Sostenibilità ambientale e propulsioni alternative sono i focus su cui si sono concentrati tutti i principali costruttori in occasione di Agritechnica 2023. Un impegno che ha visto in prima fila anche Fendt, marchio che sta perseguendo una strategia propulsiva diversificata, affiancando ai tradizionali modelli azionati da motori endotermici anche soluzioni orientate a rendere le attività agricole sempre meno dipendenti dai combustibili fossili. Rientra in tale ottica il progetto a medio termine “H2”, volto allo sviluppo di macchine alimentate con idrogeno e ben testimoniato dal prototipo esposto allo stand della Casa tedesca, basato, secondo fonti non ufficiali, su meccanica “700 Vario” e alimentato mediante cinque serbatoi da poco più di quattro chili di capacità contenti idrogeno compresso a 700 bar.
L’elettrico da subito
La cella a combustibile che sostituisce il motore diesel avrebbe inoltre una capacità di cento chilowatt e il sistema funzionerebbe a 700 volt alimentando un paco batterie da 25 chilowattora di capacità. Lo step evolutivo più immediato è però quella propulsione puramente elettrica che Fendt propose per prima in ambito agricolo nel 2017 con il prototipo “e100 Vario”.
Proprio da tale esperienza ha preso forma la versione definitiva di “e107 V Vario” che ha fatto il suo debutto in quel di Hannover, di fatto un trattore full electric destinato ad applicazioni specializzate e municipalizzate, sviluppato sulla base della serie “200 Vario V” dalla quale mutua tutti i sistemi tecnico-funzionali a eccezione del motore. Al posto dell’unità endotermica che muove gli specializzati tradizionali Fendt, “e107 V Vario” è in effetti equipaggiato con un motore elettrico da 50 chilowatt di potenza nominale, 68 cavalli equivalenti, che può erogare anche 55 o 66 chilowatt di potenza massima, rispettivamente 75 e 90 cavalli equivalenti, nel momento in cui si attivano le modalità “Dynamic” o “Dynamic+”.
Fino a sette ore di autonomia
In questi casi a pagare dazio è ovviamente l’autonomia che proprio in funzione delle attività svolte o delle modalità di impiego scelte propone un arco di lavoro compreso tra le due e le sette ore grazie a una batteria da 100 chilowattora di capacità, ricaricabile dal 20 all’80 per cento in 45 minuti mediante sistemi di ricarica rapida o totalmente in cinque ore attraverso una wallbox collegabile alla presa di bordo da 22 chilowatt di potenza.
Prestazioni in linea con quanto attualmente proposto in ambito automotive, così come da tale settore sono mutuate le soluzioni volte all’ottimizzazione della gestione dell’energia, dall’impianto di raffreddamento delle batteria regimato in continuo fino al sistema di recupero in fase di rilascio, mentre è un’esclusività la presenza della funzione start-stop che azzera gli assorbimenti durante le soste.
Ne deriva quindi la possibilità di modulare l’autonomia in funzione delle necessità contingenti, fermo restando che si ha intenzione di utilizzare “e107 V Vario” in modo intensivo Fendt propone un sistema di range extended sviluppato congiuntamente a BlueWorld da 100 chilowattora di capacità massima integrante una cella a combustibile e un serbatoio di metanolo. Grazie a tale configurazione il sistema, installabile anteriormente o posteriormente al trattore, è in grado di generare fino a 15 chilowattora di energia ogni ora per alimentare direttamente il circuito di tensione intermedia del mezzo, preservando quindi l’autonomia della batteria di bordo. Al medesimo obiettivo guardano infine anche gli penumatici sviluppati da Trelleborg proprio per Fendt “e107 V Vario”, denominati “Tm1 Eco Power” e caratterizzati da una resistenza al rotolamento ridotta che concorre a minimizzare gli assorbimenti energetici, in particolare quando il trattore marcia su strada.
Titolo: Lo specializzato full electric Fendt “e107 V Vario”
Autore: Redazione