Con il decreto Milleproroghe sono prorogati da giugno a dicembre i termini per la consegna delle macchine agricole con sistemi digitali “4.0”, e mantiene per l’anno in corso le stesse percentuali di sgravio vigenti nel 2021. Lo slittamento dei termini permette di rispettare i tempi di consegna dei mezzi superando le difficoltà che le industrie agromeccaniche possono avere negli approvvigionamenti di energia e materie prime.
Lo slittamento dei termini per la consegna e per l’installazione dei prodotti 4.0 è entrata in vigore questa mattina. Dopo la pubblicazione della conversione in legge del Decreto Milleproroghe avvenuta ieri. Slittamento che comprende anche le macchine e le attrezzature agricole. La proroga riguarda i mezzi e sistemi con dispositivi elettronici. Rispondenti quindi ai requisiti previsti dal Piano Nazionale Transizione 4.0, che sono stati prenotati entro il dicembre 2021 (con regolare acconto del 20%). Mezzi e sistemi che potrannoquindi, in virtù del Decreto, essere consegnati non più entro il 30 giugno di quest’anno ma entro il 31 dicembre.
Lo slittamento di sei mesi è stato richiesto da alcune organizzazioni di Confindustria per i rispettivi settori e da FederUnacoma per quanto riguarda in particolare quello dell’agromeccanica. Una soluzione necessaria a fronte della crisi delle materie prime e delle forniture energetiche, che sta rallentando la produzione e che rende difficile per le case costruttrici il rispetto dei tempi di consegna inizialmente stabiliti.
Un driver per la transizione digitale
Lo spostamento dei termini è sancito all’interno del Decreto Milleproroghe (DL 30 dicembre 2021 n.228). Previene dunque il rischio di inadempienza nelle consegne da parte delle case costruttrici. Inoltre prolunga a tutto il 2022 le stesse condizioni stabilite per l’anno precedente. Vale a dire credito d’imposta pari al 40% del costo per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro. Del 20% per investimenti da 2,5 a 10 milioni, mentre è pari al 10% per la fascia dai 10 fino ai 20 milioni. Per gli acquisti che verranno fatti nel triennio 2023-25 le percentuali detraibili si dimezzano. Vengono dunque fissate rispettivamente al 20%, al 10% e al 5% per le tre fasce d’investimento.
“Gli incentivi 4.0 si stanno rivelando un ottimo driver per il mercato delle macchine agricole ” ha commentato il presidente di FederUnacoma Alessandro Malavolti. “Ma non vanno interpretati come un semplice incentivo agli acquisti, giacché la transizione verso il digitale è un processo molto complesso. Richiede una cultura tecnologica tale da consentire alle aziende agricole di scegliere i dispositivi più adatti alla proprie esigenze. Così come agli operatori di utilizzare in modo efficace le tecnologie di nuova generazione”. “Il 4.0 – conclude Malavolti – attiva un processo d’innovazione che interviene ad ogni livello, a partire dalla scuola e dalle strutture di formazione”.
Macchine agricole: prorogati i termini per il 4.0
Fonte: FederUnacoma