Progettate per ridefinire gli standard di produttività nel segmento delle macchine da raccolta, le mietitrebbia “Ideal” di Fendt operano sulla base di rotori al vertice di mercato in termini di lunghezza, in grado di assicurare un’elevata delicatezza nel trattamento del prodotto raccolto
L’agricoltura è tornata al centro dello scenario economico internazionale. I cambiamenti climatici in atto, con la conseguente necessità di sposare i cicli colturali con la tutela dell’ecosistema, e la prospettiva di un Pianeta che nell’arco del prossimo trentennio toccherà i nove miliardi di abitanti hanno di fatto riassegnato al Mondo agricolo un ruolo di primo piano, quello che gli compete per tradizione e per importanza strategica. Se è vero infatti che qualsiasi essere umano può vivere senza gli strumenti elettronici di largo consumo, senza i classici mezzi di trasporto e, addirittura, senza una casa, è però altrettanto vero che nessuno potrebbe sopravvivere senza cibo. Una verità incontrovertibile, oscurata all’inizio degli Anni 80 dalla rivoluzione economica conosciuta con il termine “consumismo”, una dottrina che ha cercato di imporre agli utenti finali quali necessità primarie una varietà di prodotti dall’importanza spesso e volentieri volatile ed effimera, ma capace di garantire all’industria margini di profitto esponenziali. I conseguenti cambiamenti degli scenari economici mondiali, noti come “globalizzazione”, hanno innescato successivamente una ridistribuzione delle esigenze e delle richieste nei confronti del comparto agroalimentare, chiamato a rispondere, da un lato, a un’impennata della domanda da parte dei Paesi emergenti e, dall’altro, al sempre maggiore impiego di prodotti di origine agricola per la produzione di energia. Due trend che nel loro insieme hanno quindi riassegnato al comparto primario un ruolo strategico nel panorama socioeconomico globale, sostenibile in prospettiva, secondo esperti e analisti specializzati, solo a patto che il settore della meccanizzazione agricola riesca a offrire agli operatori internazionali macchine sempre più produttive, capaci di fatto di velocizzare i cicli di lavoro senza però penalizzarne la qualità. Prerogative queste ultime da cui non a caso sono partiti i tecnici del gruppo Agco al momento di progettare le nuove mietitrebbia rotative “Ideal”, macchine a flusso assiale inedite nel design e nelle soluzioni tecnico-funzionali destinate, nelle intenzioni della Multinazionale statunitense, a ridefinire gli standard di efficienza e di produttività nel segmento delle macchine da raccolta. Caratterizzate da un’elegante livrea nera, comune a tutti i Marchi e volta a simboleggiare la trasversalità del progetto, la serie “Ideal” sarà commercializzata in Italia in esclusiva da Fendt sulla base di tre modelli, denominati “Ideal 7”, “Ideal 8” e “Ideal 9”, operanti attraverso l’inedito sistema di separazione secondaria “Helix” che realizza la pulizia del prodotto raccolto mediante rotori, uno sul modello “7” e due sulle versioni “8” e “9”, da 60 centimetri di diametro e da quattro metri e 84 centimetri di lunghezza, valore quest’ultimo al vertice del mercato, che proprio in virtù delle loro dimensioni assicurano una maggior delicatezza nel trattamento del prodotto e una minore velocità di rotazione. Grazie a ciò, la macchina è quindi in grado di assicurare, a parità di volumi lavorati, minori assorbimenti energetici, fino al 20 per cento in meno rispetto ad analoghi modelli di egual potenza, e di conseguenza ridotti consumi di carburante, obiettivo cui guarda anche la nuova architettura della catena cinematica deputata all’azionamento degli organi di lavoro, sviluppata sulla base di sole 13 cinghie di trasmissione. A enfatizzare ulteriormente le capacità produttive della mietitrebbia è preposto inoltre il sistema di pulizia “IdealBalance”, privo di parti in movimento e realizzato mediante l’affiancamento di due piani preparatori, uno anteriore e uno posteriore, che scaricano centralmente e lateralmente il prodotto in maniera da garantire un flusso omogeneo, uniforme e avulso da perdite anche nel caso la macchina lavori su pendenze nell’ordine del 15 per cento. Una volta trattato, il prodotto è poi convogliato in un serbatoio della granella che sul modello top di gamma offre una capacità massima di 17 mila e 100 litri, volume svuotabile in soli 33 secondi grazie a una velocità di scarico pari a 210 litri al secondo, mentre a velocizzare la sostituzione delle barre di taglio in funzione del prodotto da raccogliere è preposto il sistema “AutoDock” che permette l’accoppiamento automatico direttamente dalla cabina delle piattaforme “PowerFlow”, disponibili con larghezze operative comprese tra i sette metri e 20 centimetri e i 12 metri e 20 centimetri, con il canale di alimentazione della mietitrebbia grazie a un codice “Rfid” che consente alla macchina di riconoscere la barra installata. Così configurate le mietitrebbia Fendt “Ideal” si propongono quindi quali macchine di alte prestazioni, orientate in particolare alle aziende agricole maggiormente strutturate e alle organizzazioni operanti in conto terzi, in grado di assicurare sia elevati standard di efficienza operativa in qualsiasi condizione di lavoro sia la capacità di sfruttare al meglio anche le finestre di raccolta più brevi, doti queste ultime indotte anche dalla presenza di motori di produzione Agco Power a sette cilindri, sulla versione “Ideal 7”, e Man a sei cilindri, sui modelli “Ideal 8” e “Ideal 9”, rispettivamente da nove litri e 800, 12 litri e 400 e 15 litri e 200 centimetri cubi che mettono a disposizione tarature massime nell’ordine dei 451, 538 e 647 cavalli, unità mantenute peraltro pienamente efficienti in ogni condizioni di raccolta dal sistema di raffreddamento “AirSense” che aspira l’aria dalla parte alta della macchina, il punto tradizionalmente più pulito, e che a intervalli regolari inverte automaticamente l’azione della ventola in modo tale da mantenere il radiatore sempre libero da polvere e sporco.