Coniugare la produttività oraria, uno dei principali parametri economico-gestionali di una qualsiasi macchina agricola, con la qualità del prodotto finale è ormai diventato il principale obiettivo perseguito dai costruttori attivi nel settore delle macchine da raccolta. L’evoluzione vissuta dai mercati ha in effetti sempre più affiancato il concetto di “tempo” a quello di “qualità”, col secondo riferito sia al raccolto sia ai sottoprodotti, la paglia in primis. Un trend maturatosi progressivamente a partire dalle filiere cerealicole e risicole che ha spostato le attenzioni di agricoltori e contoterzisti verso quelle macchine in grado di conciliare proprio le performance in campo con il rispetto del prodotto trattato. Da qui lo sforzo dei costruttori di settore di sviluppare soluzioni capaci di tutelare il valore del raccolto, minimizzando anche le perdite ma senza impattare negativamente sulla velocità di lavoro e, soprattutto, su quei consumi di carburante che ormai possono arrivare anche a rappresentare più del 20 per cento dei costi di un ciclo di raccolta.
Prerogative queste ultime da cui non a caso hanno preso vita le mietitrebbia rotative “Ideal” di Fendt, quattro macchine progettate, sviluppate e realizzate nello stabilimento italiano Agco di Breganze denominate sulla base delle rispettive classi internazionali di riferimento, “7”, “8”, “9” e “10”, che coprono un range prestazionale compreso tra i 451 e i 790 cavalli con l’obiettivo di rendere più veloci ed efficienti i cicli operativi in modo tale da permettere agli imprenditori agricoli di sfruttare senza penalizzazioni anche le finestre di raccolta più strette. Ciò in virtù soprattutto al sistema di separazione secondaria “Helix” che realizza la pulizia del prodotto raccolto mediante rotori, uno sul modello “7” e due sulle versioni “8”, “9” e “10”, da 60 centimetri di diametro e da quattro metri e 84 centimetri di lunghezza che in virtù delle loro dimensioni assicurano un’elevata delicatezza nel trattamento del prodotto a una minore velocità di rotazione. Grazie a ciò, le “Ideal” sono quindi in grado di proporre, a parità di volumi lavorati, assorbimenti energetici inferiori fino al 20 per cento rispetto ad analoghi modelli di egual potenza così da concorrere fattivamente a ridurre i consumi di carburante e, di conseguenza, i costi operativi a essi collegati.
13 cinghie di trasmissione
Al medesimo obiettivo guardano peraltro sia un’architettura della catena cinematica deputata all’azionamento degli organi di lavoro sviluppata sulla base di 13 cinghie di trasmissione, sia il tamburo di alimentazione “RotorFeeder”, da 600 millimetri di larghezza e operante a una velocità di lavoro controllata automaticamente e mantenuta sempre vicina al 70 per cento del regime di rotazione del gruppo di separazione secondario, così da garantire un convogliamento lineare e progressivo, avulso dal rischio di sovraccarichi indipendentemente dalle condizioni di raccolta. I rotori “Helix”, dal canto loro, sono invece equipaggiati con elementi disposti in quattro file a elica, con la parte anteriore che funge da vero e proprio battitore grazie alla presenza di quattro spranghe installate longitudinalmente al gruppo di separazione per staccare fisicamente i chicchi dalle spighe, attività agevolata peraltro da griglie di controbattitura disponibili in diverse configurazioni e regolabili idraulicamente in termini di distanza fino a un massimo di 35 millimetri.
La paglia sempre tutelata
Nella parte posteriore sono posizionati invece denti inclinati di 20 gradi che mirano ad agevolare la suddivisione del prodotto lungo l’intera sezione elicoidale del rotore, in modo tale da realizzare una separazione profonda e accurata che tuteli anche la qualità della paglia, un sottoprodotto che rappresenta oggi un’interessante opportunità di integrazione reddituale per le aziende agricole di medie e grandi dimensioni. A quest’ultimo obiettivo guarda non a caso specificamente il trinciapaglia “ActiveSpread SwingFlow” dedicato alla distribuzione della paglia attraverso due dischi di spargimento a diametro ridotto, quindi forieri di contenuti assorbimenti energetici, e tre deflettori regolabili elettricamente che oscillano da sinistra a destra in modo continuo per garantire una distribuzione omogenea del prodotto sul terreno.
