Secondo il Codice della Strada nessuna macchina agricola semovente, e più in generale nessun veicolo, può essere lunga più di 12 metri, alta più di quattro e larga più di due metri e 55 centimetri. Le prime due dimensioni non creano mai problemi, anche perché quando un semovente agricolo traina un rimorchio scatta una maggiorazione della lunghezza massima del cantiere di lavoro che arriva a permettere convogli da oltre 16 metri.
I due metri e 55 centimetri di larghezza sono invece condizionanti in quanto se superati inquadrano il convoglio quale ” macchina agricola eccezionale” che può circolare solo se autorizzate dall’Ente proprietario delle strade su cui transita. Quanto sopra però a patto che la larghezza stalli comunque entro i tre metri. Qualora anche tale dimensione venisse superata scatta l’ulteriore obbligo di disporre anche della cosiddetta “Scorta Tecnica”, un’assistenza al transito avanzata da ditte private o da personale aziendale abilitato.
Importante stare sotto i tre metri
Poiché quest’ultimo obbligo non si limita a imporre il disbrigo di pratiche burocratiche, ma comporta anche delle spese dirette, i tre metri di larghezza rappresentano per i costruttori di macchine e attrezzature agricole un limite importante e decisivo non solo da un punto di vista tecnico, ma anche in termini commerciali. Proprio per questo motivo quando i Tecnici Fendt han deciso di aggiornare le loro presse quadre son partiti guardando ai sottocarri delle macchine e in particolare agli assali tandem, gruppi integralmente sostituiti sui modelli 2023 al fine di permettere l’uso di pneumatici a larga sezione e operanti a bassa pressione senza eccedere la fatidica misura dei tre metri. Grazie a tale intervento le cinque presse tedesche, siglate “990”, “1270”, “1290”, “1290 Xd” e “12130”, sono ora equipaggiabili con pneumatici larghi fino a 620 centimetri pur potendo circolare su strada senza scorta.
Sempre su strada si apprezzano poi la maggior stabilità e la sicurezza di marcia indotte dalla presenza di sospensioni a balestra asimmetriche su ciascun lato dell’assale e di freni pneumatici omologati Ce, gruppi cui si affiancano un sistema autosterzante passivo che agevola le manovre e un impianto di lubrificazione centralizzata che minimizza le esigenze di manutenzione dei sottocarri. Nuovi poi anche i pick-up, ora di alta capacità in quanto dotati di cinque barre portadenti e di esclusive stecche di polipropilene che migliorano il flusso del raccolto dando anche origine a minori masse e quindi a una più accentuata reattività del gruppo nel copiare gli andamenti del terreno. Secondo Fendt il nuovo pick-up è più robusto e silenzioso in fase di lavoro vantando prestazioni superiori fino al 25 per cento rispetto ai pick-up precedenti, prestazione che ha portato a intervenire anche l’intera catena di lavoro della pressa a partire dalla camera di pre-compressione, ora dotata di un razionale sistema di regolazione della tensione della molla della porta di scatto così da consentire regolazioni fini del le dimensioni delle falde e migliorare la forma finale della balla.
Presse quadre Fendt 2023: rivisti quasi tutti gli organi di lavoro
Nuove anche le fasce avvolgenti della camera e lo scivolo di scarico, sospeso mediante cinghie per carichi pesanti e pilotabile dalla cabina del trattore unitamente alla lunghezza della balla. A tali compiti provvede peraltro una nuova elettronica di controllo che opera in termini predittivi risultando più intuitiva all’uso da parte dell’operatore oltre che in grado di interfacciarsi con il sistema di gestione del trattore al fine di gestirne le velocità di avanzamento sulla base delle impostazioni definite dall’operatore.
Presse quadre Fendt 2023: di serie anche la telemetria
In pratica accade quindi che sia la pressa a regolare gli avanzamenti in funzione del lavoro che sta effettuando, attività peraltro monitorabili da remoto grazie al sistema “Agco Connect Telemetry” fornito di serie. In optional invece il sistema di monitoraggio spago che tiene sotto controllo ogni singolo legatore riportando i metri di prodotto consumati e lo stato di alimentazione dei legatori facendo anche scattare un allarme quando si avvicina il momento di dover sostituire le varie bobine causa loro esaurimento.
Immutate le prestazioni operative. Le presse sono macchine in grado di formare balle le cui dimensioni spaziano da un minimo di 90 centimetri di larghezza per 90 di altezza a un massimo di 120 per 130, misure che permettono di adeguare le dimensioni alle esigenze di stoccaggio e di trasporto di ogni singola azienda. Lo stesso vale per le lunghezze, modulabili fino a un massimo di 274 centimetri, e per le densità di compressione che possono anche superare i 190 chili circa al metro cubo sul modello “Xd”, “Xtra Density”. E’ un valore che fa rientrare le presse fra le attrezzature più performanti del mercato, posizione che gli upgrade sopracitati hanno ora ribadito e consolidato.
Anche un modello di alta capacità
Le sigle delle presse quadre Fendt esplicitano le dimensioni della balla realizzabile. Le prime cifre, “9” e “12”, indicano le larghezze in decimetri mentre le altre si riferiscono alle altezze sempre espresse in decimetri. Il modello “1290” è inoltre disponibile anche in versione “Xd”, “Xtra Density”, denominazione che ben esprime le superiori capacità di pressatura della macchina. Non a caso dispone di trasmissione rinforzata, un volano da 545 chili di massa e bracci dello stantuffo più strutturati, atti a esercitare forze di compressione più elevate. Rivisti anche la camera di pressatura, più lunga di 40 centimetri, i cilindri idraulici, più robusti, e le pareti laterali il cui punto di svolta è stato spostato più indietro al fine di generare una maggiore forza sui lati. Da segnalare che tutte le presse sono equipaggiabili con sistemi di taglio “ProCut” operanti con 17 o 26 coltelli a seconda del modello e in grado di dar luogo a lunghezze minime dei foraggi di circa 43 millimetri.
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Titolo: Presse quadre Fendt 2023: gomme larghe, vita stretta
Autore: Redazione