Trattori specialistici Fendt serie “200 Vario V/F/P”: innovazioni e tecnologie vincenti

Lanciati il 2009, ma arrivati sul mercato italiano solo negli anni seguenti, i trattori specialistici Fendt serie “Vario 200 V/F/P” si sono subito imposti all’attenzione degli operatori di settore iniziando a scalare il mercato di categoria. Dapprima in maniera lenta ma costante e poi sempre più velocemente nonostante si proponessero con connotazioni tecnico-funzionali dissonanti rispetto alla concorrenza.

Fedeli a quell’impostazione progettuale Fendt che vede la trasmissione continua “Vario” alla base di tutti i suoi powertrain introdussero in effetti anche nel comparto specialistico tale contenuto associandolo agli standard di digitalizzazione delle attività proposti dai trattori da campo aperto. Tali innovazioni ovviamente potevano essere approcciate dagli operatori solo con investimenti abbastanza impegnativi che inizialmente limitarono la diffusione delle macchine, ma già dal 2014 i loro volumi di immatricolato cominciarono a uscire dalla marginalità arrivando fra il 2015 e il 2017 a guardare da vicino la Top Ten di categoria.

Dal 2018 stabilmente in classifica

Tale classifica fu definitivamente conquistata nel 2018 con l’inserimento al quinto posto di “Vario 211 F”, macchina immatricolata in 124 esemplari. Da quel momento non solo la presenza del modello divenne una costante in classe “H”, ma crebbero progressivamente anche le immatricolazioni fino a raggiungere quel volume di 273 macchina che lo scorso anno ha reso Fendt “Vario 211 F” il secondo specializzato più venduto in Italia, posizione peraltro rafforzata dall’esordio nella setta Top Ten del modello “Vario 210 F” con 188 immatricolazioni. Certamente molto hanno giovato ai trattori tedeschi gli aiuti messi in campo per sostenere il settore durante e dopo la pandemia in quanto hanno abbassato il gap commerciale in essere tra loro e la concorrenza, ma anche quest’ultima era agevolata in pari misura e quindi è indubbio che al successo dei trattori tedeschi molto abbia giovato quel tasso di innovazione che da sempre caratterizza il Marchio.

A maggior ragione quando i contenuti innovativi contribuiscono a contenere i costi di produzione permettendo anche di lavorare in maniera più rilassata e confortevole di quanto non sia concesso dai mezzi tradizionali. A favore del contenimento dei consumi molto giocano ovviamente i già citati powertrain proposti dalla macchine tedesche, basati sull’abbinamento di un tre cilindri Agco Power da tre litri e 300 centimetri cubi con un gruppo “Vario” serie “Ml 70”. La parte termica si propone in cinque tarature nominali di potenze che spaziano fra i 72 e i 105 cavalli a fronte di potenze massime comprese fra i 79 e i 114 cavalli, prestazione quest’ultima che nel caso del top di gamma “Vario 211 F” può ulteriormente crescere fino a 124 cavalli nel momento in cui entra in azione il sistema “Dynamic Performance” che oltre a rendere disponibili dieci cavalli in più pilota anche la ripartizione della potenza ai servizi e alle funzionalità di bordo in base alle esigenze di lavoro istantanee.

Vario, basta la parola

Emissionate in stage V senza dover ricorrere a sistemi egr, le unità si interfacciano poi a una trasmissione la cui miglior peculiarità consiste nella possibilità di variare la velocità operativa fra i 20 metri/ora e i 40 chilometri/ora indipendentemente dai giri del motore, senza interrompere mai la trazione, adeguandola alle lavorazioni, assicurando sempre la massima trattività, anche nelle pendenze più ripide, e, soprattutto, garantendosi anche il miglior rapporto possibile proprio in un’ottica di contenimento dei consumi.



Ne derivano risparmi di combustibile rispetto a una analoga lavorazione attuata con un trattore tradizionale che Fendt ha valutato fino al nove per cento e risparmi di tempo del sette per cento. Quanto sopra giovandosi anche di un sistema di controllo degli avanzamenti semplice da gestire. Basta infatti definire la velocità di lavoro desiderata e azionare il sistema “Tms”, “Tractor Management System”, per garantirsi i vantaggi di cui sopra potendo concentrare l’attenzione solo sul controllo delle attrezzature. Se necessario.

