I pneumatici serie “UltraFlex” di Michelin sono diventati nel volgere di breve tempo una scelta d’elezione per quegli imprenditori agricoli che vogliono lavorare abbinando la massima produttività al rispetto ambientale. Con il primo obiettivo perseguito giocando su un’efficienza trattiva che permette di risparmiare gasolio e ore di lavoro e il secondo attraverso una minimizzazione dei rischi di compattamento del terreno.
Minimi compattamenti dei terreni
La tecnologia “UltraFlex” assicura infatti ai pneumatici del Marchio francese una portanza superiore rispetto ai radiali tradizionali, dote che in termini pratici si traduce in una maggiore capacità di carico a parità di pressione o, meglio, nella possibilità di lavorare a pressioni inferiori a un bar senza nulla cedere in termini di capacità di carico.
In quest’ultimo allestimento, i pneumatici Michelin “UltraFlex” concorrono in effetti a ridurre i già citati rischi di compattamento dei fondi giocando su un’area di contatto più ampia con il suolo che enfatizza anche le doti di trazione e di aderenza. Con queste ultime che dal canto loro impattano positivamente sull’efficienza operativa e, di conseguenza, sul contenimento dei consumi delle macchine che equipaggiano. Benefici multipli e concreti quindi, che Michelin ha voluto verificare in campo e portare all’attenzione delle aziende agricole e dei contoterzisti del Centro Italia lo scorso mese di Maggio organizzando una prova in campo in quel di Corinaldo, in provincia di Ancona, durante la quale oltre 130 partecipanti hanno potuto toccare con mano i vantaggi indotti dalla tecnologia “UltraFlex”.
Per l’occasione, i tecnici del Marchio transalpino hanno equipaggiato un New Holland “T7.315” con pneumatici “AxioBib 2 Vf”, sigla acronimo di “Very High Flexion”, nelle dimensioni 600/70 R30 anteriormente e 800/70 R38 posteriormente, gonfiati inizialmente a pressioni standard di un bar e quattro davanti e un bar e sei dietro e poi portati rispettivamente a zero e sei bar e a zero e otto bar. Tempi e consumi sono stati rilevati su una base di 150 metri costituita da un terreno particolarmente pregno d’acqua a causa delle forti piogge che avevano colpito la zona nelle giornate precedenti la prova e quindi su un fondo che ben esaltava le doti dei pneumatici.
In campo veritas
I test non hanno lasciato dubbi. “T7.315” quando ha affrontato il percorso con i suoi “AxioBib 2” portati a bassa pressione ha impiegato 50 secondi in meno rispetto al suo miglior tempo realizzato con gli stessi pneumatici gonfiati a pressioni standard. A favore dell’exploit la riduzione del 55 per cento degli slittamenti, passati dal 13 per cento della prova a pressioni standard al sei per cento del test a bassa pressione, e un’impronta al suolo più ampia dell’11 per cento, due fattori ai quali si lega anche un contenimento dei consumi nell’ordine del 13 per cento.
Disponibili per ogni macchina agricola
Vantaggi tangibili quindi che seppur testati in questa occasione attraverso la linea di prodotto dedicata ai trattori di alta potenza sono comunque in appannaggio anche dei pneumatici “UltraFlex” che Michelin ha sviluppato per equipaggiare tutte le tipologie di macchine agricole, dai trattori di media potenza ai quali è dedicata la serie “XeoBib” fino ai rimorchi, agli sprayer e agli interratori equipaggiabili, rispettivamente, con le serie “TrailXBib”, “SprayBib” e “FloatXBib”.
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Titolo: Pneumatici Michelin e tecnologia “UltraFlex”, in campo veritas
Autore: Redazione