I sollevatori telescopici continuano a vivere un momento commerciale felice nonostante le difficoltà in essere a livello di meccanizzazione agricola. A fronte di un calo delle immatricolazioni dei trattori che nel 2023 ha sfiorato il 13 per cento, i sollevatori telescopici hanno visto calare le loro immatricolazioni solo di tre punti e mezzo percentuali passando dalle mille e 181 macchine del 2022 alle mille e 141 dello scorso anno. Un volume di tutto rispetto se si pensa che nel 2018 le immatricolazioni furono solo 726.
A dominare il mercato, ieri come oggi, le macchine in grado di alzare il perno di rotazione del braccio fra i nove e i dieci metri, altezze che permettono di impilare fino a sei/sette rotoballe e fino a dieci balle prismatiche se la stabilità dei manufatti e della pila lo permettono. Con i sollevatori da nove/dieci metri c’è inoltre la possibilità di effettuare anche manutenzioni aziendali importanti a livello di coperture e impiantistica da stalla e ciò mantenendo contenuti gli ingombri dei corpi macchina e di conseguenza anche la facilità di manovra dei cantieri quando impegnato in spazi ristretti. A conferma, proprio le dimensioni del nuovo “T9535” se raffrontate con quelle del modello “T7035” da cui deriva. Larghezza e altezza cabina sono le stesse, uguale è anche il raggio interno di volta e solo la lunghezza è superiore di 34 centimetri, valore però indotto proprio dal superiore sfilo del braccio visto che il passo fra le due macchine è del tutto simile e tale risulta anche lo sbalzo posteriore. Rispetto ai cugini da sette metri il nuovo nato vanta però un’altezza massima di lavoro che sfiora i già citati dieci metri a fronte della medesima portata massima di 35 quintali.
Con Weidemann “T9535” trasmissioni a controllo elettronico
Di fatto una macchina dalle prestazioni decisamente importanti che molto si legano alla presenza di serie di un motore Perkins serie “9047J-E36Ta” erogante 120 cavalli a due mila e 200 giri/minuto, prestazione che i “T7035” offrono sono in optional essendo accreditati di serie di 102 cavalli. Emissionata in stage V mediante un sistema di post-trattamento dei gas di scarico che evita di dover prevedere un egr sull’aspirazione ed equipaggiata con una ventola reversibile che evita di dover fermare il lavoro quando si intasano le griglie di ventilazione del sottocofano, l’unità si interfaccia con una trasmissione idrostatica a tre rapporti e a controllo elettronico denominata “Power Drive 255” che permette di muoversi da fermo fino a 20 o 40 chilometri/ora senza dover agire su comandi diversi dall’acceleratore, così da permettere all’operatore di concentrare le sue attenzioni solo sulla direzionalità della macchina e il brandeggio del carico. La trasmissione permette anche di retrocedere agendo su un inversore elettroidraulico e nel caso si debba lavorare su terreni particolarmente difficili prevede la possibilità di disporre di un assale anteriore bloccabile al cento per cento.
Weidemann “T9535”: Sterzo e trazioni integrali
Va precisato che la trazione è di tipo integrale e ovviamente risulta tale anche il sistema di sterzo, programmabile sulle classiche tre modalità di guida che caratterizzano la maggior parte dei telescopici in commercio. Su strada l’operatore può quindi gestire il mezzo in maniera tradizionale giovandosi di un sistema automatico di riallineamento delle ruote posteriori se in precedenza aveva inserito lo sterzo integrale e ruote contrapposte o coerenti. A realizzare tali funzionalità provvede un impianto idraulico sdoppiato che con il suo circuito da lavoro mette a disposizione da un minimo di 139 a un massimo di 187 litri di olio al minuto, flusso che non solo assicura le portate citate in precedenza, ma realizza anche velocità di sfilo e tempi di reazione delle attrezzature ai comandi molto contenuti.
“Vls”, ossia “Vertical lift system”
Proprio alla luce di quest’ultima prestazione Weidemann ha previsto che i brandeggi di alzata e di discesa possano essere parzialmente automatizzati in termini di gestione dell’assetto dell’attrezzatura mediante il collaudato e brevettato sistema “Vls” “Vertical lift system” che mette a disposizione tre modalità di lavoro, benna, impilamento e manuale controllando anche tutte le variabili che possono influire sulla stabilità della macchina.
Ciò permette di lavorare sempre in maniera veloce ed efficiente ma anche sicura, tutti aspetti tutelati anche dalla presenza di un sgancio/aggancio rapido degli attrezzi che si può giovare di un sistema di scarico della pressione del terzo circuito di controllo sul braccio telescopico e di giunti idraulici “Flat-Face”. Alla sicurezza guarda anche l’impianto frenante multidisco integrabile da sistemi idraulici o pneumatici nel caso la macchina dovesse trainare rimorchi il cui peso può arrivare fino alle 16 tonnellate. Da segnalare anche la gradevolezza del design, sviluppato sulla base di linee morbide ed armoniose, di volumi ben proporzionati fra loro e di una livrea che con la sua scarlatta tonalità ben sottolinea le potenzialità operative del sollevatore.
Cabina a quattro montanti
Anche “T9535” come i cugini “T7035” alloggia l’operatore in un confortevole vano ben isolato dal carro e dalla meccanica denominato “Best View Cabin”. Come lascia intendere il nome la struttura è stata concepita in modo da assicurare la massima visibilità possibile su ogni lato della macchina, vuoi in maniera diretta, cioè giovandosi di pannellature atermiche di cristallo, vuoi in maniera indiretta, cioè minimizzando tutti i volumi che normalmente danno origine ad angoli morti. Fra questi il cofano motore, molto rastremato, e il tetto, elemento che va a raccordarsi con il parabrezza quasi sulla verticale della testa dell’operatore così da agevolargli il controllo dei brandeggi in quota.
Previste anche una struttura a quattro montanti che non impedisce al vano di essere omologato a norme fops e rops e una nutrita batteria di proiettori da lavoro nel caso la macchina dovesse operare in condizioni di scarsa visibilità. Nessun problema quindi per controllare il lavoro da parte di chi siede al volante, complice anche un posto guida regolabile, la presenza di un joystick multifunzioni che permette la gestione di tutti i comandi primari con una sola mano e un insieme di soluzioni offerte di serie o in optional che nel loro insieme puntano a realizzare standard di comfort superiori alla media. Fra queste e in primis l’interfaccia uomo/macchina realizzata mediante un display da sette pollici di diametro, la poltrona di guida sospesa pneumaticamente e l’impianto di ventilazione e controllo del clima in cabina che può integrare un climatizzatore automatico.
Titolo: Sollevatore Weidemann “T9535”: salto di classe
Autore: Redazione