Prosegue lo sviluppo tecnologico degli irroratori scavallanti semiportati di Ricosma, con l’esordio in campo della serie “Visper Tl” annunciata a Luglio in versione e livrea prototipale.
Dal prototipo al campo è un attimo, per lo meno per chi assista a tali processi in veste di spettatore. In realtà, il passaggio è tutt’altro che banale. Essendovi di mezzo numerose modifiche nei dettagli, come pure meticolosi test atti a individuare possibilità e limiti delle macchine.
In tal senso ha operato Ricosma nel lancio del suo ultimo nato. Gli irroratori scavallanti bi-fila “Visper Tl”, di tipo semi-portato. Serie andata ad aggiungersi alla già ampia gamma di soluzioni per l’irrorazione della vite e delle colture frutticole e presentate ufficialmente a fine giugno in occasione di Enovitis in Campo.
Confermate le basi della serie “Visper”. Con leggere cisterne di polietilene dalle capacità di mille, mille e 500 o duemila litri e dalle pareti interne inclinate fra i 15 e i venti gradi, al fine di garantire il completo utilizzo in campo della miscela fitosanitaria. Mentre il gruppo centrifugo, dal diametro di 560 millimetri raggiunge volumi di aria fino a 23mila metri cubi l’ora. Altra caratteristica comune a gran parte delle macchine di Ricosma, il sistema di sterzata a doppio snodo. Ideato per facilitare le manovre di entrata e uscita dai filari.
Grazie a tale soluzione la macchina irroratrice può infatti seguire fedelmente le traiettorie del trattore, elevando in tal modo l’agilità di manovra dell’intero cantiere di lavoro. A ciò contribuisce anche la cisterna posizionata posteriormente rispetto al gruppo di irrorazione, consentendo di applicare la miscela fitosanitaria sino all’ultimo momento utile prima della svolta a fine campo.
Bastano solo 75 cavalli
Parca la richiesta di potenza, dal momento che i “Visper Tl” possono essere impiegati in abbinamento con trattori dalla capacità minima di soli 75 cavalli. Ciò che differenzia il nuovo modello dai precedenti della serie è il sistema di irrorazione. In luogo di calate accessoriate con cannoni e mani, i nuovi irroratori giallo-verdi presentano calate verticali dotate di maniche e canaline di alluminio. Lungo tale struttura sono alloggiati gli ugelli, dieci per lato, disposti verticalmente.
L’irrorazione avviene quindi perpendicolarmente al filare, migliorando la penetrazione della miscela fitosanitarie a fronte di dispersioni minime della medesima. Ciò grazie proprio alle canaline lungo le quali gli ugelli sono disposti. Beneficiando in tal modo di un flusso di aria lineare e omogeneo lungo l’intero sviluppo della calata stessa. Particolarmente curata l’adattabilità della macchina alle diverse condizioni di campo e forme delle chiome.
Le calate possono infatti essere regolate in altezza e in larghezza, con quest’ultima che può spaziare da 200 e 270 centimetri. Inoltre, gli ugelli possono essere aperti selettivamente per coprire solo l’altezza necessaria per l’irrorazione, adattando cioè l’irrorazione alla forma stessa dei filari. La stagione delle irrorazioni sta ovviamente volgendo al termine. Sarà quindi il 2023 il vero battesimo del fuoco dei nuovi irroratori.
Ricosma: irroratori Visper TI
Autore: Redazione