Mercato mietitrebbia e trinciacaricatrici stagione 2023/2024, ritorno al passato

Mercato mietitrebbia e trinciacaricatrici stagione 2023/2024, ritorno al passato

Furio Oldani

Tempi duri per le grandi raccoglitrici semoventi, le mietitrebbia in particolare. L’impennata delle immatricolazioni indotta dagli aiuti governativi varati per far fronte alle problematiche economiche provocate da Covid 19 si è infatti arrestata con l’esaurirsi dei fondi disponibili e al suo posto è subentrato un autentico crollo. Fonti FederUnacoma parlano in effetti di un mercato passato dalle 407 macchine vendute nella stagione precedente a 275, volume peraltro confermato anche dalle indagini condotte dalla rivista. La crisi del settore è quindi concreta e probabilmente non si lega solo alla cessazione degli aiuti. Analizzando infatti i dati dell’immatricolato di settore riferiti alle stagioni che vanno dal 2016/2017 a oggi, si nota che il loro andamento ha un tono vagamente sinusoidale, con due stagioni di immatricolazioni in rialzo e due in ribasso. Il trend al rialzo fu però enfatizzato fra il 2020 e il 2023 dai già citati aiuti del Governo che hanno permesso anche alle medie aziende di effettuare investimenti altrimenti non alla loro portata e alle aziende più strutturate di rinnovare a fondo i propri parchi macchine. Considerando che le mietitrebbia non si cambiano con gli stessi ritmi dei trattori, nè risultano comparabili fra loro i volumi di immatricolato, è chiaro che prima o poi le vendite e di conseguenza anche l’immatricolato stesso avrebbero imboccato una strada in rapida discesa. Tale trend ha peraltro interessato tutti gli attori del comparto, anche se in misure diverse. I due storici antagonisti e anche leader del settore, Claas e New Holland, sono quelli che in termini di volumi lasciano sul campo il maggior numero di macchine, ma non se la passano bene neanche i due marchi statunitensi Case Ih e John Deere che vedono dimezzate o quasi le proprie immatricolazioni.

Mercato mietitrebbia e trinciacaricatrici

Non a caso entrambi nel corso del 2024 hanno lanciato nuovi modelli. In calo più leggero Fendt, ferma sulle sue posizioni
Massey Ferguson e probabilmente in fase di uscita dal settore Deutz-Fahr. Le raccoglitrici del Marchio italo-tedesco nel Belpaese non hanno in effetti mai sfondato, tant’è che il gruppo Sdf ha recentemente deciso di chiudere lo stabilimento croato in cui si costruivano le macchine. In flessione, ma più leggera rispetto a quella delle mietitrebbia, anche il mercato delle trinciacaricatrici semoventi, macchine che per diversi anni hanno visto le loro immatricolazioni oscillare fra le 70 e le 80 unità, con un’impennata nella stagione 18/19 a 90 mezzi seguita da una flessione a 62 la stagione successiva. E la media fra le due stagioni fa 76, in linea con gli andamenti pregressi. Tale volume è calato nel corso delle stagioni 21/22 e 22/23, caratterizzate da immatricolazioni stabilizzatesi su volumi oscillanti attorno alle 70 macchine, ma nella stagione scorsa si è ulteriormente ridotto. Come sempre vale la pena di precisare che i dati riportati sono frutto di indagini giornalistiche, non potendo i costruttori dichiarare i propri volumi di immatricolato.

Titolo: Mercato mietitrebbia e trinciacaricatrici stagione 2023/2024, ritorno al passato

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