Case Ih presenta la nuova serie “Versum CvxDrive”, quattro modelli che ampliano verso il basso l’offerta del Marchio americano nel segmento dei trattori equipaggiati con trasmissioni a variazione continua, con l’obiettivo di assicurare maggiori standard di efficienza operativa
Le più recenti tendenze in auge nel settore agricolo europeo hanno portato gli operatori continentali a guardare con crescente interesse verso i trattori cosiddetti “multipurpose”. Questi ultimi sono di fatto degli aziendali, ma più strutturati ed equipaggiati con motori capaci di affiancare a un’elevata efficienza termodinamica consumi contenuti. Ciò, per assicurare al trattore una flessibilità operativa superiore a quella proposta dagli aziendali puri e tale da permettere la gestione di un’ampia gamma di attrezzature, frontali e posteriori. Ne deriva una vocazione applicativa che consente alle aziende agricole di usare una medesima macchina per far fronte a un gran numero di attività, condizione ormai essenziale al raggiungimento di quella minimizzazione dei costi di investimento e di gestione che per gli imprenditori agricoli europei rappresenta oggi la via maestra per il mantenimento di buoni livelli di redditività. Proprio in tale ottica, Case Ih ha presentato in occasione di Sima 2019 la nuova serie “Versum CvxDrive”, quattro modelli siglati “100”, “110”, “120” e “130”, le rispettive potenze commerciali, che ampliano verso il basso la gamma Case Ih equipaggiata con trasmissioni a variazione continua andando a posizionarsi sopra gli aziendali serie “Luxxum” e sotto i più strutturati campo aperto serie “Maxxum”. Con questi ultimi che fino a ieri rappresentavano la soglia di ingresso della gamma cvt del Marchio americano. La platea degli operatori che possono avvicinarsi a Case Ih e in particolare alle trasmissioni cvt si amplia dunque in maniera sensibile, ma soprattutto si conferma la bontà di una tecnologia, il cvt appunto, che rende le macchine più facili da gestire e anche più efficienti se non sottoposte ad attività pesanti e continuative in campo aperto. Ottimizzando in tempo reale il rapporto di trasmissione al carico motore e alla velocità di lavoro, il cvt risulta particolarmente vantaggioso nelle lavorazioni superficiali del terreno, nelle attività di fienagione e nei trasporti su strada, senza dimenticare la maggior rapidità con cui fa lavorare il trattore quando si effettuano movimentazioni in azienda. Tutti ambiti ai quali guarda la trasmissione “CvxDrive” che equipaggia i nuovi “Versum”, di fatto un gruppo idrostatico operante in abbinamento a un cambio meccanico a due gamme selezionate in automatico dalla centralina di bordo e attuate mediante un sistema a doppia frizione che non fa mai cadere la coppia motrice sulle ruote. Il sistema opera inoltre per via meccanica alle velocità di lavoro usate con maggior frequenza per minimizzare gli assorbimenti energetici, obiettivo cui guarda anche la modalità funzionale “Eco” che opera congiuntamente con il sistema “Apm”, “Automatic Productivity Management”, per ridurre automaticamente il regime del motore quando l’attività lo permette. A muovere i nuovi trattori provvedono ovviamente motorizzazioni Fpt Industrial a quattro cilindri da quattro litri e mezzo di cubatura, i “Nef” per intenderci, che mettono a disposizione un range di potenze massime compreso fra i 110 cavalli del modello d’attacco “Versum CvxDrive 100” e i 140 cavalli della versione top di gamma “Versum CvxDrive 130”, tarature realizzate sempre mediante alimentazioni common rail, distribuzioni a quattro valvole per cilindro e turbocompressori pilotati da valvole wastegate. Le unità sono inoltre tutte omologate in stage V grazie alla tecnologia Fpt Industrial “Hi-eScr2” che delega a un catalizzatore doc e a un sistema di post trattamento dei gas di scarico mediante iniezioni di urea il compito di abbattere gli inquinanti, senza quindi il ricorso a gruppi ausiliari di altro genere così da evitare una penalizzazione dei rendimenti a causa della presenza di egr o di filtri anti particolato. Guarda invece alla sicurezza il sistema di regolazione attiva dell’arresto del mezzo “Active Hold Control” che durante le attività condotte su terreni in pendenza permette di arrestare il trattore semplicemente staccando il piede dall’acceleratore, mentre alla produttività è orientato un impianto idraulico a portata variabile con compensazione di pressione e flusso da 110 litri al minuto, destinati ad alimentare fino a sette distributori ausiliari, una presa di forza a tre velocità di lavoro, 540 giri in versione standard ed eco e mille giri, e un sollevatore posteriore da cinque mila e 600 chili di capacità massima.