Kubota rinnova la sua serie compatta “L2” con il lancio di quattro nuovi modelli che in funzione dei rispetti profili di missione si propongono con tre diverse motorizzazioni e due differenti trasmissioni
Accanto agli annunciati aziendali serie “M4002” e al campo aperto “M6121”, esordio a Eima 2018 anche per la rinnovata serie “L2” di Kubota. Orientata alle aziende di medie e piccole dimensioni, è strutturata sulla base di quattro modelli compatti e polivalenti in grado di disimpegnarsi con successo sia nelle attività di manutenzione e movimentazione aziendali sia nelle lavorazioni in ambito orticolo, ambiti nei quali i rinnovati compatti Kubota possono giovarsi di tre differenti motorizzazioni Kubota serie “E-Tvcs”, a tre cilindri da un litro e 800 centimetri cubi per il modello d’attacco “L2-351”, a quattro cilindri da due litri e 200, per la versione “L2-421”, e due litri e 400 di cubatura per i maggiormente prestazionali “L2-501” e “L-602”. Accomunate dalla tecnologia “Three Vortex Combustion System” che attraverso un aumento del flusso di aria nella camera di combustione mira a incrementare il rendimento termodinamico del propulsore, le unità danno origine a un range di potenze massime che spazia dai 32 ai 62 cavalli, prestazioni trasferite poi a terra dai compatti serie “L2” mediante due diverse trasmissioni. Le versioni open “L2-421” e “L2-501” sono infatti equipaggiate con una trasmissione meccanica a quattro gamme e quattro marce che mette a disposizione degli operatori 16 rapporti in avanzamento e altrettanti in retro, mentre i modelli cabinati “L2-351”, “L2-421”, “L2-501” e “L2-602” sono mossi da un cambio idrostatico, denominato “Hst Plus”, a tre gamme di velocità e integrante lo sdoppiatore idraulico “Hydro Dual Speed” che di fatto eleva a sei i rapporti disponibili per il lavoro. Una volta scelta e selezionata la gamma ritenuta più idonea all’attività in corso, l’operatore può in effetti modificare la velocità sulla base dei due range “Hi” e “Lo” in funzione delle necessità applicative, fermo restando comunque la possibilità di automatizzare tali passaggi grazie alla funzione “H-Ds” che regola la velocità di avanzamento in funzione del carico motore. Ne derivano macchine che fanno della versatilità e della polivalenza i propri tratti distintivi quindi, due doti peraltro confermate dalla presenza di un impianto idraulico che mette a disposizione fino a 37 litri al minuto per alimentare tre distributori a doppio effetto e un sollevatore posteriore da mille 750 chili di portata massima. Al comfort guardano infine cabine razionali ed ergonomiche che propongono di serie sedili a sospensione pneumatica, sistemi di climatizzazione integrali e pannelli strumenti, denominati “IntelliPanel”, che forniscono all’operatore tutte le principali informazioni sullo stato funzionale del trattore.