A fine Maggio il mercato auto era cresciuto di oltre il 26 per cento e quello relativo ai veicoli commerciali di oltre il 12. Nello stesso periodo le moto hanno messo a segno un incremento del 20 per cento circa e le macchine movimento terra del sette per cento. Segno meno invece per i trattori agricoli. Chiudono infatti il quinto mese dell’anno con un calo superiore al nove per cento, confermando quel trend al ribasso che già si era evidenziato a fine Marzo.
Una flessione che sarebbe ancora più marcata se molte immatricolazioni non fossero indotte da ordini last minute avanzati dalle aziende prima della fine del 2022 per godere delle agevolazioni messe in campo dal Governo. Ancora una volta si dimostra quindi che le agevolazioni servono, ma devono essere strutturali se non si vuole incorrere in una corsa all’acquisto che si esaurisce nel breve periodo dando poi origine a più problemi di quelli che aveva risolto. Nel caso specifico è chiaro che chi doveva acquistare lo ha fatto e quindi il numero dei potenziali clienti si è ridotto.
A complicare ancora di più le cose anche il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in sigla Pnrr, che ha assegnato 400 milioni di euro solo per l’acquisto di trattrici “full electric” e a metano, ma è fermo in attesa che vengano stabilite le procedure di assegnazione dei fondi e il fatto che sia ancora in via di definizione la dotazione di 225 milioni di euro specifica per i trattori annunciata dal Governo, ricavata dal Fondo per l’Innovazione e affidata all’Ismea per la gestione operativa.
Ovvio che chi avrebbe bisogno di un nuovo trattore stia alla finestra in attesa degli eventi. Assodato che davanti alle concessionarie non ci sono file e che mai come oggi l’andamento delle immatricolazioni non coincide con l’andamento delle vendite, il mercato ha vissuto da Marzo a oggi un ennesimo rimescolamento nelle posizioni di rincalzo a quelle del podio. Fendt ha in effetti conquistato il quarto posto superando Landini e lo stesso ha fatto Kubota nei confronti di Same. Se a ciò si aggiunge che anche New Holland vede scendere la sua quota, ecco che il settore riconferma quella sua connotazione esterofila che la rivista in più occasioni ha criticato invitando i lettori a riflettere prima di acquistare.
Il mercato trattori è in effetti costituito da volumi ridotti e quindi ogni singolo acquisto pesa percentualmente in maniera rilevante. Giusto quindi scegliere in base alle proprie convinzioni e alla propria realtà logistica in fatto di assistenza, ma se si riesce a conciliare tali attese con un pizzico di sano nazionalismo non sarebbe male.
Tornando ai marchi da segnalare la lotta in essere fra Claas e Valtra per la nona posizione, al momento occupata dalla Casa Tedesca, e la distanza sempre più ridotta, quattro sole macchine contro le trenta di fine Marzo, che separa le posizioni di Lamborghini e McCormick.
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Titolo: Mercato trattori, vendite al palo
Autore: Furio Oldani