Mp Filtri ha condotto, insieme all’Università di Bologna, uno studio volto a capire e limitare i fenomeni di innesco di scariche elettrostatiche all’interno dei circuiti oleodinamici e dei relativi filtri. Fenomeni che possono determinare seri problemi soprattutto ai componenti elettronici delle macchine.
Sono diverse le problematiche di natura elettrostatica che si presentano a livello industriale interessando macchinari, ambienti e persone. Se ne instaurano anche all’interno dei circuiti oleodinamici, negli olii, nelle tubazioni e all’interno dei relativi filtri.
Collaborazioni universitarie
Proprio per tale motivo Mp Filtri ha patrocinato uno studio specifico svolto in collaborazione fra il proprio Centro di Ricerca e l’Università di Bologna. Teso a comprendere i fenomeni in essere. I loro impatti negativi sulla funzionalità dei filtri e le possibili soluzioni per minimizzare tali impatti.
Lo studio parte dalla constatazione che l’accumulo delle cariche elettrostatiche nei filtri avviene causa effetti triboelettrici. Fenomeni che insorgono quando entrano a contatto due corpi con elettronegatività diverse. Il corpo con maggiore elettronegatività strappa elettroni all’altro, generando un accumulo di cariche negative su sé stesso. Allo stesso tempo carica l’altro della stessa quantità, ma con segno opposto.
Nei filtri si formano accumuli di cariche sia sui materiali filtranti sia nell’olio. Quest’ultimo, essendo in movimento, le porta poi in giro nel sistema oleodinamico dando luogo a potenziali elevati. Anche di decine di chilovolt. Potenziali che devono essere abbattuti per evitare che diano luogo a danni. A ciò provvedono però le stesse condutture o i serbatoi in cui passa o staziona il liquido se conduttivi e collegati a terra. Soluzione che evita l’insorgere di scariche tali da danneggiare i componenti più sensibili delle macchine, in particolare quelli elettronici.
Attenzioni focalizzate sui filtri
Lo studio di Mp Filtri si è quindi concentrato sui filtri per analizzare le modalità di accumulo delle cariche elettrostatiche al loro interno. Così come i relativi fenomeni di conduzione. Son stati misurati i potenziali elettrici accumulati in vari modelli di filtri attraversati da diversi olii minerali a diverse temperature.
Si è verificato che a seconda delle caratteristiche dell’olio utilizzato e delle sue portate, il segno e la quantità della carica accumulata nel fluido e nel filtro risultano variabili in maniera significativa, con il filtro che può essere danneggiato nei suoi componenti-base, i materiali filtranti, da evidenti bruciature se il potenziale elettrico supera certe soglie.
Particolarmente sensibili al problema sia i filtri a base di cellulosa sia quelli a base di fibra di vetro, con i primi che si danneggiano e i secondi che vedono invece decadere le proprie proprietà meccaniche. Per evitare tali ritorni Mp Filtri ha quindi messo a punto gruppi filtranti dissipativi che non evitano il presentarsi degli effetti triboelettrici, ma dissipano la carica che si accumula al loro interno contribuendo all’efficienza globale dei gruppi.
Il problema delle scariche elettrostatiche nel filtro viene dunque evitato sostituendo alcune componenti realizzate con materiali isolanti con equivalenti componenti realizzate però con materiali conduttivi. Questi creano un circuito elettrico all’interno degli elementi filtranti che dissipa la carica elettrostatica attraverso la testata metallica collegata a terra.
Mp Filtri: limitare le scariche elettrostatiche