Marchio simbolo del “Made in Italy” nel panorama della meccanizzazione agricola mondiale, Landini ha voluto incentrare la propria presenza in quel di Hannover su quell’eccellenza progettuale e costruttiva che da sempre rappresenta il biglietto da visita della Casa emiliana sui mercati globali. Nessun concept per stupire il pubblico quindi allo stand Landini, ma tanta concretezza come da dna dell’Azienda, testimoniata peraltro a livello visuale anche dalla posizione di primo piano affidata alla sua gamma specializzata, quella che più di ogni altra è diventata sui principali mercati mondiali sinonimo di qualità e know-how tecnologico. Macchine strategiche per la Casa di Fabbrico sia a livello di immagine sia in termini commerciali che trovano nella serie “Rex3 F” la più recente linea di prodotto, sviluppata dai tecnici di Fabbrico con l’obiettivo di realizzare trattori compatti e maneggevoli in grado di disimpegnarsi, oltre in ambito specializzato, anche nei settori del garden, delle manutenzioni viarie urbane e del florovivaismo.
Ciò grazie in particolare a un passo contenuto entro i mille 950 millimetri e a masse a terra pari a 20 quintali, parametri che di fatto assicurano alle macchine quelle doti di agilità e manovrabilità indispensabili per destreggiarsi nei contesti caratterizzati da ridotti spazi di manovra, quali risultano essere, per esempio, le stalle più datate e le serre. In tali ambiti applicativi i tre modelli che fanno capo alla serie “Rex3 F”, denominati “Rex3-060F”, “Rex3-070F” e “Rex3-080F”, possono peraltro impiegare anche attrezzature particolarmente impegnative in termini idraulici grazie a un impianto sdoppiato che assicura fino a 50 litri di olio al minuto per i soli gruppi di lavoro e che quindi risultano interamente dedicati ad alimentare un distributore ausiliario standard e un sollevatore posteriore da due mila e 300 chili di portata massima.
Mezzi compatti e agili quindi, ma che di fatto propongono capacità produttive tipiche delle macchine di classe superiore, prestazioni indotte anche dalla presenza di motorizzazioni Kohler serie “Kdi” a quattro cilindri, da due litri e mezzo di cubatura in grado di assicurare tarature massime nell’ordine dei 55, 65 e 75 cavalli, operanti in abbinamento a una trasmissione meccanica sincronizzata strutturata sulla base di tre gamme e quattro marce che, affiancate da un super riduttore operante sulla gamma lenta, mettono a disposizione 16 rapporti in avanzamento e altrettanti in retro.
Così configurati i “Rex3 F” si propongono a tutti gli effetti quali trattori polivalenti ad alta efficienza, la medesima connotazione che contraddistingue nel proprio segmento di mercato anche i trattorini compatti serie “2”, tre macchine che trovano nella versatilità e nella manovrabilità quei plus funzionali che li rendono ideali per lavorare nella viticoltura condotta su piccoli appezzamenti, nell’orticoltura e nelle manutenzioni del verde eseguite all’interno dei centri sportivi. Non a caso i modelli proposti ad Agritechnica erano equipaggiati con pneumatici balloon a bassa compattazione ideali per operare sui manti erbosi più delicati, quali, per esempio, i fairway e i rough dei campi da golf.
Ambiti nei quali i Landini serie “2” possono peraltro giovarsi della silenziosità e dell’elasticità di erogazione offerte da motori Yanmar serie “Klan” e “Xlan” in architettura a quattro cilindri alimentate per via diretta e caratterizzate da potenze massime di 44, 47 e 50 cavalli, prestazioni erogate da cilindrate di due litri e due litri e 200 centimetri cubi, con la prima proposta sul modello d’attacco “2-045” in versione aspirata e sul top di gamma “2-055” asservita invece da un turbocompressore, mentre la seconda, anch’essa in versione aspirata, equipaggia il trattore di potenza intermedia “2-050”.
Destinati invece alla viticoltura e alla frutticoltura professionale, senza tuttavia disdegnare le attività di movimentazione aziendale e i trasporti su strada, gli specializzati di ultima generazione “Rex4”, eredi diretti di una tradizione di eccellenza che i tecnici di Fabbrico hanno declinato in quattro differenti versioni a cui fanno eco altrettanti profili di missione. Gli “F” si orientano in effetti alle applicazioni all’interno dei frutteti tradizionali, mentre i “Gt” si configurano quali specializzati larghi in grado di affrontare anche attività di manutenzione aziendali o lavorazioni leggere in campo aperto grazie anche alla presenza di pneumatici da 30 pollici.
I “V” sono invece le classiche macchine strette da vigneto, ambiti che se connotati dalla presenza di coltivazione a tendonone risultano però di più facile approccio ai “Ge”, forti di strutture ribassate che limitano l’altezza massima a un metro e trenta centimetri circa. Comune a tutti i modelli invece la presenza di motorizzazioni Deutz serie “Tcd 2.9” a quattro cilindri da due litri e 900 centimetri cubi che mettono a disposizione un range di potenze massime che spazia dai 71 cavalli del “Rex 4-070” ai 112 cavalli del top di gamma “Rex 4-120”, prestazioni gestibili mediante il sistema “Engine Memo Switch” che permette di memorizzare il regime motore più consono a ogni specifica applicazione per poi richiamarlo a pulsante al termine delle manovre di rientro fra i filari.