Le presse quadre “Lsb” di Kuhn sono particolarmente indicate per gestire la paglia in post-raccolta dei cereali. Una loro novità è in gestazione e dovrebbe vedere la luce a Eima 2018
Grandi seminativi sull’altalena in Italia. Con il mais da granella sceso poco sotto i 650 mila ettari e i cereali a paglia in controtendenza positiva, seppur con dati diversi per grano tenero e duro. Per il mais vi è anche da considerare che una certa quota di superfici va alla produzione di biogas, quindi la cifra di cui sopra cala ulteriormente a circa 550 mila ettari per una produzione che a malapena soddisfa la metà dei fabbisogni interni. Il frumento tenero mostra invece un incremento del quattro e mezzo per cento, con punte che sfiorano il più sei nel Nord-Est. Tale crescita dei cereali a paglia è però una somma algebrica con segno positivo che deve annotare un calo dell’uno e otto per cento delle superfici a grano duro. Questi ha inoltre mostrato un trend in crescita del sei e uno per cento nel Nord Est e addirittura del nove e quattro per cento nel Nord Ovest, due aree in cui il duro non è mai stato nelle tradizioni di semina. A riportare il trend in campo negativo ci ha pensato quindi il Sud, con una diminuzione del tre e uno per cento, pur con una sostanziale tenuta delle superfici a duro di Puglia e Basilicata. Ragionando in termini di macchine agricole, vi sarà quindi meno lavoro in autunno per trincia e mietitrebbia, compensato da un maggior impegno in tarda primavera per mietitrebbia da grano e presse quadre, un segmento di mercato quest’ultimo che vede fra gli standard tecnici di riferimento le big balers della linea “Lsb” di Kuhn, macchine suddivise in quattro differenti modelli a seconda delle dimensioni finale delle balle prodotte. Le “Lsb 870” rappresentano le entry level, con balle lunghe da 60 a 300 centimetri, corrispondenti a larghezze e altezze rispettivamente di 80 e 70 centimetri. Tali misure salgono poi a 80×90 nelle “Lsb 890”, a 120×70 nelle “Lsb 1270” e a 120×90 nelle top di gamma, ovvero le “Lsb 1290”, le quali possono però impostare l’altezza dei prismi anche sul valore di 80 centimetri. Per chi poi desideri avere prismi dalla massima compattezza e densità, la Casa di Saverne propone la versione ad alta densità “Lsb 1290 D”. Tale versione conta su un’extra performance fornita del rotore “Integral rotor” dal diametro pari a 60 centimetri. Questo assicura un flusso ottimale della paglia verso la pre-camera, mostrandosi particolarmente affidabile grazie ai denti imbullonati anziché saldati, in modo da agevolare la loro eventuale sostituzione. Al nuovo sistema di orientamento della forca di alimentazione è delegato invece il riempimento ottimale della pre-camera, dalla quale il materiale può quindi procedere in modo omogeneo verso la camera di pressatura. Questa presenta una lunghezza pari a tre metri lungo i quali la pressione esercitata dal pistone risulta modulata da un comando dedicato al fine di ottenere balle di elevata densità finale. Massima anche la robustezza strutturale, dato che nei punti di maggiore attrito sono state aggiunte apposite piastre anti usura ad alta resistenza, sostituibili singolarmente. Nell’ultima fase, quella di legatura, la cui qualità è indispensabile per la tenuta dei prismi, operano infine sistemi di legatura a doppio nodo accessoriati con soffiatori a turbina ad azionamento idraulico per una pulizia ottimale dell’area di annodatura.