Manitou ha presentato anche in Italia il nuovo sollevatore telescopico “Mlt 420-60H”. Macchina che amplia la gamma della Casa francese proponendosi quale modello di attacco in termini dimensionali grazie a una larghezza inferiore al metro e mezzo a fronte di una portata massima di due tonnellate.
Dopo Sima e Agritechnica esordio italiano per il nuovo sollevatore telescopico di Manitou “Mlt 420-60 H”. SI tratta di una macchina compatta destinata soprattutto ad applicazioni zootecniche che amplia ver so il basso la linea di prodotto francese presentandosi quale nuovo modello di attacco in termini di dimension. L’altezza è in effetti limitata a un metro e 94 centimetri, mentre la larghezza è contenuta in un metro e 49 centimetri a fronte di una lunghezza di tre metri 64 centimetri.
Dimensioni super ridotte quindi, ma che non pesano sulle prestazioni. La portata è infatti di due tonnellate mentre l’altezza massima raggiungibile dal punto di snodo è di quattro metri e 30 centimetri. A tali performance si affiancano una forza di strappo alla benna di mille 886 chili con angoli di inclinazione in avanti di 116 gradi e verso l’alto di dodici. Contenuto, 42 quintali, anche il peso che i Tecnici francesi sono riusciti a distribuire mantenendo il baricentro estremamente basso a vantaggio della stabilità della macchina nonostante la sua altezza libera dal suolo di 24 centimetri.
A muovere il tutto provvede un motore Kubota “V2607-Cr-E5b” omologato in stage V grazie a un compatto sistema di post trattamento doc e dpf, unità sviluppante 57 cavalli di potenza a due mila 770 giri e capace di offrire una coppia massima di 174 newtonmetro a mille 600 giri al minuto. Strutturata sulla base di un’architettura quattro cilindri da due mila 615 centimetri cubi che respira per via naturale, è alimentata per via diretta mediante un sistema common rail mentre al raffreddamento provvedono radiatori dedicati per l’olio e l’acqua.
La ventilazione del vano motore è assicurata da un sistema di pulizia automatico che permette di operare anche in condizioni ambientali difficili, mentre la trasmissione della coppia alle ruote è affidata a una trasmissione idrostatica con differenziale a slittamento limitato disposto su assale anteriore. Da segnalare il sistema di frenatura integrale a dischi in bagno d’olio, il sistema di sterzo parimenti integrale e programmabile sulla base di quattro diverse modalità e l’idraulica alimentata da una pompa a ingranaggi capace di 77 litri di olio minuto e 235 bar di pressione.
Due note sulla cabina. Nonostante le dimensioni compatte Manitou ha sfruttato al meglio gli 80 centimetri di larghezza disponibili assicurando abitabilità, comfort e una buona visibilità. Il vano è anche omologato rops/fops e garantisce gli standard di sicurezza cab level 1.