Progettati per far fronte a svariate attività grazie alle loro doti di polivalenza, i nuovi medium utility “X6” di McCormick si propongono quali macchine improntate alla poliedricità operativa grazie a soluzioni tecnico-funzionali in grado di rispondere alle esigenze di qualsiasi azienda agricola
Presentati ufficialmente lo scorso mese di novembre in occasione di Eima 2018, i nuovi medium utility serie “X6” di McCormick sono trattori sviluppati dai tecnici Argo Tractors con l’obiettivo di supportare tutte le tradizionali attività agricole in un’ottica di ottimizzazione del parco macchine aziendale. Compatti e versatili, si propongono in effetti con un passo di due mila 420 millimetri e con una massa a terra di quattro mila e 600 chili che ne permettono l’impiego sia nelle attività di manutenzione e movimentazione aziendali sia in ambito foraggero, applicazioni a cui possono peraltro affiancare anche le lavorazioni superficiali del terreno e i traini su strada di rimorchi di masse medie. Macchine poliedriche quindi e come tali in grado di soddisfare le esigenze di un’ampia varietà di organizzazioni agricole. Da quelle di piccole e medie dimensioni, nelle quali possono fungere da trattori tuttofare, alle organizzazioni più strutturate, in cui assumere il ruolo di aziendali così da lasciare ai mezzi di maggior potenza più libertà di azione in campo e su strada. Una versatilità. quella in appannaggio ai serie “X6”, indotta anche dalla presenza di motorizzazioni Deutz a quattro cilindri da tre litri e 600 centimetri cubi che mettono a disposizione un range di potenze massime in grado di spaziare dai 110 cavalli della versione d’attacco “X6.35” ai 126 cavalli del più prestazionale “X6.55”, passando per i 119 cavalli dell’intermedio “X6.45”, valori ottenuti mediante il lavoro congiunto di alimentazioni common rail “Dcr” a gestione elettronica, di distribuzioni a quattro valvole per cilindro e di sovralimentazioni asservite da impianti aftercooler. Omologati stage 4 attraverso la contemporanea presenza di impianti egr esterni e refrigerati, di sistemi scr per il post trattamento degli ossidi azotati tramite urea e di catalizzatori doc, i motori vantano curve di coppia sempre lineari e progressive, tesa ad assicurare un’elevata elasticità di esercizio senza dar luogo a consumi eccessivi, anche in caso di applicazioni gravose che richiedono la piena potenza. Ciò è possibile anche grazie alla presenza di una trasmissione strutturata sulla base di tre gamme e quattro marce che nella sua versione più evoluta, denominata “Xtrashift”, integra un powershift a tre stadi e un super riduttore che nel loro insieme danno origine a 48 rapporti in avanzamento e 16 in retro, con questi ultimi innestabili mediante un inversore elettroidraulico modulabile, dunque in grado, tramite un apposito comando, di rendere le risposte più o meno aggressive a seconda del lavoro da svolgere. A comando elettroidraulico anche l’innesto della doppia trazione, il blocco dei differenziali e l’inserimento della presa di forza a quattro velocità di lavoro, 540 e mille giri al minuto con regimi economici, sia in versione standard sia in configurazione eco. Così strutturati i nuovi McCormick serie “X6” sono quindi in grado di gestire anche le attrezzature più impegnative, obiettivo cui guarda anche la presenza di un impianto idraulico che mette a disposizione 66 litri al minuto che alimentano fino a quattro distributori e un sollevatore posteriore da sei mila chili.