Tecnologie agricoltura 4.0: inversione di tendenza

Cala per la prima volta il mercato nazionale delle tecnologie di Agricoltura 4.0. Dopo sette anni di crescita ininterrotta, il 2024 ha fatto segnare un arretramento dell’otto per cento su base annua. Trend su cui molto ha inciso il calo della domanda di macchine e attrezzature integranti soluzioni digitali indotto dalla fine degli incentivi fiscali

tecnologie agricolture 4.0
tecnologie agricolture 4.0

di Andrea Castelli

Dopo anni di crescita costante, il 2024 segna un primo rallentamento del mercato italiano delle tecnologie digitali in agricoltura. È quanto emerge dall’“Osservatorio Smart Agrifood 2025”, ricerca annualmente condotta dal Politecnico di Milano insieme dall’Università degli Studi di Brescia che evidenzia come lo scorso anno per la prima volta il comparto nazionale delle cosiddette tecnologie di agricoltura 4.0 abbia subito una battuta d’arresto dopo sette anni in costante e continua progressione. Il volume d’affari 2024 complessivo si è in effetti attestato a due miliardi e 300 milioni di euro, in calo dell’otto per cento rispetto ai due miliardi e mezzo del 2023, frutto di una tendenza bivalente che ha visto un significativo calo degli investimenti nelle soluzioni meccaniche a fronte di una crescita della componente software.

Trend in calo

tecnologie agricolture 4.0
tecnologie agricolture 4.0 – grafico

Il trend di quest’ultima, seppur strategica per le aziende agricole che intendono lavorare con il supporto di una sempre maggior mole di dati, non ha ovviamente potuto compensare totalmente il calo della domanda di macchine e attrezzature integranti soluzioni digitali, indotta secondo lo studio da una concomitanza di differenti fattori. In primis i massicci investimenti maturati tra il 2020 e il 2023 sostenuti dagli incentivi fiscali messi sul piatto dal Governo che hanno di fatto saturato un mercato che nel 2024 ha pagato pesantemente dazio anche in termini di mezzi immatricolati. Le aziende più strutturate e tecnologicamente avanzate hanno infatti concentrato il rinnovamento e l’ampliamento dei rispetti parchi macchine in un periodo durante il quale i benefici fiscali permettevano di recuperare fino al 60 per cento dell’investimento.

Il contraccolpo dopo lo stop incentivi

Esauriti gli incentivi, il mercato ha subito un inevitabile contraccolpo a cui si sono sommate sia le penalizzazioni produttive indotte dai sempre più frequenti eventi metereologici estremi sia le forti crescite dei costi legati all’energia e ai prodotti fitosanitari. D’altra parte i segmenti delle macchine agricole e delle attrezzature rappresentano oltre il 55 per cento del mercato nazionale delle soluzioni di agricoltura 4.0, un valore non compensabile dalle soluzioni software che oggi gli imprenditori agricoli scelgono con l’obiettivo di raggiungere una migliore capacità previsionale, nel 41 per cento dei casi, di accrescere le attività di controllo e gestione, 38 per cento, e di migliorare la pianificazione delle attività, 32 per cento.

Tendenze quelle relative al mercato dei software che, sempre secondo lo studio, evidenziano peraltro un crescente livello di consapevolezza circa i benefici indotti dall’impiego di soluzioni digitali, anche se solo l’otto per cento delle aziende italiane ha raggiunto un sufficiente grado di maturità in tale ambito, a fronte di un 35 per cento in fase di evoluzione e di un 57 per cento in ritardo.

A fronte di ciò, nel 2024 la superficie italiana coltivata con soluzioni 4.0 è risultata quasi stazionaria, passando dal nove per cento del 2023 al nove e mezzo per cento dello scorso anno, complice anche il fatto che l’84 per cento delle aziende italiane utilizzatrici di soluzioni digitali ha già usufruito di almeno un incentivo e che in assenza di questi ultimi gli imprenditori agricoli hanno deciso di tirare i remi in barca in attesa di tempi migliori.

Titolo: Tecnologie agricoltura 4.0: inversione di tendenza

Autore: Andrea Castelli

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