La Russia ha invaso l’Ucraina e per la terza volta si affaccia alla finestra lo spettro di una guerra globale. Sarebbe l’ultima e proprio per questo da evitare.
Allo stato attuale, però, l’unico modo per evitare che il conflitto si allarghi sarebbe quello di accettare lo status quo imposto da Vladimir Putin, con un ritorno forzato dell’Ucraina sotto l’egemonia russa ed evitando in nome della pace di distinguere fra aggressori e aggrediti.
La Storia insegna però che gli aggressori mai si sono fermati dopo le prime conquiste.
La sete di potere e le ambizioni di dominio hanno sempre portato chi aggredisce ben oltre quelli che inizialmente si erano dichiarati quali obiettivi.
A conferma il fatto che l’attuale invasione fu inizialmente proposta quale forma di “liberazione” del Donbass, ma si è poi concretizzata in un attacco generalizzato all’intera Ucraina.
Difficile pensare che la Russia dopo aver “normalizzato” il Paese non decida di andare avanti per ricostruire quello che una volta era la Federazione delle Repubbliche Sovietiche.
D’obbligo quindi riflettere sulla posizione da assumere davanti a un evento che già ha impattato, e lo farà ancora di più nei prossimi mesi, anche sull’Europa e con essa sull’Italia.
Da che parte stare? Noi non abbiamo dubbi, stiamo dalla parte della libertà e quindi dalla parte di chi non vuole sottomettersi alla nuova dittatura russa del neo zar Vladimir Putin.
Per questo motivo da oggi sul nostro sito alzeremo la bandiera ucraina e dal prossimo numero la metteremo anche sulle copertine delle nostre riviste. Una scelta che ovviamente non può incidere concretamente sulla situazione in essere a Est, ma che si spera possa far riflettere quanti seguono la rivista ricordando loro che se in Italia si può mettere sulla copertina di una rivista la bandiera ucraina è proprio perché siamo un Paese in cui vige quella libertà che i nostri Padri conquistarono col sangue.
Viviamo in una libera società di tipo occidentale e vogliamo continuare a farlo.
Redazione
