L’internet delle cose, la cosiddetta tecnologia IoT, è tra le soluzioni potenzialmente più interessanti in un’ottica di miglioramento dell’efficienza nell’ambito della meccanizzazione agricola. I più importanti costruttori di settore non a caso sono impegnati nello sviluppo di soluzioni basate proprio sulla connettività per offrire un valore aggiunto in termini di produttività, software che però non elaborano allo stesso modo le informazioni raccolte e quindi non in grado di scambiarsi dati tra loro. Per superare tale limite è nato il progetto “Internet of Food and Farm 2020” che vede tra i partecipanti 365FarmNet, il gruppo Agco, Cnh Industrial, Grimme e Kverneland, attualmente impegnati a testare il sistema “Adapt” con l’obiettivo di definire il futuro standard della connettività per il comparto agricolo. Il sistema “Adapt”, un software open source sviluppato da AgGateway, è in effetti una soluzione che permetterà sia ai produttori di macchine agricole sia alle società informatiche di realizzare strumenti in grado di scambiare dati in un formato standardizzato e quindi di leggere anche le informazioni provenienti da fonti diverse, in modo da assicurare agli operatori la piena fruizione dei cosiddetti “big data” indipendentemente dalla tipologia e dal marchio delle macchine agricole utilizzate.
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