Il 2019 va in archivio con un leggero incremento di immatricolazioni sul 2018. Poco più di mezzo punto percentuale indotto da 137 trattori. Le impennate dell’immatricolato fatte registrare negli ultimi mesi da alcuni Marchi fanno ipotizzare che in realtà i volumi non siano variati più di tanto.
Più zero e sette per cento. Il mercato trattori 2019 si è chiuso con una crescita delle immatricolazioni modesta, ma tutto sommato positiva. Se fosse confermata dai fatti. In realtà è opinione di molti addetti ai lavori che l’immatricolato “vero”, cioè quello che viene realizzato da utenti finali che acquistano un trattore, sia del tutto allineato con l’immatricolato 2018, a sua volta in linea con gli andamenti registratisi dal 2016 in avanti fatta eccezione del 2017, anno in cui i dati furono falsati dalle immatricolazioni selvagge indotte dall’approssimarsi delle attuali norme di omologazione europee. Il mercato “vero” stallerebbe quindi attorno alle 18 mila e 400 unità e il leggero incremento del 2019 è ipotizzabile che non si leghi ad agricoltori che hanno deciso di affollare i concessionari, ma a qualche costruttore che ha fatto un po’ di stock. Per rivendere poi all’estero o, in Italia, a ore zero.
New Holland: leadership indisscussa
Vero che in teoria non ci sarebbero più i presupposti per tali politiche, ma vero anche che in Italia le immatricolazioni sembrano vivere di vita propria, tant’è che ancora quest’anno nella voce “Altri” sono reperibili immatricolazioni targate Fiat Trattori, marchio storico e nel cuore di molti utenti, ma che da anni non è più sul mercato.
Comunque sia, il 2019 chiude con la conferma della leadership di New Holland che pur perdendo nel corso dei dodici mesi un punto di penetrazione lascia a distanza chilometrica il più diretto rivale, John Deere.
Nella classifica assoluta questi è insidiato da vicino da Antonio Carraro, terzo costruttore nazionale davanti a Landini e Same, perfettamente appaiati fra loro dopo un anno di continuo alternarsi fra la terza e la quarta posizione. A seguire Kubota, che con un colpo di reni dell’ultima ora torna davanti a Fendt.
Questi chiude comunque il 2019 con una crescita importante analogamente a Valtra, altro brand facente capo alla galassia Agco. Chiude la lista dei brand che superano i cinque punti percentuali di quota Deutz-Fahr. Precede di circa un punto percentuale l’altro marchio Sdf, Lamborghini, che nella classifica assoluta si trova appaiato a Goldoni. Dietro di loro un nutrito gruppo di aspiranti alla parte alta della già citata classifica, ma al momento relegati in posizioni di rincalzo causa volumi inferiori alle 400 unità.
Mercato: leggero incremeto di immatricolazioni
Autore: Furio Oldani