“Trion 540 Montana 4”, nessun limite eccetto il cielo

Da una parte un trattore da oltre 650 cavalli di potenza, “Xerion 12.650”, dall’altra una mietitrebbia per attività collinari estreme da 354 cavalli, “Trion 540 Montana 4”, al momento la macchina più potente del settore.

Due mezzi diversi, ma che attestano il percorso evolutivo intrapreso da Claas e teso alle alte prestazioni, rivolto cioè al futuro, a un’agricoltura operante sulla base di parametri produttivi di stampo industriale supportati dai più avanzati sistemi meccatronici e digitali. A conferma, i contenuti avanzati proprio da “Trion 540 Montana 4”, mietitrebbia che va a sostituire il modello “Tucano 430 Montana 4”, ma esibendo potenzialità operative di maggior spessore. In primis a livello della già citata potenza di 354 cavalli messi a disposizione da un motore Cummins serie “L9 Harvest” da otto litri e 700 centimetri cubi erogante la sua prestazione massima a soli mille e 900 giri in campo e in grado di far marciare la macchina su strada a 30 chilometri/ora a soli mille e 650 giri così da minimizzare i consumi nelle fasi di trasferimento.

Erogazioni in funzione delle esigenze

Sovralimentato con un turbocompressore a geometria variabile e alimentato mediante il sistema Cummins “Xpi”, integra in un unico modulo le soluzione necessarie per superare gli stand di emissione stage V senza dover ricorrere a sistemi egr sull’aspirazione risultando anche gestito in termini di erogazione dal sistema Claas “Dynamic Power” che adatta in automatico le erogazioni alle effettiva esigenze operative della macchina attuando una gestione intelligente delle prestazioni che consente risparmi di carburante che possono arrivare al dieci per cento. L’unità si integra inoltre in un powertrain basato su una nuova trasmissione idrostatica a due rapporti, campo e strada, e su un sistema di propulsione posteriore originale Claas che entra in azione solo quando necessario essendo di tipo elettroidraulico. Prevede un motore idraulico centrale che aziona tramite un differenziale i semiassi delle ruote posteriori e grazie alla presenza di specifici sensori e di apposite elettrovalvole è pilotabile per via elettronica sia in termini di intervento sia a livello di controllo degli slittamenti delle ruote.

Assale posteriore a pendolo

L’impianto opera inoltre giovandosi di pneumatici posteriori più strutturati e grazie al disegno a pendolo dell’assale permette raggi di volta più stretti rispetto al passato giocando quindi a favore di una più elevata maneggevolezza, dote che si esalta anche quando la mietitrebbia è chiamata a operare su pendenze accentuate. La gestione elettronica del sistema di livellamento non permette solo di affrontare Inclinazioni laterali del 38 per cento, salite del 32 per cento e discese dell’11 anche in condizioni di massimo carico, ma anche di manovrare in sicurezza, obiettivo raggiunto rivendendo e migliorando tutti i componenti che realizzano le tre parti-base del sistema di livellamento, il telaio, l’assale anteriore e l’assale posteriore.

Carichi fino a 25 tonnellate

Il telaio è realizzato con acciai alto-resistenziali e può sopportare anche carichi dell’ordine delle 25 tonnellate, i cilindri di livellamento anteriori e posteriori vantano supporti e steli maggiorati ma operano con pressioni di esercizio basse per diminuire le sollecitazioni all’impianto idraulico e la barra stabilizzatrice è in due parti per migliorarne l’affidabilità. Così strutturata la macchina permette di trebbiare in maniera efficiente e rapida là dove le normali mietitrebbia non potrebbero andare avvalendosi per la raccolta di una specifica ralla di aggancio con supporti heavy duty che permette alle testate i più ampi basculaggi e il costante mantenimento dell’assetto di lavoro voluto dall’operatore.



Ripreso dalle “Trion 500” e quindi ampiamente collaudato il sistema primario di trebbiatura “Aps Walker”. Prevede il passaggio del raccolto in gruppo di accelerazione che linearizza il flusso in entrata sul battitore, cilindro da 600 millimetri di diametro equipaggiato con otto spranghe e asservito da un controbattitore regolabile elettro-idraulicamente dalla cabina e forte di un angolo di avvolgimento di 142 gradi la cui superficie di separazione fiora il metro e 30 centimetri quadri.

La velocità del battitore può essere regolata in modo continuo dal terminale “Cemis 700” fra i 480 e i mille e 150 giri, velocità che nel caso delle versioni “Maxi”, dotate di trasmissioni a cinghia a due stadi, passano fra i 220 e i 630 giri o fra i 415 e i mille e 150 giri/minuto. Tramite un rotore di trasferimento il sistema invia poi il raccolto su cinque scuotipaglia concavi lunghi quasi quattro metri e mezzo che realizzano una superficie di separazione secondaria di sei metri quadri e mezzo sulla quale agisce un arieggiatore a rullo denominato “MultiFinger Separation Systema”, “Mss”, in luogo delle classiche forche.

