Uno degli aspetti più interessanti della propulsione full electric è insito nella sua flessibilità di installazione. I powertrain tradizionali impongono in effetti collegamenti meccanici rigidi che limitano le possibilità di layout. La propulsione elettrica permette invece di dar luogo a una più ampia gamma di schemi costruttivi, complice anche la possibilità di frazionare la potenza della macchina sulla base di più unità allocate a bordo macchina là dove più conviene.
“Onox” by Raumideen: i telescopici fanno scuola
Un esempio in tal senso i layout progettuali dei sollevatori telescopici elettrici, propulsi da due motori, uno di trazione e uno
di lavoro che aziona l’idraulica. Agevola ulteriormente il lavoro dei tecnici il poter trasmettere l’energia ai motori mediante collegamenti flessibili, i cavi per intenderci, né va dimenticata la possibilità di eliminare la trasmissione o di minimizzarne gli ingombri riducendola a un gruppo meccanico a due o al massimo tre rapporti. Se il futuro della meccanizzazione agricola di bassa potenza sarà il full-electric, c’è quindi da aspettarsi che alle attuali macchine si affianchino nuove e anticonformiste proposte come per esempio risulta essere il trattore “Onox” messo a punto dalla start-up tedesca Raumideen.
“Onox” by Raumideen, progettato in un’ottica di polivalenza
E’ un mezzo strutturalmente diverso dai trattori tradizionali in quanto realizzato sulla base di un telaio metallico che oltre a supportare una cabina a quattro montanti integra al proprio interno anche quattro motori elettrici, uno dei quali destinato alla trazione, due all’azionamento delle prese di forza e il quarto all’azionamento dell’idraulica di bordo. Il primo è accreditato di una
potenza di 50 chilowatt, circa 68 cavalli, e di una coppia di 300 newtonmetro, i due che azionano le prese di forza erogano 25
chilowatt l’uno, circa 34 cavalli, mentre del terzo non si conosce la potenza ma si sa che assicura una portata di olio di 65
litri al minuto. Quest’ultima alimenta fino a quattro distributori, un sollevatore posteriore da 31 quintali di capacità e un anteriore da13 quintali sostituibili con un caricatore frontale da 800 chili di capacità.
La trazione è doppia e tale risulta anche la sterzata permettendo a una macchina avente un passo di 220 centimetri e lunga quasi cinque metri di avanzare un raggio di volta di soli tre metri e mezzo. Pesante 42 quintali, il trattore riceve energia da un pacco batterie operante a 48 volt di tensione e capace di 50 chilowattora, stoccaggio che a detta della Casa assicura un’autonomia operativa che può arrivare anche a otto ore nel caso non si richiedano le massime prestazioni in maniera continuativa con tempi di ricarica di sei ore.
Le batterie là dove serve
Peculiarità di “Onox” la possibilità di installare il pacco batterie in tre diverse posizioni a seconda dell’uso cui è preposto il cantiere avendo anche la possibilità di effettuare cambi rapidi dei pacchi via via esauriti. Da segnalare l’assenza della trasmissione e la concentrazione dei gruppi elettrici di servizio nel pianale antistante la cabina, superficie che può anche essere usata per trasportare carichi massimi di otto quintali. Nel complesso un progetto interessante ma che dovrà dimostrare in concreto la sua affidabilità essendo “Onox” solo un prototipo.
Titolo: Onox by Raumideen, il trattore elettrico anticonformista
Autore: Redazione