Uno dei principali problemi che un qualsiasi ambito industriale deve affrontare quando produce beni destinati al largo consumo è insito nella necessità di insegnare ai potenziali clienti come sfruttare al meglio le potenzialità funzionali degli stessi beni. Problema tanto più complesso quanto più sono tecnologicamente avanzate le varie proposte commerciali. Un esempio in tal senso è dato dai contenuti digitali proposti dai trattori di ultima generazione, mezzi in grado di operare sulla base di ampi tassi di automazione e autonomia a patto che gli utenti li sappiano programmare gestendo in maniera appropriata le interfacce uomo-macchina presenti nelle cabine o le connessioni da remoto quando disponibili.
Qui casca il famoso asino
E qui casca il famoso e povero asino. Se è vero infatti che ogni costruttore si sforza di rendere le proprie interfacce il più possibile intuitive e facili, è anche vero che molto spesso è l’operatore che, vuoi per età, vuoi per formazione culturale, vuoi per motivi caratteriali, incontra difficoltà proprie e più o meno pronunciate quando deve confrontarsi con l’elettronica di bordo. Con il risultato che spesso le funzionalità disponibili restano sotto-utilizzate o non utilizzate del tutto. E’ un problema comune a tutti i costruttori che non può essere risolto mediante i classici libretti di uso e manutenzione, peraltro digitalizzati anche loro, né tramite le scarne informazioni forniti agli operatori in sede di consegna del trattore. Di fatto servono incontri specifici, gli stessi che da qualche tempo a questa parte i concessionari Valtra hanno iniziato a organizzare giovandosi di personale proprio o di tecnici della Casa.
Valtra, anche corsi di formazione personalizzati
Chi acquista un Valtra può quindi godere di veri e propri corsi di formazione che in alcuni casi possono anche personalizzarsi, nel senso che ogni operatore impara a gestire la macchina in quelle funzioni che riguardano le sue specifiche attrezzature e le sue lavorazioni. Da segnalare che tale attività non viene svolta solo in fase di consegna della macchina, ma si sviluppa nel tempo in maniera costante e progressiva sulla base di un dialogo no-stop fra concessionari e clienti. Chi compra un Valtra di fatto non è mai lasciato solo, trova sempre una risposta appropriata ai propri interrogativi e man mano che passa il tempo acquisisce sempre nuove competenze che ne accrescono la professionalità.
La legge di Moore
Secondo Gordon Moore, cofondatore nel 1968 dell’attuale gruppo Intel assieme a Robert Noyce, la capacità di elaborazione dati di un microcircuito se misurata in termini di numero di chip raddoppia ogni 18 mesi. Ciò significa che le attuali centraline fra tre anni saranno superate da centraline quattro volte più capaci. Ciò non significa però che si debba rifiutare il progresso o rinviare un investimento. Al contrario, la realtà di cui sopra deve fungere da stimolo per scegliere il prodotto più adeguato a soddisfare le proprie esigenze e imparare poi a sfruttarne al cento per cento le potenzialità. Nel momento in cui si riuscirà a far lavorare nel pieno delle sue capacità la macchina e tali capacità soddisferanno le proprie esigenze poco importerà da un punto di vista operativo se sul mercato appariranno macchine tecnologicamente più prestazionali.
Titolo: Valtra, formazione tecnologica personalizzata
Autore: Redazione