Si ampliano le linee di prodotto Claas inerenti le pale gommate e le mietitrebbia serie “Tucano”. A fianco di tali macchine anche nuove rotopresse, nuove barre falcianti e, per le mietitrebbia serie “Lexion”, delle innovative piattaforme di taglio flessibili e programmabili
Dal primo gennaio 2019 una gran parte delle nuove macchine semoventi dovrà essere equipaggiata con motori emissionati in stage 5, obbligo che dal primo gennaio dell’anno dopo diventerà unico e generalizzato. Tutti i costruttori si sono ovviamente preparati per tempo in vista di tali scadenze, ma con strategie diverse. A fronte di chi si limiterà a sostituire i motori non più a norma con nuovi propulsori, c’è infatti chi sfrutterà o ha già sfruttato l’obbligo per ampliare e ammodernare le proprie linee di prodotto così da presentarsi sul mercato non solo con nuovi sistemi di propulsione, ma anche con nuovi modelli. Fra i Marchi che han scelto la seconda strategia Claas, costruttore full line che non ha mai lesinato in termini di offerte tecnologica e commerciale che a fine luglio ha ulteriormente ribadito tali sue prerogative presentando le versioni motorizzate stage 5 delle mietitrebbia serie “Tucano” e delle pale gommate serie “Torion”. In entrambi i casi non si è trattato solo della sostituzione del motori, ma anche di decisi ampliamenti di gamma, con le “Tucano” che passano da dieci a 15 modelli, nove macchine da pianura in luogo delle precedenti otto e sei versioni “Montana” in luogo dell’unico modello precedente. Base di partenza della nuova gamma sempre la “320” operante per via tradizionale con cinque scuotipaglia, mentre al vertice si colloca la nuova “580”, caratterizzata dal sistema di separazione “Aps-Hybrid” di brevetto Claas e forte di un cassone portagranella da ben undici mila litri di capacità. Tale macchina, grazie al suo sei cilindri Mercedes da 381 cavalli di potenza realizzati a soli mille e 900 giri, porta la serie “Tucano” a superare in termini prestazionali le macchine di attacco facenti capo alla linea “Lexion”, la top di gamma di casa Claas, mezzi con i quali la nuova nata può competere anche in termini tecnologici grazie a un nuovo terminale “Cebis touch screen” inserito in un bracciolo riprogettato in un’ottica di controllo della macchina il più possibile facile e intuitivo. A tale scopo è stato prevista a fianco del classico monitor anche una leva multifunzione che permette di accedere facilmente ai menù principali impostati e di controllare le funzioni della mietitrebbia senza dover accedere al terminale di cui sopra, fermo restando che questi permette però di programmare e personalizzare al meglio tutte le funzioni operative della macchina giocando su menù di immediata e semplice lettura. Il sistema, nel suo complesso, punta quindi a instaurare un feeling di gestione il più possibile familiare e semplice fra mezzo meccanico e operatore, così che quest’ultimo possa sfruttare al meglio le potenzialità del suo cantiere di lavoro. Fra queste, la maggior autonomia operativa resa possibile dalla presenza di cassoni capaci di contenere 11 mila litri di granella e, soprattutto, la maggior efficienza di raccolta indotta dal sistema “Auto crop flow” già presente sulle “Lexion” per ottimizzare in automatico e in continuo i sistemi trebbianti primari e secondari, l’azione del trinciapaglia e i giri motore. Prevista anche la funzione “Auto slope” che regola l’azione del sistema di pulizia in funzione dell’inclinazione longitudinale della macchina, impianto particolarmente prezioso sulle versioni “Montana”, ora disponibili in cinque diversi modelli che aprono con il già noto modello “430” e chiudono con la versione “Montana 580”, oltre al modello autolivellante “430 Montana 4”. Comune a tutte le versioni la possibilità di compensare in automatico pendenze laterali fino al 18 per cento, la presenza di trasmissioni dedicate a due marce con regolazione automatica della coppia motrice e un nuovo sistema di trazione di tipo integrale basato su un assale che offre fino al 70 per cento in più di spinta rispetto all’assale standard. Le nuove “Tucano”, sulle quali si tornerà con maggior dettaglio a breve, molto alzano l’asticella prestazionale delle macchine di classe medio-alta di casa Claas, trend perseguito dal Costruttore tedesco anche a livello di pale gommate mediante l’inserimento nell’ambito della serie “Torion” di tre nuovi modelli caratterizzati dalla presenza del sistema “Sinus” che permette di abbinare al classico snodo centrale un sistema di sterzatura dell’assale posteriore. Ne derivano tre macchine in grado di ruotare su se stesse impegnando raggi di volta del dieci per cento inferiori a quelli proposti dalle pale gommate tradizionali e quindi di proporsi quali macchine ideali per effettuare movimentazioni e manutenzioni in spazi ristretti. Le nuove “Torion Sinus” avanzano pesi operativi di 56, 64 e 91 quintali circa, sono mosse da unità Yanmar o Dps eroganti 68, 73 e 106 cavalli e possono operare al altezze massime di oltre quattro metri oltre che viaggiare su strada a 40 chilometri all’ora. Tali connotazioni le collocano alla base della gamma “Torion” che vede così la propria offerta passare dagli attuali sette a dieci modelli.