Fendt serie “200 Vario V/F/P”: attrezzature gestibili in automatico

Quest’ultima espressione è in effetti d’obbligo in quanto i “Vario 200 V/F/P” sono tutti predisposti isobus e quindi possono interfacciarsi direttamente con le attrezzature per gestirle in automatico e sulla base delle programmazioni definite dall’operatore mediante l’interfaccia uomo/macchina di bordo, un monitor touch screen che funge anche sistema di gestione delle eventuali impianti satellitari preposti a rendere assistita la guida anche fra i filari, il sistema “Fendt Guide”, e a realizzare quella connessione fra mezzo e ufficio che per mette di monitorare da remoto e in tempo reale, una singola macchina, l’intero cantiere di lavoro o anche l’intera flotta a seconda delle necessità contingenti.

La digitalizzazione si fa in quattro

Sono le stesse forme di digitalizzazione che Fendt da anni propone sulla sue macchine da campo aperto quali funzionalità realizzabili disponendo della piattaforma “Fendt Smart Farming” strutturata sulla base di quattro pacchetti il primo dei quali costituito dal sistema hardware e software di guida automatica. E’ poi disponibile un pacchetto agronomico che agevola le pratiche burocratiche e amministrative, il pacchetto “telemetria” per la gestione da remoto della macchina o delle flotte e un pacchetto di controllo che opera sulle attrezzature via isobus.

Da segnalare che ogni pacchetto può essere implementato con funzionalità opzionali che permettono di disporre e acquistare solo i pacchetti di gestione necessari alla singola azienda, filosofia che Fendt concretizza anche a livello di allestimento delle macchine e di dotazioni proponendo i “Vario 200 V/F/P” in tre diversi allestimenti oltre che con le tre larghezze minime di lavoro che si abbinano alle sigle “V/F/P” , rispettivamente 107, 132 e 159 centimetri così da permettere a ogni specializzato di far fronte in maniera ottimale anche in termini di struttura a esigenze operative dedicate.

Funzionalità a misura d’uomo

Partendo dall’idea che i trattori specialistici lavorano di solito meno ore all’anno dei campo aperto ma svolgono attività che possono rivelarsi più stressanti per gli operatori, Fendt ha voluto equipaggiare di serie o in optional le sue macchine con tutte le soluzioni tecniche atte a facilitare il lavoro. Rientra fra queste, ma è solo un esempio, il sollevatore posteriore controllabile per via elettrica accessoriabile con un sistema di gestione che assicura la costanza della pressione al suolo esercitata dall’attrezzo indipendentemente da eventuali variazioni altimetriche. Lo stesso sollevatore può inoltre essere regolato in continuo e dalla cabina nell’inclinazione e nelle spostamento laterale così da garantire il perfetto allineamento dell’attrezzo con le file né manca la possibilità di dar luogo a cantieri di lavoro in combinata giovandosi di un sollevatore anteriore sempre controllato per via elettronica.

A fine capezzagna si rivela invece prezioso lo sterzo “FendtActive” che permette di ottenere una rotazione completa delle ruote con una sola rotazione del volante risultando poi sempre meno diretto man mano che cresce la velocità di lavoro. Grazie al sistema di gestione “Fendt Ti” è poi possibile dar luogo a un aiuto in manovra e sempre a fine capezzagna basato sulla memorizzazione e il richiamo a pulsante dei procedimenti ripetitivi risparmiando fino a quasi due mila movimenti/giorno della mano. Disponibili anche sistemi di ausilio alla guida di tipo parallelo integranti a meno le funzioni di “Contour Assistance”, “Fendt Section Control”, “Fendt VariableRateControl” e “Fendt Implement Management” tese a facilitare e ottimizzare i trattamenti in un’ottica di rispetto dell’ambiente e di contenimento dei costi.

Compatte ma accoglienti

I Fendt “Vario 200 V/F/P” sono per forza di cose equipaggiati con cabine compatte, ma non per questo i vani risultano poco abitabili o poco confortevoli. Sono in effetti isolati mediante silent block, vantano pavimenti piani, dispongono di serie di impianti di climatizzazione e alloggiano gli operatori su poltrone sospese per via pneumatica. La ventilazione è inoltre assicurata anche da bocchette poste ai lati della colonna di sterzo, tratta aria pre filtrata e se necessario il vano può inoltre anche essere omologato in classe 4 per impedire l’ingresso di contaminazioni esterne.

