Il marchio Valtra ha sempre connotato i suoi trattori con una forte carica di personalizzazione, arrivando a offrirli, unico marchio nell’intero panorama internazionale, anche con le livree più gradite agli operatori finali. In pratica accade che questi ultimi possano configurare i loro Valtra con i contenuti operativi, funzionali ed estetici più adatti per far fronte alle attività che ogni singola macchina dovrà espletare, sapendo di poter contare sempre e comunque su basi meccaniche affidabili e sicure oltre che su una cura del dettaglio di stampo quasi artigianale.
In forte crescita dal 2004
Non a caso la produzione Valtra per anni rimase limitata in termini di volumi e orientata ai mercati economicamente più importanti, situazione che cominciò però a modificarsi dal 2004 in poi a seguito dell’acquisizione del marchio Valtra e della sua controllata Sisu Diesel da parte del gruppo americano Agco, operazione poi seguita da importanti investimenti sia sul prodotto, per ampliare l’offerta, sia sulle metodologie di produzione, per incrementarne i volumi. Ne è derivata una crescita che ha permesso al Marchio di inserirsi su tutti i più importanti mercati senza peraltro tradire quella sua filosofia commerciale di base orientata alla già citata personalizzazione.
A conferma, il lancio nel 2019 della prima serie specialistica della Casa, quei serie “F” realizzati in collaborazione con Carraro Agritalia che lo scorso anno sono stati rivisti negli allestimenti e nelle motorizzazioni per attualizzarne i contenuti e allinearli con le più recenti normative europee. Nati quali mezzi già specializzati di loro, anche gli “F” vantano in effetti importanti possibilità di personalizzazione a livello di meccanica, dimensioni e posti guida, ambiti che l’utente finale può configurare nella maniera ritenuta più opportuna per disporre del mezzo più adatto alle proprie esigenze.
Specializzati valtra serie F: fino a 60 litri di olio/minuto
Tre, per esempio, i livelli di potenza disponibili, 75, 90 e 101 cavalli, altrettante le trasmissioni, con l’attacco dato da un gruppo interamente meccanico sincronizzato da 12+12 rapporti e il vertice costituita da un cambio che offre 24+12 rapporti con inversori idraulici.Due poi le opzioni a livello di idrauliche, strutturabili sulla base di due o tre pompe per erogazioni di 27+60 o 27+27+60 litri di olio al minuto che danno luogo ad altrettante le capacità di sollevamento posteriori, 26 o 30 quintali, a fronte dei 18 brandeggiabili con il sollevatore anteriore offerto in optional. A tali possibilità di scelta si abbinano poi quelle offerte dal posto guida che può essere open,con altezza massima di 140 centimetri,o cabinato, con la possibilità nel secondo caso di disporre anche di due diverse larghezze di cabina.
Quella standard è un metro e mezzo, dimensione che permette di accedere alla maggior parte dei frutteti e delle coltivazioni a filari larghi assicurando nel contempo una buona abitabilità all’operatore. In alternativa è disponibile però anche una cabina stretta da 130 centimetri di larghezza studiata per agevolare il lavoro in vigna e fra filari stretti. Entrambi i vani sono riscaldati e climatizzabili, possono disporre di sedili sospesi per via pneumatica e assicurano la massima visibilità su tutti i lati essendo realizzate con pannelli di cristallo atermici. Nessun problema quindi per gestire il cantiere in fase di manovra, operazione peraltro agevolata da raggi di volta di 55 gradi che permettono di sterzare in un raggio di soli 360 centimetri e dalla presenza di comandi a bilanciere per l’inserimento e il disinserimento della doppia trazione e dei blocchi dei differenziali. Ovviamente è anche possibile equipaggiare i trattori con le soluzioni di connessione che Valtra offre per monitorare da remoto le attività in essere, le stesse soluzioni che permettono anche di accedere alle facilitazioni di Legge in essere.
Motori italiani
I Valtra serie “F” furono equipaggiati fin dal loro esordio con motori Fpt Industrial. Il sodalizio fra Casa italiana e quella finlandese non è venuto a mancare in occasione del lancio della seconda generazione degli “F”, ma sono cambiati i loro propulsori essendo i quattro cilindri originari serie “F34” sostituiti dai più compatti Quattro cilindri serie “F28”.
Come lascia intendere la sigla, la cilindrata delle unità è di due litri e 800 centimetri cubi realizzati mediante misure di alesaggio e corsa rispettivamente di 91 e 108 millimetri mentre l’emissionamento in stage V è ottenuto mediante sistemi egr integrati e sistemi di post trattamento dei gas di scarico che possono integrare o meno iniezioni di urea a seconda della potenza di omologazione. Forte di interventi di manutenzione scaglionati ogni 600 ore di lavoro, il motore assicura consumi inferiori rispetto alle unità precedenti di un cinque per cento circa senza che siano penalizzate le prestazioni che, al contrario, vedono le coppie massime erogabili aumentare di un dieci per cento circa.
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Titolo: Specializzati Valtra serie “F”, finlandesi con motori italiani