L’offerta avanzata in ambito trattoristico dal marchio Lovol, facente capo al gruppo cinese Weichai Lovol Heavy Industry a sua volta inserito nella costellazione Weichai, cresce in maniera esponenziale. L’ultima e più recente novità del Brand è in effetti costituita dalla gamma “F4000”, orientata a soddisfare le esigenze delle aziende agricole che vogliono operare in ambiti specialistici con macchine moderne e affidabili, ma approcciabili con investimenti competitivi in termini di rapporto prezzo/qualità.
Di fatto una ennesima sfida ai costruttori nazionali di settore che per il momento Lovol ha basato su cinque i modelli di potenze comprese fra i 75 e i 110 cavalli erogati da motori Doosan serie “D34” o, nel caso della potenza top di gamma, da un’unità originale Weichai. Distribuiti a livello globale, i trattori sono mossi da motori sempre basati su architetture a quattro cilindri, ma che realizzano cubature di tre litri e mezzo nel caso dei Doosan “D34” e di tre litri e 600 centimetri cubi nel caso dell’unità Weichai “Wp3.6Ng125E670”. Le aspirazioni sono forzate mediante sistemi turbo-intercooler operanti grazie a sistemi di distribuzione a quattro valvole per cilindro e comuni sono anche i regimi di potenza massima, stallati a due mila e 200 giri.
Cambiano i sistemi di emissionamento. Lovol è in effetti un marchio operante a livello globale e quindi adegua i sistemi di contenimento delle emissioni alle norme vigenti in ogni singolo Paese.
Lovol “F4100”, lo specializzato per il mercato italiano
Non a caso per l’Italia il modello su cui più punta la Casa è “F4100”, il top di gamma mosso dall’unità Weichai emissionata in stage V e accreditato di 110 cavalli, quindi allineato in termini prestazionali ed emissivi con la miglior concorrenza. Forte di una coppia di 400 newtonmetro erogati a circa mille e 700 giri abbina il motore a una trasmissione meccanica sincronizzata a 16 marce disponibili anche in retro grazie alla presenza di un inversore inversore meccanico sincronizzato o, in optional, un inversore elettroidraulico power shuttle.
Così strutturato e anche caratterizzato da una progettazione dedicata a queste specifiche macchine, il powertrain assicura la possibilità di muoversi su strada 40 all’ora offrendo una velocità minima di lavoro di circa un chilometro/ora. Di fatto un range operativo più che adeguato per una macchine destinata a muoversi fra filari e frutteti, ambiti per i quali Lovol a messo a punto anche un sistema di sterzo opzionale a quello standard che permette alle ruote di proporre angoli di volta di 70 gradi a loro volta fautori di raggi di sterzo di soli tre metri. A incentivare la manovrabilità concorrono anche una larghezza minima inferiore al metro e mezzo, mille e 400 centimetri, e la perfetta visuale offerta all’operatore dalla struttura open della macchina per la quale al momento non è prevista la disponibilità di una cabina chiusa.
Lovol “F4100”, posto guida sospeso e confortevole
L’operatore lavora quindi assiso su un sedile Grammer sospeso per via meccanica a sua volta staffato su una piattaforma isolata dal carro, situazione he abbinata alla presenza di un volante regolabile permette a ogni driver di trovare l’assetto di guida a lui più congeniale e confortevole. Gioca in tal senso anche la distribuzione ergonomica e intuitiva dei comandi preposti alla gestione del trattore e del lavoro con questi ultimi che vanno a comandare un impianto idraulico capace di erogare fino a 50 litri di olio al minuto gestibili posteriormente da tre distributori e preposti anche ad assicurare una capacità di sollevamento di quasi 17 quintali all’attacco a tre punte posteriore, controllabile in posizione e sforzo, e di altri dieci quintali al sollevatore anteriore opzionale. La presa di forza posteriore opera a 540 o mille giri ed è affiancabile da una analoga presa anteriore da mille giri/minuto, il blocco del differenziale è attuato per via elettroidraulica e i freni sono posteriori con inserimento della doppia trazione in frenata.
Nel complesso una macchina sobria nei contenuti ma dal taglio operativo efficiente che la rende adatta per impattare su quei mercati costituiti dalle piccole e medie aziende agricole che vogliono disporre di un trattore specialistico di alte prestazioni ma di basso costo, dai contoterzisti che delegano la guida delle macchine a personale salariato e dalle aziende di noleggio. Considerando che la macchina si offre con un design moderno e accattivante, non è difficile ipotizzare che possa interessare anche agli agricoltori part time, gente che ama darsi all’agricoltura nei momenti liberi e quindi si attrezza di conseguenza in termini di parco macchine ma dando spazio oltre che alla funzionalità e ai discorsi economici anche a quel piacere del possesso che molto è condizionato dall’estetica di ogni singolo mezzo.
Obiettivo 2049
Nell’immagine i principali brand che fanno capo al gruppo Weichai suddivisi per settore operativo.
Il Gruppo è indirettamente controllato dal Governo cinese e molto concorre al raggiungimento di quell’obiettivo di leadership tecnologica globale che la Cina vuole raggiungere entro il 2049, anno in cui sarà celebrato il centenario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese. Tra i campi di interesse spicca anche quello della meccanizzazione agricola, ambito che ha visto il Governo eliminare il tetto massimo negli investimenti in Ricerca & Sviluppo che invece grava su altri comparti.
Leggi anche: Lovol serie “P100” e “P200”, compatti ma determinati