Kubota amplia la propria gamma con i nuovi aziendali “M4002” e l’inedito campo aperto “M6121”. Specificamente progettati per adattarsi alle esigenze applicative dell’agricoltura europea, si orientano rispettivamente alle aziende orticole e a quelle a vocazione mista
Saldamente nel novero dei tre principali gruppi industriali operanti a livello globale nel comparto della meccanizzazione agricola, Kubota ha vissuto negli ultimi anni una crescita esponenziale su tutti i più importanti mercati del Vecchio Continente, arrivando a fine 2017 a segnare un aumento delle immatricolazioni di circa il 25 per cento rispetto al 2016. Un risultato certamente indotto dalla necessità di omologare prima del 2018 i trattori non conformi alle nuove normative europee, ma frutto anche di un concreto processo di ampliamento di gamma perseguito dalla Casa nipponica per far meglio aderire le proprie macchine alle differenti tipologie di agricoltura praticate nei diversi Continenti. Uno sforzo che in occasione della mostra spagnola della meccanizzazione agricole, Fima, a Saragozza, ha vissuto un ulteriore step con il lancio di due novità progettate per adattarsi alle esigenze applicative degli operatori europei. Guarda in effetti alle esigenze di manutenzione e movimentazione delle piccole e medie aziende agricole, in particolare quelle a vocazione orticola, l’inedita serie “M4002”, due aziendali piattaformati o cabinati denominati “M4062” e “M4072” che raccolgono l’eredità dei già noti modelli “M6060” e “M7060” con l’obiettivo di aumentarne la versatilità applicativa. Ciò grazie soprattutto a un passo maggiorato di 80 millimetri rispetto a questi ultimi che consente ai nuovi nati di affrontare con successo, oltre alle già citate manutenzioni e movimentazioni aziendali, anche le attività di trapianto, di sarchiatura e di irrorazione per la difesa delle colture in ambito orticolo. Tutte applicazioni nelle quali i modelli serie “M4002” possono giovarsi di una trasmissione strutturata sulla base di tre gamme e sei marce che danno origine a 18 rapporti in avanzamento e altrettanti in retro, elevabili a 36+36 attraverso un super riduttore opzionale denominato “Dual Speed”, e integrati dalla funzione “OverDrive” che permette di realizzare i 40 all’ora su strada a basso regime, del venti per cento inferiore a quello nominale, e con consumi altrettanto contenuti. La trasmissione integra un inversore elettroidraulico operante anche sottocarico e un sistema di blocco delle macchine attuabile mediante la stessa leva che comanda le marce, evitando così all’operatore di dover intervenire sul classico freno a mano per fermate il trattore durante le soste. Indipendentemente dalla configurazione, la trasmissione opera sempre e comunque congiuntamente a unità Kubota turbo/intercooler serie “V3307-Cr-T” a quattro cilindri da tre litri e 300 centimetri cubi eroganti tarature di potenza massima nell’ordine dei 66 e dei 74 cavalli ed equipaggiate con un regolatore elettronico preposto al controllo del regime motore in grado di assicurare la costanza del regime indipendentemente dal carico e, di conseguenza, in grado di ottimizzare la qualità delle lavorazioni che richiedono velocità di avanzamento fisse e calibrate. A queste ultime è inoltre dedicato un impianto idraulico da 63 litri al minuto che alimenta fino a tre distributori ausiliari, una presa di forza a due velocità di lavoro, 540 giri al minuto in versione standard ed Eco, e un sollevatore posteriore dalla portata massima di due mila e 500 chili. Alle due nuove macchine e risultando orientato principalmente alle aziende agricole a vocazione mista si affianca il nuovo “M6121”, un campo aperto di media potenza sviluppato dai tecnici Kubota con l’obiettivo di meglio raccordare gli utility serie “M5001” con gli attuali top di gamma “M7002”. Proprio in tale ottica, la macchina è equipaggiata con le medesime unità quattro cilindri da sei litri e 100 centimetri cubi serie “V6108” che muovono i più strutturati “M7002”, ma in questo caso proposta con una taratura limitata a 115 cavalli, prestazione che comunque grazie alla funzione “OverBoost” può elevarsi di ulteriori 20 cavalli quando il trattore è impegnato alla presa di forza o nel traino su strada. Omologati stage 4 attraverso la contemporanea presenza di un impianto egr per il riciclo dei gas di scarico, di un filtro dpf per il controllo del particolato e di un sistema scr per l’abbattimento degli ossidi di azoto, i propulsori operano sulla base di alimentazioni common rail ad alta pressione, di distribuzioni a quattro valvole per cilindro e di sovralimentazioni asservite da impianti intercooler, tutte soluzioni che nel loro insieme assicurano elasticità di erogazione e contenimento dei consumi di carburante indipendentemente dalle condizioni operative. Obiettivi questi ultimi cui guarda anche la presenza di una trasmissione powershift realizzata mediante l’affiancamento di sei gamme con cinque marce che nel loro insieme realizzano 30 rapporti in avanzamento e 15 in retro, elevabili a livello opzionale a 54+27 attraverso un super riduttore operante sulle quattro gamme più basse in fase di avanzamento e sulle due più lente in retro. Così configurato, “M6121” è quindi in grado di far fronte con successo sia alle lavorazioni superficiali del terreno sia alle attività di fienagione, ambiti nei quali può giovarsi di un impianto idraulico a centro chiuso da 110 litri al minuto destinati ad alimentare fino a cinque distributori ausiliari e un eventuale caricatore frontale pre installabile direttamente in fabbrica.