Progettati per raccordare in modo ottimale le doti di versatilità dei “Puma” a passo lungo con le capacità di trazione dei più strutturati “Magnum”, gli “Optum Cvx” di Case Ih vantano rapporti peso/potenza che li rendono quanto mai versatili e flessibili, ideali sia per le lavorazioni in campo aperto sia per i traini su strada di rimorchi importanti
Nel corso dell’ultimo triennio, i redditi medi degli operatori italiani hanno subito un continuo e progressivo calo. Un arretramento, certificato da Eurostat, l’Istituto europeo di statistica, che ha riportato i margini economici delle aziende agricole nazionali al livello del 2005 imponendo di fatto agli imprenditori del comparto primario l’esigenza di minimizzare i costi operativi e gestionali per riuscire a mantenersi concorrenziali sul mercato. Inevitabile quindi in tale ottica la necessità di perseguire con sempre maggior determinazione quel processo di razionalizzazione del parco macchine già in essere da qualche anno presso le aziende più attente all’evolversi degli eventi che prevede l’impiego di un minor numero di trattori rispetto al passato, ma a fronte dell’inserimento di mezzi capaci di far fronte a un maggior numero di applicazioni. Dai trattori orientati a utilizzi singoli e ben definiti a macchine polivalenti quindi, progettate per assicurare la massima flessibilità operativa possibile e quindi in grado di controllare e gestire di un’ampia gamma di attrezzature, sia frontali sia posteriori. Un’esigenza cui guardano in maniera diretta i due modelli “Optum Cvx” di Case Ih, mezzi di alta potenza, 270 e 300 cavalli nominali, progettati e sviluppati dai tecnici del Marchio statunitense con l’obiettivo di raccordare in modo ottimale le versioni “Puma” a passo lungo con i modelli “Magnum”, l’attuale offerta top della Casa nell’ambito dei trattori convenzionali. Non deve sorprendere dunque “Optum 270 Cvx” e “Optum 300 Cvx”, questi i nomi completi delle macchine, si propongono con un passo di due mila 995 millimetri, circa undici centimetri in più rispetto ai due mila 884 millimetri avanzati dai “Puma” e altrettanti centimetri in meno nei confronti dei tre mila 105 millimetri in appannaggio ai “Magnum”, valore che di fatto ha consentito a Case Ih di dar vita a mezzi equilibrati, in grado di mantenere buona parte delle doti di agilità che caratterizzano i campo aperto di media potenza, senza che ciò andasse a discapito della capacità di trazione, assicurata anche da una massa complessiva di 11 mila chili, circa una tonnellata mezza tonnellata in meno rispetto al peso dei “Magnum”. Da questi ultimi, gli “Optum Cvx” mutuano peraltro l’assale anteriore sospeso, gruppo operante attraverso due cilindri idraulici da 11 centimetri di corsa tesi ad assicurare elevati standard di comfort e di stabilità durante la marcia su strada, mentre sono comuni alla serie “Puma” le motorizzazioni, ovvero unità Fpt Industrial a sei cilindri da sei litri e 700 di cubatura che mettono a disposizione tarature massime vere dell’ordine dei 288 e dei 313 cavalli. Omologati stage 4 attraverso la tecnologia “Hi-eScr” che delega al solo sistema di post trattamento dei gas di scarico mediante iniezioni di urea il compito di abbattere gli inquinanti, senza ricorrere quindi a gruppi ausiliari di altro genere, i motori vantano alimentazioni common rail ad alta pressione, distribuzioni a quattro valvole per cilindro e, soprattutto, singoli turbocompressori a geometria variabile “eVgt” in grado di assicurare sia una risposta più rapida rispetto alla doppia sovralimentazione attualmente in auge nel segmento delle alte potenze sia un’ottimizzazione del rendimento termodinamico delle unità ai bassi regimi, peculiarità quest’ultima che contribuisce anche a ridurre gli assorbimenti di potenza e di conseguenza i consumi di carburante. Al raggiungimento di tale obiettivo concorre anche la trasmissione a variazione continua “Cvx”, gruppo a doppia frizione e a quattro gamme meccaniche che consente di raggiugere su strada, ove consentito dal Codice, i 50 all’ora al minimo regime possibile, pari a circa mille 300 giri. Proprio in vista di tali utilizzi, tra l’altro, Case Ih permette di equipaggiare i nuovi nati con impianti abs e un sistema di monitoraggio della pressione delle ruote che può monitorare fino a 16 gomme contemporaneamente, entrambe soluzioni che assicurano agli operatori la certezza di muoversi sempre nella massima sicurezza e con la corretta pressione di gonfiaggio, sia in campo sia su strada. Alla produttività guardano invece un impianto idraulico da 165 litri al minuto, elevabili in via opzionale a 220 litri, che alimenta fino a cinque distributori ausiliari, una presa di forza a quattro velocità, 540 e mille giri in versione standard ed Eco, e due sollevatori, il primo posteriore da 11 mila chili di portata e il secondo anteriore da cinque mila 800 chili di capacità, gruppi questi ultimi che consentono di gestire cantieri di lavoro combinati brandeggiando anche le attrezzature più strutturate e impegnative. Mutuate sempre dalla serie top di gamma “Magnum” anche le cabine, vani che si collocano al vertice di settore in termini di comfort e di ergonomia. Progettate e sviluppate dal Marchio statunitense per assicurare una visibilità a 360 gradi sull’intera area di lavoro, propongono ampie pannellature atermiche e portiere incernierate posteriormente che consentono un accesso facile e sicuro al posto guida, con quest’ultimo impreziosito da volanti e poltrone rivestite con pelle traspirante, mentre al controllo dei principali gruppi funzionali delle macchine è orientato un ampio monitor touchscreen “Afs Pro 700” che funge da terminale per il sistema preposto a ottimizzare in tempo reale l’operatività dei trattori.