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Fendt rafforza la propria posizione nel segmento della fienagione proponendosi con una full line sempre più ampia e strutturata. Ultima evoluzione in tal senso la nuova gamma di rotopresse, cinque modelli tra camera fissa e camera variabile accumunati da un’elevata capacità produttiva

Fendt

Marchio full liner per eccellenza. È questo il ruolo industriale e commerciale assunto da Fendt all’interno del gruppo Agco dopo la riorganizzazione delle attività europee attuata lo scorso anno dalla Multinazionale americana. Una posizione raggiunta dal Marchio tedesco grazie anche al progressivo e continuo sviluppo di una gamma ampia e strutturata dedicata alle attività di fienagione, linea di prodotto che ha vissuto la sua più recente evoluzione con il debutto delle inedite rotopresse a camera fissa e a camera variabile Fendt. Mutuate dalla gamma Lely, marchio di cui Agco ha rilevato lo scorso anno l’intera divisione fienagione , si propongono in cinque differenti modelli, tre dei quali, denominati “1125 F”, “2125 F” e “2125 F Profi”, a camera fissa e in grado di realizzare rotoballe dal diametro di un metro e 25 centimetri, mentre i restanti due, denominati “4160 V” e “4180 V”, si configurano quali versioni a camera variabile capaci di dare luogo a balle del diametro, rispettivamente, di un metro e 60 e un metro e 80 centimetri risultando disponibili anche in allestimento “Xtra” se equipaggiate con rotore di taglio. Indipendentemente dalla tecnologia funzionale, le rotopresse Fendt sono accumunate da un’elevata capacità operativa indotta, in particolare, dalla presenza di pick up privi di camme, quindi esenti da interventi di manutenzione, oltre che caratterizzati da una larghezza di lavoro compresa tra i due metri, sulle versioni a camera fissa, e i due metri e 40 centimetri, sui modelli a camera variabile in optional. I pick up rotativi danno anche luogo a una struttura compatta del gruppo di raccolta che ha permesso ai tecnici di Marktoberdorf di ridurne la distanza dal rotore, in modo tale da favorire il trasferimento delicato e uniforme del prodotto verso un infaldatore, a cinque denti da 800 millimetri di larghezza. Ne deriva la certezza di raccogliere in modo sempre ottimale anche le andane di più grandi dimensioni, anche quando queste ultime sono posizionate in anse del terreno o angoli di campo particolarmente stretti, ambiti nei quali le rotopresse Fendt possono peraltro giovarsi sia del sistema di taglio “XtraCut 25” sia della tecnologia anti ingolfamento “Hydroflex Control”. Il primo permette di lavorare anche in maniera parziale, attraverso 12, 13 o 25 coltelli innestabili per via elettroidraulica direttamente dal trattore e quindi senza che l’operatore debba abbandonare la cabina, mentre la seconda è realizzata mediante l’affiancamento della sospensione permanente a molla “Flex” con il sistema Hydro che, attraverso due cilindri idraulici, permette di abbassare completamente il piano di taglio con la semplice pressione di un tasto, così da evitare il rischio di sovraccarichi. Una volta lavorato il foraggio giunge poi nella camera di compressione dove viene processato da 18 rulli in acciaio “PowerGrip” sui modelli a camera fissa o, sulle versioni a camera variabile, dal sistema “Constant Pressure System” operante attraverso quattro cinghie senza fine in grado di esercitare pressioni elevate e di sostenere carichi di lavoro particolarmente stressanti. Grazie a ciò, in entrambi i casi il risultato finale è una rotoballa caratterizzata da un rapporto peso/volume che permette un ottimale livello di conservazione del foraggio e che riduce al contempo i costi relativi al materiale di legatura, pellicolatura e trasporto.

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