Due famiglie nella stessa gamma. Questa, molto in sintesi, la realtà dei trattori McCormick serie “X7”, mezzi che non si differenziano fra loro solo in termini di prestazioni motoristiche o nelle tipologie delle trasmissioni ma avanzano due diverse strutture che realizzano altrettante famiglie. Le macchine specificatamente orientate al campo aperto o al traino di rimorchi di massa elevata sono in effetti realizzate sulla base di uno chassis di acciaio che porta le masse a terra a superare gli 80 quintali dando luogo a passi di lunghezza superiore ai due metri e 82 centimetri. Mosse da motori a sei cilindri abbinati a trasmissioni continue, sono trattori importanti, concepiti per lavorare a ciclo continuo e come tali rivolti alle grandi aziende e ai contoterzisti.
McCormick serie “X7 Swb”: strutture importanti ma classiche
Al loro fianco si schierano poi altri “X7”, non meno prestazionali e forti e non meno tecnologici, ma concepiti sulla base di un classico carro portante, cioè con motore e trasmissione che unitamente al carter del differenziale posteriore realizzano la struttura di base del trattore. Ne derivano mezzi più leggeri, le masse spaziano fra i 64 e i 70 quintali, personalizzabili abbinando motorizzazioni a quattro o sei cilindri con trasmissioni powershift robotizzate o continue e più agili grazie a passi che possono scendere al limite dei due metri e 65 centimetri.
Siglati proprio per questo motivo “Swb”, “Short wheel base”, in italiano “passo corto”, i McCormick “X7” di progettazione tradizionale sono macchine che fanno della polivalenza la loro arma migliore potendo far fronte con pari successo sia ad attività di campo aperto sia alla logistica aziendale, con le prime che trovano nei motori a sei cilindri e nelle trasmissioni powershift le tecnologie più adeguate per disporre delle massime prestazioni con consumi limitati e le seconde che invece sono facilitate dall’abbinamento fra unità a quattro cilindri e trasmissioni continue.
Minimi assorbimenti energetici
Comuni a tutti i modelli i motori Fpt industrial serie “Nef”, unità note per la loro affidabilità e realizzate mediante quattro o sei cilindri da 104 millimetri di alesaggio per 132 di corsa. Ogni canna respira mediante quattro valvole comandate da una distribuzione con punterie a rullini che minimizzano gli assorbimenti energetici e sempre in un’ottica di contenimento dei consumi l’emissionamento in stage V è realizzato con un mix di sistemi scr e filtri doc/dpf senza prevedere sistemi di ricircolo dei gas di scarico sull’aspirazione.
McCormick serie “X7 Swb”, manutenzioni solo ogni 600 ore
Caratterizzati da tagliandi di manutenzione scaglionati ogni 600 ore di lavoro, i motori vantano anche sistemi di alimentazione common rail pilotati da centraline in grado di realizzare erogazioni in extra power quando il trattore vede impegnati i suoi gruppi di lavoro, la presa di forza e l’idraulica, o quando traina su strada. Ne derivano potenze massime superiori di una decina di cavalli circa a quelle nominali e realizzate a mille e 900 giri, regime attorno al quale i trattori mossi da trasmissioni powershift realizzano velocità dell’ordine dei 50 chilometri/ora, prestazione cui fa eco una velocità massima di 40 chilometri/ora realizzata a soli mille e 580 giri e quindi a un regime di tutto riposo per un’unità in grado di lavorare senza problemi a due mila e 200 giri. Ancora più bassi, rispettivamente mille e 700 e mille e 550 giri, i regimi di traino su strada proposti dai trattori allestiti con trasmissioni continue “Vt-Drive”, gruppi di derivazione Zf a quattro stadi così da dar luogo ad altrettante velocità di lavoro in cui la trasmissione opera solo per via meccanica assimilandosi a un powershift.
Cambi marcia a pulsante per il McCormick serie “X7 Swb”
Da precisare che quest’ultimo nel caso dei McCormick “X7 Swb” è un gruppo a sei stadi operante su un cambio robotizzato a cinque rapporti per un totale di trenta velocità in avanzamento che diventano 54 nel caso sia installato anche un super riduttore. La trasmissione permette di cambiare marcia a pulsante, grazie alla funzione “Auto Power Shift” gestisce in automatico marce e gamme assimilandosi a un vero e proprio cambio automatico e i a quattro stadi e integra un inversore elettroidraulico operante anche sotto carico oltre che modulabile nella rapidità della risposta.
Fino a 160 litri/minuti di olio
Al top di categoria in termini di erogazione idrauliche, 123 o addirittura 160 i litri di olio disponibili solo per il lavoro , gli “X7 Swb” risultano tali anche a livello di capacità dei sollevatori, col posteriore che può alzare fino a 93 quintali e l’anteriore opzionale che può muovere attrezzature pesanti fino a 35 quintali. Entrambi i gruppi sono controllati elettronicamente risultando affiancati da prese di forza a inserimento elettroidraulico e modulato nell’innesto in grado di realizzare posteriormente le quattro velocità standard di lavoro, 540, 750, mille e mille e 250 giri e anteriormente quella da mille giri/minuto.
