Land Rover: un computer fuoristrada

Land Rover rilancia “Defender”, una dei pochi veri fuoristrada oggi in commercio. Non è però più solo un’auto. Le 85 centraline che la equipaggiano assimilano il veicolo a un computer su ruote.

71 anni fa il debutto, su input del Governo inglese per disporre di un’auto economica e di basso costo facile da esportare. Affidò il progetto al marchio Rover che però disattese l’ordine allestendo invece un veicolo fuoristrada ispirato alle Jeep “Willys”, tant’è che il primo prototipo, nel 1947, fu realizzato proprio sulla base di una scocca Jeep. Già al debutto, l’anno dopo, la vettura si propose però con connotazioni progettuali esclusive e proprie, in primis per la presenza di una carrozzeria di alluminio che la rendeva pressoché invulnerabile alla corrosione.

Fu l’inizio di una storia giunta oggi al suo settimo capitolo, dopo i tre scritti dalle prime serie della vettura che allora si chiamava semplicemente “Land Rover”, i due in appannaggio ai successivi modelli “90” e “110” e i rimanenti due che han visto protagonisti i “Defender” prima e i “New Defender” poi, a partire dal 2007. Ora il lancio di una nuova generazione che pur proponendosi con l’iconica denominazione “Defender” stacca nettamente col passato a cominciare dalla presenza di un pianale siglato “D7x” basato su una monoscocca di alluminio che realizza la più rigida struttura mai prodotta da Land Rover.

È tre volte più rigida della soluzione tradizionale scocca-telaio e funge da base per un sistema di sospensioni indipendenti meccaniche o pneumatiche a seconda delle esigenze. Va precisato a tale proposito che “Defender” permette la quasi totale personalizzazione di ogni singola vettura grazie alla disponibilità di due passi-ruote, quattro motori elettrificabili in configurazioni mild o plug-in, quattro diversi allestimenti e una lista di 170 accessori studiati per far fronte a qualsiasi esigenza di impiego, quali, per esempio, i sistemi di visione per inquadrare il terreno quando si marcia in fuoristrada.

A tale utilizzo guarda peraltro l’intera vettura con le sue forme compatte, le elevate luci libere da terra, quasi trenta centimetri, i forti angoli di attacco e un sistema di trasmissione integrale permanente “Terrain Response 2” quasi dotato di intelligenza artificiale per garantire la motricità su qualsiasi fondo e in qualsiasi condizione di aderenza delle ruote al terreno. Guardano poi nella stessa direzione, ma anche alla sicurezza di marcia le oltre 85 centraline che governano tutti i gruppi funzionali dell’auto spaziando dal già citato controllo della motricità ai più avanzati sistemi di assistenza alla guida, di connessione e di intrattenimento.

Di fatto un inarrestabile computer su ruote in grado di trainare fino a tre mila e 500 chili di massa, di reggerne a tetto 300 e di trasportare fino a 900 chili di carico utile superando guadi di 90 centimetri senza aver bisogno di preparazioni specifiche. Lanciata al Salone dell’Auto di Francoforte nel settembre scorso l’auto debutterà sul mercato nei primi mesi del prossimo anno con motori ciclo otto eroganti 300 o 400 cavalli, rispettivamente a quattro e sei cilindri, e due diesel da due litri capaci di 200 e 240 cavalli: si abbineranno a un cambio automatico a otto rapporti e il motore benzina più potente disporrà di sistema mild hybrid a 48 Volt. A seguire anche una versione con sistema ibrido plug-in, con batterie ricaricabili dall’esterno e in grado di percorrere alcuni tratti con sola propulsione elettrica.

Defender 2020, i tratti salienti

Monoscocca d’alluminio con sospensioni indipendenti meccaniche o pneumatiche. Queste ultime, gestite elettronicamente, permettono di aumentare l’altezza del pianale fino a un massimo di 145 centimetri prevedendo anche la funzione di stabilizzazione dell’assetto al variare dei carichi.


Quattro motori, due benzina “P300” e “P400” e due diesel “D200” e “D240” le cui erogazioni coincidono con le sigle di identificazione. “P300” è un quattro cilindri turbo da due litri, “P400” un “V6” da tre litri integrante il sistema ibrido “Mhev”. I diesel sono sovralimentati a doppio stadio. Per tutte le unità è prevista una trasmissione automatica Zf otto marce con riduttore. La trazione è integrale permanente con il blocco dei differenziali centrale e posteriore.


“Autonomous Emergency Braking”. L’impianto frenante è assistito e integra un attuatore che ne rende rapide e sicure le rispose. In in off-road alle basse velocità il sistema riduce fino al cinquanta per cento la risposta per facilitare il controllo della vettura.


Jump seat anteriore, una sorta di terzo sedile che abbattendosi funge da poggiabraccia ma che facilita anche l’eventuale passaggio di una persona sul sedile posteriore e viceversa. Il tetto può di tessuto ripiegabile per permettere a tutti i passeggeri di alzarsi in piedi. La plancia è a due livelli con una traversa di magnesio a vista utilizzabile quale maniglia. Due display gestiscono strumentazione e infotainment mentre l’impostazione professionale del veicolo è sottolineata dai tappetini gommati lavabili, dagli spazi aperti per riporre oggetti e dai pannelli-porta con lamierati a vista.


Infotainment aggiornabile online, di nuova generazione e già predisposto per la connettività 5G. Opera tramite un display da dieci pollici di diagonale e dialoga con una “Activity Key” impermeabile che funge anche da smart watch risultando però sostituibile per pilotare le serrature della vettura da un app installabile su qualsiasi smartphone.

Debutto con la “110” a cinque, sei e 5+2 posti e bagagliaio variabile nei volumi da 646 a due mila e 380 litri. A seguire la “90” da cinque o sei posti e bagaglio di volumi variabili fra i 231 e i due mila 233 litri. Comuni le prestazioni con 900 chili di portata utile, carico statico a tetto di 300 chili, capacità di traino di tre mila e 500 chili e capacità di strappo sui punti di ancoraggio della scocca di 65 quintali. 45 i gradi di inclinazione trasversale e longitudinale superabili e capacità di guado di 900 millimetri. In fuoristrada il sistema “ClearSight Ground View” elimina virtualmente parafanghi e carrozzeria per offrire una visione del terreno e delle ruote anteriori attraverso l’infotainment.

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