Rinnovati a livello di soluzioni e di contenuti tecnico-funzionali, i campo aperto di media potenza serie “Profi” di Steyr si propongono con motori a quattro e sei cilindri che interfacciandosi con la nuova trasmissione “S-Control 8” ne enfatizzano la polivalenza applicativa
All’ultima edizione di Agritechnica, la fiera tedesca della meccanizzazione agricola, è stato conferito alla rinnovata serie “Profi” di Steyr il titolo di “Machine of the Year 2018”. Un riconoscimento che attesta l’attualità dei contenuti tecnici e funzionali dei cinque modelli da campo aperto di media potenza sviluppati dai tecnici austrici con l’obiettivo di soddisfare tutte le esigenze operative delle aziende agricole a indirizzo misto. Ciò grazie ad allestimenti realizzati sulla base di motorizzazioni a quattro e a sei cilindri che però, a differenza di quanto tradizionalmente proposto in ambito trattoristico, condividono il medesimo passo, due mila e 642 millimetri. Tale soluzione assicura alle macchine di maggior potenza le stesse doti di manovrabilità normalmente proposte dai trattori equipaggiati con unità a quattro cilindri assicurando una maggior velocità di rientro quando la macchina si trova a fine capezzagna. Le differenti architetture motoristiche inducono però masse superiori alle macchine di più alta potenza e un maggior dinamismo a quelle intermedie che si traduce in una più spiccata propensione ai trasporti su strada e alla lavorazioni medio-leggere. Comune a tutti i motori il marchio “Ecotech” e la derivazione da blocchi Fpt Industrial serie “Nef”, da quattro litri e mezzo o da sei litri e 700 centimetri cubi di cilindrata, ma sempre alimentati mediante sistemi common rail operanti ad alta pressione ed equipaggiati con distribuzioni a quattro valvole per cilindro e turbocompressori controllati mediante valvole wastegate. Le unità mettono a disposizione un range di potenze massime che spazia dai 145 cavalli del modello d’attacco “4115” ai 175 cavalli della versione top di gamma “6145”, prestazioni sempre allineate con le normative stage 4 grazie alla presenza della tecnologia “Hi-eScr” che delega il compito di abbattere gli inquinanti al solo sistema di post trattamento dei gas di scarico, attuato mediante iniezioni di urea e senza dover ricorrere a gruppi ausiliari di altro genere. Ne derivano quindi motori i cui rendimenti non sono penalizzati dalla presenza di egr o filtri anti particolato e dunque in grado di assicurare sempre ottimi rapporti fra consumi e prestazioni, obiettivo quest’ultimo cui guarda anche la nuova trasmissione “S-Control 8”, gruppo strutturato sulla base di tre gamme e otto marce powershift che mettono a disposizione 24 rapporti in avanzamento e altrettanti in retro, con questi ultimi innestabili mediante un inversore modulabile nelle sue risposte funzionali in base alle lavorazioni in corso. In particolare, la prima gamma copre velocità fino a dieci chilometri l’ora circa ed è principalmente orientata alle applicazioni che richiedono elevati sforzi di trazione, mentre la seconda, operando tra i quattro e i 18 chilometri all’ora, copre quasi il novanta per cento delle tradizionali attività, dalle lavorazioni leggere del terreno, alla fienagione, fino alle movimentazioni con l’impiego di eventuali caricatori frontali. Ai trasferimenti e ai traini su strada guarda invece la terza gamma, gestibile anche in automatico dal software e integrante sia l’opzione kick-down per scalare le marce manualmente quando ritenuto opportuno dall’operatore, sia la funzione “Eco Speed” che riduce automaticamente il regime del motore in funzione del carico, contribuendo così a realizzare un contenimento dei consumi di carburante che può raggiungere anche il 25 per cento. Come opzione è disponibile un superriduttore che, raddoppiando il numero delle velocità a 48, permette l’utilizzo del trattore per le attività che richiedono velocità di avanzamento extra lente. Guarda invece alla sicurezza il sistema opzionale di regolazione attiva dell’arresto del mezzo “S-Stop II” che durante le attività condotte su terreni in pendenza permette di arrestare il trattore semplicemente staccando il piede dall’acceleratore senza dover intervenire sul pedale della frizione, mentre alla produttività è orientato un impianto idraulico dalla portata massima di 113 litri al minuto che alimenta fino a quattro distributori ausiliari e un sollevatore posteriore dalla capacità massima di sette mila 864 chili. Come opzione è disponibile un superriduttore che, raddoppiando il numero delle velocità a 48, permette l’utilizzo del trattore per le attività che richiedono velocità di avanzamento extra lente. A semplificare le applicazioni è infine orientato il sistema “Easy Tronic II” che permette di programmare e memorizzare le attività più frequenti per richiamarle quando necessario attraverso il monitor a colori touch screen “S-Tech 700”, installato all’interno di cabine che abbinano a un ridotto livello fonometrico, circa 69 decibel, un’ampia superficie vetrata che assicura la massima visibilità in ogni direzione. Ciò anche grazie alla presenza di un tettuccio trasparente che agevola l’impiego di un eventuale caricatore frontale e di una struttura a quattro montanti che minimizza gli angoli ciechi, mentre al comfort guardano sedili di guida sospesi per via pneumatica, impianti di climatizzazione integrali e dispositivi vivavoce bluetooth.