Tre turbine di alta potenza
A enfatizzare ulteriormente le capacità produttive delle Fendt “Ideal” sono preposti inoltre il sistema di pulizia “Ciclone”, basato su tre ventilatori di alta potenza, e quello di pulizia “IdealBalance”, privo di parti in movimento e realizzato mediante l’affiancamento di due piani preparatori, uno anteriore e uno posteriore, che scaricano centralmente e lateralmente il prodotto in maniera da garantire un flusso omogeneo, uniforme e avulso da perdite anche nel caso la macchine lavorino su pendenze nell’ordine del 15 per cento. Una volta trattato, il prodotto è poi convogliato in un serbatoio della granella che offre una capacità massima di 17 mila e 100 litri, volume svuotabile in soli 33 secondi grazie al sistema “Streamer 210” operante a una velocità di scarico pari a 210 litri al secondo, mentre a velocizzare la sostituzione delle barre di taglio in funzione del prodotto da raccogliere è preposto il sistema “AutoDock” che permette l’accoppiamento automatico in soli cinque secondi e direttamente dalla cabina delle piattaforme “PowerFlow”, disponibili con larghezze operative comprese tra i sette metri e 20 centimetri e i 12 metri e 22 centimetri, con il canale di alimentazione delle mietitrebbia grazie a un codice “Rfid” che consente alla macchina di riconoscere la barra installata.
Massime prestazioni in autonomia
Orientate in particolare alle aziende agricole maggiormente strutturate e alle organizzazioni operanti in conto terzi, le mietitrebbia a flusso assiale “Ideal” sono equipaggiate con motori di produzione Agco Power a sette cilindri, sulla versione “Ideal 7”, e Man a sei cilindri, sui modelli “Ideal 8”, “Ideal 9” e “Ideal 10, rispettivamente da nove litri e 800, 12 litri e 400, 15 litri e 200 e 16 litri e 200 centimetri cubi che mettono a disposizione tarature massime nell’ordine dei 451, 538, 647 e 790 cavalli. Unità mantenute peraltro pienamente efficienti in ogni condizioni di raccolta dal sistema di raffreddamento “AirSense” che aspira l’aria dalla parte alta della macchina, il punto tradizionalmente più pulito, e che a intervalli regolari inverte automaticamente l’azione della ventola in modo tale da mantenere il radiatore sempre libero da polvere e sporco.
I propulsori operano poi congiuntamente a trasmissioni continue di derivazione “Vario”, denominate “MotionShift”, caratterizzate dalla presenza di due marce selezionabili a pulsante in base allo stato operativo della macchina che permettono di raggiungere in campo velocità operative nell’ordine dei 15 all’ora e su strada i canonici 40 all’ora. Le macchine sono inoltre in grado di autoregolare i propri parametri funzionali in funzione delle condizioni di raccolta grazie al sistema “IdealHarvest” che controlla in tempo reale gli organi di lavoro attraverso 52 sensori acustici di massa installati lungo i rotori e l’apparato di pulizia. Grazie a ciò, gli operatori possono quindi impostare la strategia di raccolta giudicata più adatta al prodotto e alle condizioni ambientali, delegando poi alla macchina le regolazioni della velocità del rotore, della distanza dei controbattitori e dell’apertura dei crivelli in funzione dei parametri impostati.
Come un’astronave
Altamente automatizzate in termini operativi, le Fendt “Ideal” propongono quale vera e propria esclusività la presenza del sistema “IdealDrive”, di fatto un joystick che sostituisce il classico volante, così da eliminare il piantone dello sterzo e liberando completamente la visibilità frontale, deputato a consentire la gestire delle traiettorie con la sola mano sinistra, mentre sul bracciolo multifunzione di destra è posto un secondo joystick destinato al controllo della velocità di avanzamento e all’innesto dei sistemi funzionali delle macchine. Ciò fermo restando il fatto che in campo l’operatore a bordo può anche abbandonare il joystick del sistema “IdealDrive” una volta attivato a pulsante il sistema di guida automatica che definisce traiettorie e manovre di fine campo attraverso i sistemi satellitari di bordo per concentrare le sue attenzioni esclusivamente sul lavoro in corso.
Titolo: Mietitrebbia Fendt serie “Ideal”, raccolta al top
Autore: Redazione