In Italia le immatricolazioni delle mietitrebbie maturatesi nel primo trimestre dello scorso anno secondo FederUnacoma furono 60 su un totale di 407 immatricolazioni stagionali, dal primo Ottobre 2022 al 30 Settembre 2023. Quest’anno e negli stessi tre mesi le immatricolazioni sono invece state solo 26, per un passivo superiore al 56 per cento che si propone quale flessione in assoluto il più elevata fra quelle fatte registrare nello stesso periodo da qualsiasi altra tipologia di macchina agricola.
Le convenzionali son tutte nuove
Di fatto un momento estremamente difficile per le grandi raccoglitrici che John Deere ha deciso di arginare rinnovando completamente la sua linea di prodotto convenzionale, le macchine con separazione secondaria attuata mediante scuotipaglia.
A inizio Giugno ha infatti presentato otto nuove macchine siglate “T6” e “T5” a seconda del numero degli scuotipaglia le cui potenze spaziano fra un minimo di 305 cavalli e un massimo di 466, prestazioni realizzate da motori sei cilindri che nel caso del modello di attacco “T5 400” fan capo alla serie “PowerTech Pss” e sulle altre macchine a unità serie “JdX9”. Sei litri e 800 centimetri cubi dunque la cilindrata di attacco e nove litri secchi negli altri casi, ma sempre rispettando gli standard di emissione stage V e, nel caso dei motori serie “JdX9”, prevedendo anche una gestione intelligente della potenza tesa a contenere i consumi mediante la riduzione automatica del numero di giri motore durante i trasferimenti su strada. In particolare quando si attraversano contesti urbani. Allo stesso obiettivo guardano peraltro anche le trasmissioni continue a due gamme “ProDrive” e le soluzioni di smart farming realizzate dalla tecnologia “John Deere Precision Ag”, visualizzata in concreto dal ricevitore integrato “StarFire 7500” e dal display “G5Plus CommandCenter”, un monitor touch screen da quasi 13 pollici di diagonale che permette di controllare più funzioni contemporaneamente dividendo in settori l’area di visualizzazione. Fra queste anche le modalità operative preposte a realizzare l’agricoltura di precisione quali, per esempio, “AutoPath” e “Machine Sync”, con la seconda che consente al driver di controllare la velocità, la direzione e la posizione di un eventuale trattore di servizio garantendo uno scarico preciso e senza perdite anche se si scarica il raccolto in movimento.
Rilievi qualitativi in real time
Prevista anche la tecnologia “Grain Sensing” per misurare in tempo reale il tasso di umidità e i contenuti di proteine e di amido del raccolto, tutti dati che il sistema “JdLink” scarica in tempo reale sia in cloud sia sui pc aziendali così da permettere a tecnici e agronomi di ottimizzare il lavoro arrivando a intervenire da remoto su ogni singola macchina nel caso ciò si rendesse necessario.
Fra i plus delle nuove macchine anche l’alto livello di comfort offerto dalle cabine di guida, derivate dai vani installati sulle mietitrebbie top di gamma serie “X9” da oltre tre metri cubi e mezzo di volumetria, una delle più ampie del settore.
Poltrone controllate in elettronico
Sono inoltre equipaggiabili con poltrone “ActiveSeat II” sospese per via pneumatica e controllate da un sistema elettronico a reazione rapida che smorza fino al 90 per cento dei movimenti verticali mentre è di serie il joystick “CommandPro” che permette di controllare tutte le principali funzioni di bordo con una sola mano. L’area abitativa è inoltre isolata dall’ambiente esterno da portiere a chiusura elettronica antipolvere e protetta da un sistema di ventilazione che mantiene pressurizzato l’ambiente per evitare l’infiltrazione di eventuali polveri.
Infotaiment da berlina di lusso
Da segnalare anche la disponibilità di dieci punti di ricarica da 12 volt e di prese usb, il sistema di infotainment che supporta le funzionalità Apple CarPlay e Android Auto, le nutrite batterie di proiettori led che permettono di lavorare full time se necessario e la possibilità di visualizzare sul monitor di bordo fino a quattro telecamere così da avere sottocchio anche quelli che normalmente sarebbero angoli ciechi.
Non si resta mai in panne
Per garantire ai propri clienti la massima operatività, John Deere assicura un tasso di consegna dei ricambi entro 24 ore pari al 98 per cento degli ordini in essere. Nel caso però non sia possibile una riparazione tempestiva, il concessionario di zona è tenuto a fornire una mietitrebbia sostitutiva di dimensioni simili per evitare interruzioni nelle operazioni di raccolta. Grande attenzione all’utente finale quindi in termini di assistenza post vendita, ma anche grande attenzione alla produttività come ben dimostra la presenza sulle nuove “T6” r “T5” di un collo di alimentazione, avente la stessa larghezza del canale di raccolta così da eliminare qualsiasi strozzatura che possa limitare il flusso del prodotto verso il battitore, da 660 millimetri di diametro, equipaggiato con dieci barre, operante a regimi variabili fra i 470 e i 950 giri e abbinato a un controbattitore il cui angolo di avvolgimento è di 124 gradi.
Le macchine offrono inoltre l’area di separazione più ampia del comparto grazie alla loro tecnologia cilindro multiplo fra i cui vantaggi c’è anche quello di tutelare la paglia garantendone l’integrità quando necessario. Anche l’area di pulizia è una delle più ampie di settore, fino a cinque metri quadri e mezzo, né manca la possibilità di compensare pendenze laterali del sette per cento arrivando anche al 14 o, grazie alla tecnologia “HillMaster”, al 22. Le capacità delle tramogge spaziano fra gli 11 mila e 500 e i 13 mila e 500 litri, le velocità di scarico arrivano a 150 litri al secondo e i deflettori dei tubi di scarico sono regolabili per consentire un controllo preciso dell’attività indipendentemente dal tipo di rimorchio utilizzato. Da segnalare, nel caso si debba operare spesso su terreni cedevoli, la disponibilità di cingolature anteriori la cui presenza non inficia la possibilità di muoversi su strada 40 chilometri/ora.
Titolo: Mietitrebbie John Deere “T6” e “T5”, convenzionali in chiave digital
Autore: Redazione