Estremamente concreta la proposta motoristica di Cummins. In Eima International ha in effetti esposto solo motori attualmente in produzione ma estraendo dalle sue ampie linee di prodotti quelle unità che meglio si prestano per rappresentare i trend di sviluppo abbracciati per rispondere alle attuali esigenze del mercato relativo alle macchine agricole. In termini prestazionali e di sostenibilità, tema sostenuto dal Marchio americano in tutte le sue apparizioni fieristiche e promosso all’insegna di un approccio multifuel incentrato sullo sviluppo di piattaforme motoristiche modulari in grado di assecondare l’utilizzo di un’ampia varietà di combustibili senza stravolgere i layout dei motori. Una filosofia progettuale definita “fuel agnostic” cge apre le porte all’utilizzo dei più diversi vettori energetici affiancando in prima battuta al diesel il gas naturale e l’idrogeno.
290 super ecologici cavalli
Quest’ultimo è un combustibile che gode in Cummins di una considerazione particolare in quanto la sua produzione è alla base di una delle divisioni aziendali del Marchio, quella volta alla progettazione e alla costruzione di elettrizzatori industriali atti proprio a produrre tale elemento. L’impegno di Cummins nel proporre motori a combustione alimentati a idrogeno è stata sottolineata a Eima con l’esposizione dell’unità “B6.7H”, derivata dal modello “B6.7” ma modificato in modo da poter essere alimentato con l’idrogeno. L’unità, proposta nella taratura di 216 chilowatt, 290 cavalli, è in grado di sviluppare fino a mille 200 newtonmetro di coppia, costituendo un concreto step verso una decarbonizzazione del settore agricolo senza sacrificare performance e autonomie delle macchine che richiedono elevati livelli di potenza.
A favore del motore il fatto di aver mantenuto il blocco motore e parte dei componenti delle versioni diesel risultando di conseguenza facilmente integrabile su tutte le machine oggi propulse mediante il diesel di derivazione. Il mantenimento di molti dei componenti in uso sulle versioni diesel di “B6.7” permette inoltre di abbattere i costi di produzione rendendo concreta ai costruttori di macchine la possibilità di guardare al propulsore a idrogeno sapendo che potrebbero implementarlo sui propri mezzi non senza dover sopportare sovraccosti elevati come accade in tutti i settori con l’integrazione di modelli full electric a batteria. A fianco di “B6.7H” poi i nuovi “X15H”, unità a idrogeno che grazie alla loro cubatura di 15 litri coprono un range di potenza tra i 298 e i 395 chilowatt, tra 400 e 530 cavalli, a fronte di coppie massime fino ai due mila 600 newtonmetro.
Gli “L9” per le grandi raccoglitrici
Allo stand anche le unità tradizionali serie “F4.5” in grado di coprire un range di potenze comprese tra i 90 e i 120 chilowatt, tra i 120 e i 160 cavalli, a fronte di coppie massime dell’ordine dei 645 newtonmetro. Sono motori dal taglio decisamente trattoristico basati su blocchi a quattro cilindri emissionati mediante sistemi di trattamento dei gas di scarico che permettono di evitare il ricorso ai ricircoli di aspirazione di tipo egr. Da segnalare a chiudere l’unità “L9” in versione “Harvest” destinata alle applicazioni su grandi macchine da raccolta. Ha recentemente debuttato sulle nuove mietritrebbe Claas “Trion 740” nella taratura di 435 cavalli sviluppati a mille 900 giri al minuto, prestazione indotta da un turbocompressore a geometria variabile asservito da condotti di scarico ottimizzati in modo da enfatizzare la reattività del motore alle richieste di potenza avanzate dall’operatore.
Titolo: Soluzioni multifuel Cummins, proposte a tutto campo
Autore: Redazione