Robotica in agricoltura? Un aiuto, ma non risolverà la carenza di cibo del pianeta

La robotica in agricoltura, grazie all’IA, ridurrà i costi e automatizzerà le aziende, ma non aumenterà drasticamente le rese. L’adozione tecnologica nei Paesi in via di sviluppo è lenta, e l’IA da sola non risolverà la sicurezza alimentare. Serviranno ogm e carni coltivate per affrontare le sfide future.

Robotica in agricoltura
robotica in agricoltura

Lo scorso mese, complice la era dell’elettronica e dell’innovazione “Ces” di Las Vegas, molto si è parlato di intelligenza artificiale, in sigla “Ia”. Delle possibilità che apre allo sviluppo sociale, ma anche dei pericoli che possono derivare da un suo cattivo utilizzo. Ne ha parlato anche Macchine Trattori, mettendo in guardia dal confondere i tradizionali algoritmi con i veri software di intelligenza artificiale.

Il futuro è l’ottimizzazione del lavoro manufatturiero

La linea di confine fra i due mondi è in effetti sottile, insita nel cosiddetto “auto- apprendimento”, la capacità propria dei software di Ia di modificare le loro risposte operative in base alle esperienze che vanno via via maturando quando espletano le loro funzionalità. Senza autoapprendimento non c’è intelligenza artificiale, tecnologia che è opinione comune nel volgere di pochi anni rivoluzionerà completamente gli usi e i costumi sociali avviando a livello manifatturiero un processo di ottimizzazione del lavoro che permetterà alle aziende sia di operare in termini di massima efficienza sia di far fronte al calo demografico che sta interessando i Paesi più industrializzati.

Robotica in agricoltura, un aiuto per i costi di produzione

Due prospettive che ovviamente coinvolgeranno anche le imprese agricole e zootecniche. Grazie all’Ia potranno infatti minimizzare i costi di produzione a favore delle rispettive reddittività, fermo restando che l’intelligenza artificiale non potrà accrescere le produzioni là dove sono già ottimizzate in termini di Agricoltura 4.0. La terra è terra, e anche sfruttando le soluzioni produttive più avanzate più di tanto non può rendere. Se oggi, per esempio, da un ettaro di terreno si possono ricavare fino a 50 quintali di frumento duro, grazie all’Ia quei quintali resteranno tali o cresceranno di pochi punti percentuali.

La robotica in agricoltura porterà riorganizzazioni aziendali

Possibilità che difficilmente si potrà invece concretizzare a livello di produzioni specialistiche derivanti da impianti ad alto fusto. Come accennato, caleranno però le esigenze di mano d’opera in quanto macchine e attrezzature opereranno in maniera autonoma, processo peraltro da sostenersi mediante profonde riorganizzazioni aziendali. Diverso sarebbe l’impatto dell’Ia sui discorsi produttivi se le tecnologie più avanzate venissero abbracciate anche dai Paesi in via di sviluppo, processo che si è già avviato, ma che avanza molto lentamente e a macchia di leopardo, complici le arretratezze socio-culturali che caratterizzano gli agricoltori dei Paesi poveri e a tratti anche quelli ubicati nelle aree sottosviluppate dei Paesi ricchi.

L’IA non basterà a colmare la carenza di cibo

Ipotizzare quindi che l’Ia possa far fronte alle richieste di cibo che saranno avanzate da quei dieci miliardi di persone destinati a popolare la Terra nel 2050 è del tutto utopistico, a meno che la diffusione dell’Ai sia più rapida della crescita demografica. Anche in questo caso l’Ia non potrà però fare miracoli dovendosela vedere con un’urbanizzazione che andrà a impattare negativamente sulle super ci coltivabili. Ottuse quindi le mentalità di quanti si oppongono in nome del famigerato “principio di precauzione” al diffondersi delle coltivazioni geneticamente modificate, quelle sì foriere di rese superiori, e alle cosiddette “carni coltivate”, prodotti che potrebbero conciliare le richieste alimentari future con la tutela ambientale. Il tempo però è galantuomo e sicuramente dopo aver evidenziato l’impossibilità di mettere al bando l’atomo, il glifosate e i motori a combustione interna, solo per fare qualche esempio, è certo che già a breve si evidenzierà anche la necessità di accettare ogm e carni coltivate quali fonti di cibi sani e abbondanti.

Titolo: Robotica in agricoltura? Un aiuto, ma non risolverà la carenza di cibo del pianeta

Autore: Furio Oldani

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