I rinnovati “T4 Lp” di New Holland rappresentano un’evoluzione del concetto di trattore utility ribassato. Ciò grazie a contenuti tecnico-funzionali di standard superiore che ne ridefiniscono le capacità produttive
Lanciati poco più di due anni fa in occasione di Eima 2014 attingendo direttamente al know how di Fiat Agri, gli utility ribassati “T4 Lp” sono stati recentemente sottoposti dai tecnici New Holland a interventi di aggiornamento volti sia ad adeguare le motorizzazioni agli standard stage 3B sia a migliorare le doti di versatilità delle macchine. Guarda proprio a quest’ultimo obiettivo la presenza di un assale anteriore heavy duty da due mila e 500 chili di portata che, abbinato a un analogo asse posteriore da tre mila e 700 chili di capacità, permette ai “T4 Lp” di proporre una capacità di carico complessiva di cinque mila e 300 chili, circa mille chili in più rispetto ai modelli di precedente generazione. Ne deriva quindi la possibilità di gestire senza problemi anche le attrezzature più impegnative, applicazioni cui mira peraltro la presenza di tre distributori ausiliari posteriori, otto uscite idrauliche ventrali, un sollevatore posteriore da due mila 900 chili di portata e un analogo impianto anteriore da mille 970 chili di capacità, tutti gruppi asserviti da un circuito idraulico sdoppiato che mette a disposizione delle esigenze operative fino a 80 litri al minuto. Grazie alla ridondanza dell’idraulica, i sollevatori posteriori sono anche gestibili attraverso il sistema “Lift-O-Matic Plus”, così come la presa di forza posteriore può affiancare alle due velocità di lavoro proposte di serie, 540 e 750 giri al minuto, anche i mille giri e la sincronizzata cambio. Così strutturati i “T4 Lp” risultano quindi in grado di far fronte a molteplici applicazioni, a partire dalle movimentazioni in ambito zootecnico, grazie a un’altezza massima di due mila 173 millimetri che permette loro di entrare facilmente anche nelle stalle più datate, passando per le lavorazioni in ambito specializzato, per arrivare fino alle attività di fienagione condotte su terreni declivi, con queste ultime supportate dalla possibilità di equipaggiare le macchine con pneumatici posteriori da 24 o da 28 pollici orientati a migliorare le doti di stabilità dei mezzi. Ampia anche l’offerta di trasmissioni che spazia da un cambio meccanico a quattro rapporti e quattro marce, denominato “Shuttle Command”, che mette a disposizione 16 rapporti in avanzamento e altrettanti in retro, fino al gruppo più evoluto “Power Shuttle” che, oltre al cambio base, affianca un powershift a due stadi e un super riduttore che portano le velocità disponibili a 32+16. Quattro infine le motorizzazioni, per potenze che coprono un range compreso tra i 75 cavalli del modello d’attacco “T4.80 Lp” e i 107 cavalli della versione top di serie “T4.110 Lp”, tarature sempre e comunque erogate da unità Fpt Industrial a quattro cilindri da tre litri e 400 centimetri cubi omologate stage 3B mediante la contemporanea presenza di sistemi egr di ultima generazione, esterni e refrigerati quindi, e di catalizzatori doc avulsi da qualsiasi esigenza di rigenerazione.