Le tecnologie alla base della cosiddetta “Agricoltura 4.0” permettono di massimizzare le rese e, allo stesso tempo, di minimizzare i costi operativi. Due vantaggi che New Holland ha declinato in cinque soluzioni interconnesse, racchiuse nel pacchetto di di precisione dinamico “AgXtend”.
Il mercato globale delle soluzioni tecnologiche alla base dell’”Agricoltura 4.0” vale circa sei miliardi e mezzo di euro, il 30 per cento dei quali generati in Europa. Un settore in forte espansione, secondo una ricerca condotta dall’”Osservatorio Smart Agrifood” di “School of Management” del Politecnico di Milano, che in Italia ha superato lo scorso anno i 400 milioni di euro di valore, circa il cinque per cento di quello globale e il 18 per cento di quello europeo. Un trend che l’analisi dell’Ateneo milanese prevede possa peraltro vivere una fase di ulteriore crescita poiché è evidente come l’impiego di soluzioni tecnologiche per l’analisi incrociata di fattori ambientali, climatici e colturali consenta, per esempio, di stabilire il fabbisogno irriguo e nutritivo delle coltivazioni, di prevenire patologie e di identificare infestanti prima che queste ultime proliferino, in modo tale da intervenire in modo mirato, risparmiando risorse materiali e temporali. Un doppio beneficio dunque, sia qualitativo sia quantitativo, indotto da un approccio tecnologico a 360 gradi volto a dare vita a un utilizzo armonico e interconnesso di soluzioni specifiche e mirate in grado di supportare l’imprenditore agricolo nell’ottimizzazione delle rese e della sostenibilità dei propri cicli colturali. Proprio in tale ottica, New Holland ha quindi messo a disposizione dei propri clienti il pacchetto di soluzioni “AgXtend”, brand appartenete al gruppo Cnh Industrial e specializzato nelle tecnologie di precisione dinamiche, strutturato sulla base di cinque differenti soluzioni interconnesse, ognuna delle quali orientata a specifiche esigenze applicative, che nel loro insieme mirano a supportare una gestione delle colture basata sulla variabilità di campo e su condizioni sito-specifiche.
Guarda proprio a tali obiettivi la soluzione “SoilXplorer”, un sistema di mappatura dei suoli basato su specifici sensori che misurano la conduttività del terreno a quattro diverse profondità, fino a un massimo di un metro e 15 centimetri, in grado di determinare eventuali eterogeneità del suolo per tipologia, compattazione e contenuto d’acqua, restituendo specifiche mappe utilizzabili, per esempio, per dosare la quantità di prodotto dove serve e la profondità di una lavorazione meccanica. Allo stesso modo, il sensore “NirXact”, operante attraverso la tecnologia del vicino infrarosso, è in grado di analizzare in tempo reale i valori nutrizionali dei prodotti raccolti e di regolare sulla base di tali dati la quantità di azoto da distribuire in un dato appezzamento, in modo tale da minimizzare gli sprechi a tutto vantaggio del contenimento dei costi operativi e della sostenibilità ambientale. Grazie a ciò è infatti possibile impiegare in ogni circostanza solo la precisa quantità di prodotto necessaria, il medesimo principio peraltro alla base anche del sistema “CropXplorer” che attraverso due sensori ottici ad alta precisione installati frontalmente al trattore e un software dedicato è in grado di misurare la biomassa coltivata ed elaborare tali dati mendiate un algoritmo per determinare le percentuali di azoto da applicare in ogni sezione del campo. Parametro quest’ultimo modulabile in tempo reale via isobus, mentre la funzione “Map +Overly” consente invece di utilizzare le mappe del potenziale di rendimento della coltura in combinazione con le misurazioni restituite dai sensori stessi.
Alla sostenibilità ambientale e alla minimizzazione dell’impiego di prodotti chimici guarda anche il sistema di diserbo elettro-meccanico “Xpower” che elimina le infestanti fino alle radici attraverso scariche elettriche mirate, mentre è orientato a semplificare i processi decisionali in termini di trattamenti fitosanitari il sistema di sensori “IoT” che monitora ed elabora, attraverso l’applicazione “FarmXtend”, i dati raccolti da tutti i sensori ambientali posizionati in campo, ivi compresi quelli integrati nelle stazioni metereologiche “WeatherXact” che calcolano le pressioni delle malattie per le diverse colture, consentendo così agli agricoltori di identificare i tempi ottimali per l’applicazione dei prodotti fitosanitari.