Tecnologia in stile vintage

Un concept voluto per celebrare la secolare presenza del gruppo Cnh nel settore della meccanizzazione agricola. Prima col marchio Fiat e ora con il marchio New Holland. “Centenario”, concepito dagli stilisti del Design center Cnh, lega fra loro in maniera stilisticamente ammirevole i due brand

New Holland Centenario

Una meccanica d’avanguardia, ma a misura d’uomo, abbinata a un design vintage, ma attualizzato e decisamente attraente. La dimostrazione concreta che “classico” non è sinonimo di “vecchio” ma, al contrario, di stile ed eleganza. Il prototipo “Centenario”, voluto da New Holland per celebrare i cento anni di presenza del gruppo Cnh nel settore della meccanizzazione agricola, dagli inizi e fino al 2014 col marchio Fiat e poi con quello attuale, è stata una delle macchine più ammirate di Eima 2018, al punto da far ipotizzare un possibile e clamoroso successo nel caso fosse commercializzata anche solo in piccola serie. Al momento però ciò non è previsto e a conferma c’è la stessa impostazione progettuale di “Centenario” che sull’altare di un design dal sapore retrò ma gradevole e raffinato ha sacrificato la consolle laterale al posto guida, gruppo che sicuramente avrebbe inciso negativamente sulla continuità della linea. Una ricerca del bello studiata anche nei minimi dettagli dunque, come ben dimostrano il sedile rivestito di cuoio che si rifà al logo New Holland o la pedaliera scheletrata di impostazione racing. Soluzioni che su un trattore vero cozzerebbero con la funzionalità, ma che nel caso specifico meritano un applauso esattamente come il raccordo morbido e progressivo in essere fra cofanatura e piattaforma di guida. La prima si rifà ai cofani dei trattori Fiat serie “90” e quindi si propone con superfici tese e decise, ma ben raccordate fra loro in maniera morbida e progressiva. Ne è scaturita una forma che si richiama al passato ma che guarda al futuro, forte di un’eleganza formale che troppo spesso il settore sacrifica privilegiando forme più aggressive e futuribili ma a tratti anche discutibili. Al look di “Centenario” e alla sua livrea in color terracotta metallizzato invece non si può contestare nulla, esattamente come non è contestabile la meccanica che si nasconde sotto al cofano, derivata dal un “T5.115 Utility”. Nulla di troppo tecnologico quindi, ma un affidabile carro di facile gestione che propone tutti i contenuti tecnici oggi imprescindibili su un mezzo che vuole essere attuale. Il motore, per esempio, è un quattro cilindri Fpt Industrial serie “F5C” omologato in stage 5, un’unità da tre litri e 600 centimetri cubi erogante 457 newtonmetro di coppia e 114 cavalli di potenza a mille e 900 giri che si rendono disponibili fino a due mila e 300 giri, dunque nell’intervallo di regime più frequentemente usato. L’unità può abbinarsi sui “T5 Utility” a un gran numero di trasmissioni, a partire dall’entry-level “Synchro Shuttle” da 12+12 rapporti per arrivare al gruppo idraulico “Dual Command” da 24+24 marce con hi-lo fruibile anche sotto carico, contenuto quest’ultimo che i due pulsanti posti sulla leva del cambio di “Centenario” fanno ipotizzare presente nel caso specifico. Se così fosse, New Holland non ha diramato dati tecnici visto che si è alle prese con un prototipo “da guardare” più che “da provare”, “Centenario” potrebbe essere in grado di muoversi a velocità comprese fra i 250 metri/ora resi disponibili da un eventuale super riduttore e i 40 chilometri/ora. Previsti sui “T5 Utility” anche un’idraulica a circuiti sdoppiati capace di 36+64 litri al minuto e un sollevatore posteriore in grado di alzare fino a 44 quintali, gruppi che anche su “Centenario” sono previsti posteriormente assieme a un pacco di belle zavorre anteriori che ben si raccordano con i proiettori led di derivazione automotive previsti sul musetto.

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