Ne deriva un arieggiamento della massa del raccolto più completo, un miglior trattamento della paglia nel caso la si volesse recuperare e un funzionamento complessivo della macchina caratterizzato da basse vibrazioni. Alla pulizia finale della granella provvede poi un sistema “Jet Stream” con ventilatori a turbina, variatore idraulico dei ventilatori e pre pulizia a caduta con doppio flusso di aria compressa. Agisce tramite crivelli superiori e inferiori raggiungono una superficie totale di oltre cinque metri quadrati e grazie al sistema “3D” garantisce la totale potenza di pulitura fino al 20 percento di inclinazione laterale.

Ventilazione regolata in automatico

In salita e in discesa entra invece in gioco il sistema “AutoSlope” che adegua in automatico il numero di giri del ventilatore alla situazione in essere sempre in un’ottica di ottimizzazione dei tempi e della qualità della raccolta. Il raccolto, controllato in termini di perdite per permettere una ottimizzazione fine del lavoro, viene poi inviato in un cassone da ottomila litri di capacità svuotabile una volta pieno al ritmo di 110 litri/secondo mediante un tubo di scarico in grado di ruotare di 105 gradi e accessoriabile con un telecamera “Profi Cam” nel caso l’operatore voglia godere di una vista diretta e grandangolare sul rimorchio per essere facilitati nello scarico della granella, obiettivo perseguito anche con la presenza di una cuffia oscillante e regolabile tramite la leva multifunzione “Cmotion” che permette di orientare al meglio il getto dello scarico.

Alla gestione della paglia nel caso non la si volesse deporre in andana provvede invece il sistema trinciapaglia “Special Cut” a 72 coltelli e dotato di distributori radiali del tagliato in grado di operare su tutta la larghezza di lavoro della macchina lasciando però l’operatore la possibilità di definire larghezze di spargimento e direzioni, parametri che poi il sistema memorizza e mantiene invariati automaticamente in caso di vento laterale o pendenze.

Comfort come da tradizione Claas

Fra i punti di forza delle mietitrebbia Claas serie “Trion” e quindi in appannaggio anche alla nuova “Trion 540 Montana 4” si inseriscono sicuramente le cabine, spaziose, equipaggiate con sedili di pelle sospesi per via pneumatica e girevoli di 30 gradi su entrambi i lati e pronte ad accogliere anche specifici poggia-piedi per consentire al guidatore il massimo comfort durante la guida. I montanti sottili assicurano una visuale pressoché completa sull’orizzonte mentre un impianto di climatizzazione automatico e un refrigeratore da 30 litri di capacità assicurano le temperature volute dall’operatore all’aria interna, opportunamente filtrata, e alle bevande.

Tuti i comandi sono inoltre stati portati da Claas sottomano al driver così che questi non debba sbracciarsi per gestire macchina e lavoro, attività peraltro facilitate dalla presenza di un terminale “Cebis” da 12 pollici di diagonale con display ad alta risoluzione leggibile in ogni condizione di luce. Programmabile sulla base di tre visualizzazioni diverse, regolabili individualmente, permette di gestire tutte le funzioni di bordo sia via touch sia mediante comandi fisici, gli stessi che in forma di tasti sono anche inseriti sulla consolle del bracciolo per gestire le funzioni dei sistemi di trebbiatura e di pulizia.

Va precisato che il terminale “Cebis” il bracciolo possono adattarsi in modo indipendente l’uno dall’altro in base all’ergonomia del guidatore che, volendo, può anche disporre del joystick proporzionale “Cmotion” per avere sottomano tutte le funzioni più importanti della macchina. Questa, una volta programmata, è comunque in grado di operare in maniera completamente automatica in quanto eredita tutte le soluzioni digitali messe a punto da Claas per robotizzare le sue raccoglitrici, ivi comprese quelle preposte alla connessione da remoto e alle assistenze alla guida attuate per via satellitare.

Progettazione in stile automotive

In campo auto tutti i costruttori strutturano le proprie famiglie di prodotto sulla base di piattaforme in grado di dar vita a modelli formalmente e funzionalmente diversi fra loro, ma simili nelle componenti meccaniche. Una progettualità che aiuta a contenere i contenere i costi di produzione senza compromettere la qualità delle macchine che è stata abbracciata anche da Claas quando decise di rivedere l’intera gamma delle proprie mietitrebbia.

Mise in effetti a punto tre diverse piattaforme siglate “A”, “B” e “C” una delle quali, la “B”, ha permesso di lanciare tutti i modelli “Trion ivi compresa la nuova “Trion 540 Montana 4” che si avvale di una trasmissione idrostatica a due rapporti operante anche sull’asse posteriore mediante un sistema elettroidraulico originale Claas che entra in azione solo quando necessario. Grazie alla presenza di specifici sensori e di apposite elettrovalvole è infatti pilotabile per via elettronica sia in termini di intervento sia a livello di controllo degli slittamenti delle ruote, cosa che assicura la motricità della macchina anche sui terreni più difficili e scivolosi.

Leggi anche: Claas gamma “Jaguar”, le trinciacaricatrici semoventi per ogni esigenza

Titolo: “Trion 540 Montana 4”, nessun limite eccetto il cielo

Autore: Redazione

Related posts