Anche il mercato delle mietitrebbia ha risentito dello scorso lockdown ma meno di quanto si temesse e anche meno di quanto i dati in tabella possano far pensare. In calo deciso invece le vendite delle trincia-caricatrici.
Da precisare che, come sempre, i dati pubblicati sono relativi a stime causa la particolarità dei mercati e l’impossibilità di accedere a dati ufficiali.
Si temeva un crollo e invece ci si trova davanti solo a un calo. Dopo l’inevitabile fermo indotto dallo scorso lockdown, le vendite delle mietitrebbia si sono in effetti riprese nella seconda parte della stagione, complici gli aiuti messi in atto dal Governo che nel caso specifico si sono rivelati davvero importanti visti i listini che caratterizzano tali macchine. A beneficiare della situazione la quasi totalità degli attori, sette marchi che dan vita a una classifica capitanata come ogni anno da Claas e New Holland che si contendono in maniera pressoché esclusiva più del 72 per cento del mercato.
Quest’ultimo è da precisare che, nelle intenzioni, è riferito a vendite vere di macchine nuove, valore che però nessun Costruttore dichiara ufficialmente pena pesanti sanzioni europee. Da qui la necessità di parlare di stime, accurate e ponderate ma stime, le stesse che furono alla base delle tabelle relative agli anni scorsi, qui riprese per correttezza, sapendo però, oggi, che in realtà sono maggiorate di un otto per cento circa. Ben più pesante il discorso relativo alle trincia-caricatrici, mezzi che sembrano aver patito il lockdown più delle mietitrebbia. In realtà accade che, come per i trattori, le scelte dell’utenza guardino sempre più alle alte prestazioni. Anzichè due mezzi di bassa o media potenza, aziende e contoterzisti ne acquistano solo uno di alte performance, cosa che premia i margini ma non i volumi totali, passati dalle 80/90 macchine degli anni scorsi alle attuali 60.