Freni rimorchi pneumatici o idraulici
Da segnalare la disponibilità di impianti frenanti pneumatici o idraulici così da poter controllare qualsiasi rimorchio la disponibilità opzionale di un assale anteriore sospeso a ruote indipendenti e pilotato elettronicamente. Oltre a migliorare il comfort di lavoro assicura su strada la stabilità dell’assetto al variare dei carichi statici e dinamici giocando a favore della sicurezza e ottimizza le capacità di trazione della macchina quando opera in campo garantendo la miglior aderenza possibile a ogni ruota.
Comodi come nel salotto buono
I McCormick serie “X7 Swb” sono equipaggiati con cabine serie “Première Cab” inquadrabili quali vani top di gamma fra quelli realizzati da Argo Tractors. A renderli tali provvedono le strutture a quattro montanti chiusi da ampie pannellature di cristallo atermico e integranti a tetto botole trasparenti che agevolano l’impiego di un eventuale caricatore frontale. Ne deriva una visibilità pressochè perfetta in ogni direzione cui si associano anche elevati standard di insonorizzazione e di isolamento dalle vibrazioni. Guardano in effetti in tali direzione i sistemi di sospensione posteriore delle cabine meccanici o idraulici e la presenza di poltrone sospese pneumaticamente e girevoli oltre che climatizzate, funzionalità peraltro estesa all’intero vano e pilotata in automatico sulla base delle impostazione volute dall’operatore.
Questi dispone di una colonna di sterzo regolabile elettricamente che gli permette di assumere l’assetto di lavoro ritenuto può adatto alle proprie esigenze sapendo che in ogni caso avrà a disposizione tutti gli azionamenti principali sulla consolle posta a destra del sedile di guida o sul bracciolo multifunzione quando previsto. Un monitor touchscreen “Data Screen Management” mette inoltre a disposizione cinque pulsanti programmabili attraverso il joystick dedicato “SmartPilot”, consentendo così di memorizzare altrettante funzioni di controllo del trattore e dell’attrezzatura né manca la possibilità di interfacciare lo stesso terminale con le soluzioni di guida satellitari, le piattaforme di connessione da remoto e il sistema isobus preposto alla gestione diretta delle attrezzature.
Tutta l’azienda in una mano
Tutti i trattori McCormick permettono ai rispettivi operatori di accedere all’app “McCormick Farm”, un software dedicato e di facile utilizzo che permette di gestire un’azienda agricola in un’ottica di massima efficienza. Se opportunamente programmato inserendo le mappe delle estensioni da coltivare e le tipologie dei prodotti seminati o coltivati, il programma aiuta subito l’operatore pilotando le traiettorie di ogni cantiere di lavoro in un’ottica di ottimizzazione dei percorsi e di minimizzazione dei compattamenti. Sulla base delle rese storiche aziendali riduce poi al minimo trattamenti e fertilizzazioni concentrando le distribuzioni in termini di dosi solo là ove effettivamente necessarie per dar luogo a volumi di produzione allineati con quelli medi del campo. Il dialogo fra l’app e il gps di bordo permette inoltre di certificare le attività e le produzioni, aprendo le porte a una lunga serie di opzioni che, di fatto, arrivano a permettere un controllo globale dell’azienda agricola senza dover scendere dal trattore. Tracciando infatti le attività in corso può aggiornare in tempo reale le giacenze di magazzino in uscita e in entrata arrivando a gestire i mezzi disponibili a parco macchine sulla base delle lavorazioni da effettuare.
Essendo poi connessa a internet ha modo di conoscere le previsioni metereologiche e quelle relative a possibili esigenze di difesa suggerendo le condotte migliori da attuare per far fronte a eventuali avversità. In tale ottica l’app finisce con l’assimilarsi a una sorta di consulente informatico in grado di gestire anche irrigazioni, allerte ed esigenze di manutenzione dei vari macchinari. Il contributo del programma però non si limita alle attività di campo ma abbraccia anche supporti amministrativi e gestionali. Fra questi le emissioni di fatture e note di addebito piuttosto che delle documentazioni necessarie per accedere a bandi e aiuti, attività indotte dalla possibilità di memorizzare moduli e documenti aziendali che arrivano anche a permettere l’effettuazione di analisi costi-ricavi sulla base di confronti colturali.
Più che un’app, termine che nel linguaggio comune individua piccoli programmini in gradi d svolgere poche e predefinite attività, nel caso specifico si è alle prese con un vero e proprio sistema di gestione aziendale portatile che nulla vieta di condividere con i più stretti collaboratori diventando in tale contesto anche un sistema di gestione del personale visto che permette di annotare mansioni, orarti e performance di ogni singolo dipendente.
Titolo: McCormick serie “X7 Swb”, ottimi in strada e in campo
Autore: Redazione