione degli attriti interni e delle perdite energetiche così da massimizzare l’efficienza globale di ogni sistema. Grazie a ciò i nuovi genset ben assecondano sia gli utilizzi quali generatori di backup, sia quelli che li vedono nelle vesti di generatori primari quando portati a operare in aree non coperte da reti elettriche. Tre i modelli proposti, tutti in grado di operare al regime fisso di mille cinquecento giri quando la fornitura energetica deve stabilizzarsi sulla frequenza dei 50 hertz o a regime di mille 800 giri per le forniture di energia a 60 hertz. “Tad841Ge”, “Tad842Ge” e “Tad843Ge” le sigle di identificazione e rispettivamente da 253, 303 e 326 chilovoltampere a mille cinquecento giri in versione stage II.