Poltrona e sterzo regolabili permettono a ogni operatore di assumere l’assetto di lavoro ritenuto più comodo avendo sempre a portata di mano il joystick multifunzione a 18 tasti 13 dei quali liberamente personalizzabili. Una classica leva trasversale controlla due distributori oltre al terzio e al quarto, ma è anche disponibile un joystick denominato “3L” che controlla quattro distributori disponendo anche di un pulsante assegnabile liberamente che se assegnato al terzo circuito permette di pilotare quasi per intero le funzionalità del cantiere con la sola mano destra. A proposito di uscite idrauliche è da sottolineare che i Fendt “Vario 200 V/F/P” sono equipaggiabili con impianti load sensing capaci di erogare fino a 71 litri di olio al minuto interamente fruibili per il lavoro.

Con Fendt serie “200 Vario V/F/P” obiettivo superato

Ancora nel 2020 Fendt aveva dichiarato di avere quale obiettivo di crescita il raggiungimento di una produzione di ventimila trattori/anno, obiettivo raggiunto già nel 2022 e superato di circa 200 macchine grazie a investimenti complessivi avanzati a livello di produzione e di ricerca che all’Aprile scorso han toccato i 345 milioni di euro. Di fatto la Casa ha brillantemente superato la crisi produttiva innescata dalla carenza di materiali e chips e non ha risentito delle problematiche economiche indotte dalla guerra russo/ucraina. Ad andare bene i trattori ovviamente, ma non solo. Il mercato ha in effetti apprezzato anche le mietitrebbia, mezzi in cui Fendt crede particolarmente disponendo di una gamma che abbraccia tutte le tipologie di macchine richieste dal mercato. Va ricordato che i siti produttivi Fendt in Europa sono cinque, di cui quattro situati in Germania e uno in Italia, a Breganze dove nascono proprio le mietitrebbia e sulk quale sono stati investiti oltre 20 milioni di euro.

Il sito dà lavoro a 800 persone ed è il quartiere generale della direzione italiana di Fendt, un punto strategico fondamentale per la costruzione di mietitrebbie per il mercato europeo e nord-americano. Sempre in tema di investimenti da precisare che la fetta più importante è stata destinata alle trasmissioni con 151 milioni di euro per rendere il sistema “Vario” sempre più performante e tecnologico. Investiti anche 39 milioni di euro sullo stabilimento bavarese di Marktoberdorf, quartiere generale Fendt, per rinnovare alcune linee di produzione dei trattori e sviluppare nuovi progetti.

Il resto degli investimenti ha impattato sul sito di produzione delle cabine, ad Asbach-Bäumenheim per 49 milioni di euro, su quello delle presse e dei carri foraggeri a Wolfenbüttel per 18 milioni di euro, sulla fabbrica di Hohenmölsen da cui escono di trince e irroratrici semoventi per 56 milioni di euro e sulle linee di produzione delle attrezzature per la fienagione di Feucht per oltre 11 milioni di euro. Quanto sopra non è però un punto di arrivo ma di partenza. Fendt sta in effetti sondando nuovi sistemi di propulsione che se si dimostreranno funzionali saranno integrati sulle future macchine. In tal senso ha presentato due prototipo operanti con idrogeno e mossi da motore elettrico da 100 chilowatt, 136 cavalli, alimentato da un sistema di celle combustibile e batterie. Nel corso del 2024 è anche previsto il lancio del primo trattore full-electric, anticipato dal prototipo “e-100”. Avrà una potenza di 77 cavalli e opererà sulla base di un’autonomia di cinque ore. Ulteriori studi sono poi in corso per verificare le possibilità di utilizzo dei bio-carburanti e dai carburanti sintetici così da disporre di soluzioni atte a far fronte a una normative che al momento non sono ancora ben definite. Qualunque esse siano però Fendt vuole essere pronta per affrontarle.

Leggi anche: Presse quadre Fendt 2023: gomme larghe, vita stretta

Titolo: Trattori specialistici Fendt serie “200 Vario V/F/P”: innovazioni e tecnologie vincenti

Autore: Redazione

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