Con un’altezza al volante di soli 134 centimetri e un assale anteriore capace di angoli di volta da 55 gradi, i nuovi specializzati New Holland “T4F Bassotto” fan fronte alle esigenze operative di quanti, lavorando in coltivazioni ad alta densità e a chioma bassa, necessitano di mezzi agili e molto compatti
Quando si lavora in campo aperto la potenza la fa da padrona. Più cavalli si hanno a disposizione meglio è. E poco importa se al crescere delle prestazioni crescono di conseguenza anche le masse e gli ingombri del cantiere di lavoro. Diverso il discorso quando invece si deve lavorare all’interno di colture specializzate. In questi casi la potenza resta un parametro importante, ma dimensioni e masse diventano preponderanti, al punto da condizionare addirittura le possibilità di accesso delle macchine ai luoghi di lavoro. Non è un caso quindi se tutti i costruttori di trattori specialistici avanzano mezzi di larghezze diverse a seconda del tipo di impianto che devono affrontare, con le macchine più strette che vedono le loro larghezze minime stallare attorno al metro e quelle larghe che toccano il metro e mezzo. Un esempio in tal senso è dato dai trattori specializzati New Holland serie “T4”, linea di prodotto costruita a Iesi e inserita fra i trattori premium, quelli caratterizzati dalla disponibilità delle più avanzate tecnologie di settore, che oltre a proporsi con prestazioni di assoluto rilevo per tali mezzi permettono anche all’utente di scegliere la macchina in base alla larghezza dei propri impianti giocando su tre diverse larghezze minime di lavoro: un metro, un metro e 30 centimetri e un metro e mezzo. A tale possibilità si abbina poi quella di poter scegliere anche l’altezza minima di lavoro giocando sulla presenza o meno della cabina, su un’ampia scelta di gomme o, opzione che pochi altri costruttori offrono, sulla disponibilità di versioni strutturate in maniera specifica. Tali risultano i “T4 Lp”, dove la sigla sta proprio per “Low profile”, oppure i nuovi “T4F Bassotto”, una delle novità che New Holland porterà a Eima. Come lascia intendere il nome, si tratta di mezzi mutuati dai “T4 F”, quindi larghi da un metro e mezzo in su, ma in grado di proporsi con un ingombro minimo al volante di soli 134 centimetri, valore fra i più contenuti della categoria. Più che meritato e logico dunque l’appellativo “Bassotto” che si affianca alle sigle di identificazione, caratteristica che però non viene fatta pagare in termini di possibilità operative sui fondi sconnessi come spesso accade quando si è alle prese con trattori ribassati. I nuovi nati avanzano in effetti una luce libera da terra di oltre 23 centimetri che permette loro di superare qualsiasi asperità, complice anche la presenza di doppie trazioni inseribili elettroidraulicamente e differenziali bloccabili a pulsante. Concorrono ovviamente alla dinamicità dei mezzi anche i motori, unità Fpt Industrial serie “F5” tarate a 90, 100 e 110 cavalli nominali e forti di curve di coppia che pur toccando il massimo a mille e 400 giri attaccano già a mille giri con valori molto vicini al picco nominale. Ai motori si possono poi abbinare cinque diversi tipi di trasmissioni, da un cambio meccanico a 16+16 marce a un gruppo idraulico “Dual command” da 44+16 rapporti, e otto possibilità di gommatura, opzioni che assieme alle tarature di potenza realizzano oltre un centinaio di diverse configurazioni. Comuni a tutte le macchine le velocità massime di 40 chilometri all’ora, quelle minime di 800 metri/ora che con il super riduttore scendono a 160 e le idrauliche a centro aperto in grado di alimentare fino a cinque diversi distributori con ripartitori mediante flussi d’olio dedicati da 62 litri al minuto di portata. Una seconda pompa da 38 litri al minuto di portata alimenta poi l’idroguida e i servizi di bordo con una linea prioritaria. Un doppio circuito idraulico quindi, asservito da uno scambiatore di calore di nuova generazione che migliora l’efficienza termoidraulica anche nelle stagioni più calde o torride come sono le estati del Sud Italia. I nuovi “T4F Bassotto” vantano anche assali anteriori ribassati in grado di attuare angoli di volta di 55 gradi che accentuando la maneggevolezza in fase di manovra concorrendo ad abbassare il baricentro del mezzo e l’altezza del cofano. Le dotazioni tecniche sono completate da un serbatoio da 70 litri di capacità, implementabili a 99 litri nel caso fosse necessaria un’autonomia superiore alla giornata di lavoro e da un sollevatore posteriore da 26 quintali di capacità con funzione “Lift-o-Matic” di serie e la possibilità di disporre di sollevatore e presa di forza anteriori opzionali.