Sintesi di successo

Equipaggiata con una trasmissione a variazione continua di progettazione originale Argo Tractors, la serie McCormick “X6 Vt-Drive” è in grado di far fronte a tutte le esigenze applicative indotte dalle più recenti pratiche agricole grazie a un rapporto peso/potenza concorrenziale e a soluzioni tecniche volte a ottimizzare l’efficienza operativa dei mezzi

McCormick X6 Vt-Drive

Brand premium. Questa la naturale vocazione di McCormick, marchio da sempre orientato all’alta qualità del prodotto offerto e per tale ragione alla costante ricerca di soluzioni innovative, in grado di elevare gli standard prestazionali delle proprie macchine. Un impegno che nel corso dell’ultimo biennio si è tradotto in un ampio rinnovamento della gamma, sia a livello di contenuti tecnici sia in termini di design, e che ha trovato la propria sintesi nella serie “X6 VT-Drive”, dei campo aperto di media potenza che fanno della versatilità e della maneggevolezza le loro principali doti. Ciò grazie a un peso di quattro mila e 700 chili e a un passo di due mila 540 millimetri che ne permettono l’impiego anche in ambiti con ridotti spazi di manovra, quali, per esempio, quelli che contraddistinguono le stalle datate, attività agevolate peraltro da un angolo di volta delle ruote anteriori di 55 gradi e da un rapporto peso/potenza concorrenziale, pari a circa 36 chili a cavallo per la versione top di gamma. Al raggiungimento di tale parametro concorre, in particolare, una struttura realizzata sulla base di un telaio compatto su cui sono staffati motori “BetaPower Fuel Efficency”, dei quattro cilindri da quattro litri e mezzo di cubatura in grado di mettere a disposizione degli operatori tarature massime standard di 114, 121 e 130 cavalli che grazie al sistema “Power Plus” possono però elevarsi rispettivamente a 121, 133 e 140 cavalli quando le macchine sono impegnate alla presa di forza o trainano su strada, conservando in entrambi i casi una considerevole riserva di coppia pari al 40 per cento. Emissionati stage 4 mediante l’esclusiva presenza di impianti scr per l’abbattimento degli ossidi azotati, senza quindi l’esigenza di dover ricorrere a sistemi egr, i propulsori vantano alimentazioni common rail a gestione elettronica operanti a mille e 650 bar di pressione e sovralimentazioni asservite da impianti intercooler, sistemi che a loro volta lavorano grazie a distribuzioni ad aste e bilancieri con punterie a rullini che azionano quattro valvole per cilindro. Unità tra le più efficienti e moderne tra quelle disponibili sul mercato quindi, esattamente come risulta essere anche la trasmissione “Vt-Drive”, gruppo a variazione continua di progettazione originale Argo Tractors realizzato mediante un gruppo idrostatico di derivazione Bosch, strutturato sulla base di una pompa a pistoni a cilindrata variabile e un motore idraulico a cilindrata fissa, operante in sincronia con moltiplicatori elettro-idraulici e di un selettore robotico teso a ottimizzare l’efficienza del veicolo sia in campo sia su strada. A livello operativo, la componente idrostatica azzera il suo contributo all’avanzamento in prossimità di ogni passaggio di rapporto e ciò dà origine a due range di velocità elettroidraulici i cui rendimenti energetici sono del tutto analoghi a quelli proposti dai powershift tradizionali. A enfatizzare ulteriormente l’efficienza del gruppo di motopropulsione è inoltre orientata la possibilità di gestire la trasmissione attraverso tre diverse modalità denominate “Auto mode”, “Pto Mode” e “Manual”, con la prima che delega in automatico al software di gestione la scelta del regime motore più adatto all’attività in corso. La seconda è invece dedicata alle lavorazioni alla presa di forza e, in tale ottica, assicura il mantenimento del regime costante indipendentemente dal carico, mentre la terza consente all’operatore di controllare manualmente i parametri della trasmissione, così da scegliere personalmente il settaggio ritenuto più idoneo alla singola esigenza applicativa. Nessun problema quindi per i McCormick “X6 Vt-Drive” a operare anche con le attrezzature più impegnative, obiettivo cui guarda anche la presenza di un impianto idraulico load sensing da 110 litri al minuto interamente destinati ad alimentare fino a cinque distributori ausiliari e un sollevatore posteriore da cinque mila e 400 chili di capacità massima. All’alimentazione dei gruppi di servizio provvede invece un circuito ausiliario dedicato da 38 litri al minuto, lo stesso che oltre a gestire l’idroguida e i freni, con questi ultimi disponibili anche sull’avantreno, governa anche l’inserimento di una presa di forza a quattro velocità di lavoro, 540 e mille giri al minuto sia in versione standard sia in configurazione eco, il bloccaggio dei differenziali e l’innesto della doppia trazione. Alla massimizzazione dell’efficienza produttiva è infine preposto un assale anteriore sospeso, gruppo a ruote indipendenti controllato per via elettronica che impatta positivamente sia sul comfort sia sulla produttività, con il primo obiettivo raggiunto minimizzando gli scossoni che si innescano quando le macchine operano su terreni irregolari o dissestati, mentre il secondo è raggiunto ottimizzando l’aderenza delle ruote al terreno quando il trattore è in campo aperto e la stabilità quando invece traina su strada.

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