In questa pagina, le fotografie dell’immatricolato trattori relative ai primi nove mesi 2023 e degli immatricolati maturati dalle grandi raccoglitrici, mietitrebbia e trinciacaricatrici, fra il primo Ottobre 2022 e il 30 Settembre 2023.
Per i trattori i dati sono solo un momento di passaggio in quanto le fila è prassi siano tirate a fine anno. Per le raccoglitrici invece i dati rappresentano la chiusura di un periodo commerciale. Molto diversi fra loro gli andamenti degli immatricolati. Quelli dei trattori continuano a evidenziare una flessione, quelli delle mietitrebbia risultano in crescita mentre le immatricolazioni della trinciacaricatrici sono pressoché stabili.
Mercato macchine agricole: chi sale e chi scende
Comune però a tutte le macchine una netta separazione fra quanto visualizzato dagli immatricolati e le vendite effettive 2023. Quelle delle mietritrebbia risultano ipotizzabili, si sottolinea ipotizzabili, alla luce dei volumi contenuti proposti da tale comparto, mentre per lo stesso motivo non si può fare altrettanto per i trattori.
È certo però che le vendite 2023 dei trattori siano in forte calo, si parla di un 30/35 per cento circa, in quanto una buona percentuale delle immatricolazioni é relativa ad acquisti 2022 e effettuati dalle aziende per sfruttare gli aiuti governativi.
Le macchine sono però state costruite e consegnate nel 2023. Facile ipotizzare che il divario fra immatricolato e vendite si manterrà fino ai primi mesi del 2024, quando la maggior parte dei costruttori avrà esaurito il portafoglio ordini 2022 e comincerà a lavorare su quello 2023. A quel punto si potrebbe però assistere a un sostanzioso calo del mercato, evitabile solo con nuovi aiuti che però al momento non sono previsti.
Vero che nell’ambito delle spese sostenibili attingendo ai fondi “Pnrr” ci sono 400 milioni, ma sono fruibili solo acquistando trattori agricoli elettrici, al momento non venduti da alcun costruttore, e trattori alimentati a metano, al momento disponibili in un solo esemplare di potenza medio-alta.
Si tratta di un campo aperto da 175 cavalli a marchio New Holland che se anche si ponesse al vertice della propria classe commerciale lo farebbe con volumi che non inciderebbero più di tanto sugli andamenti globali di un mercato come quello italiano, in larga parte costituito da macchine di potenza inferiore ai 150 cavalli. Il dubbio che gran parte dei quattrini resteranno in cassa e che forse proprio questo fosse il fine ultimo perseguito dal Governo é lecito. Dicono che a pensar male si fa peccato, ma ci si prende.
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Titolo: Mercato macchine agricole gennaio-settembre 2023: chi sale e chi scende
Autore: Furio Oldani