Definirla “gamma” sarebbe riduttivo. Così come l’espressione “linea di prodotto” non riesce a delineare compiutamente quell’universo meccatronico che New Holland annovera sotto la sigla “T7”. Senza paragoni per ampiezza, diversificazione e profondità nell’ambito dei trattori di alta e di altissima potenza, l’offerta commerciale “T7” è in effetti declinata sulla base di quattro serie che danno origine a 16 modelli base per un range prestazionale compreso tra i 165 e i 340 cavalli. All’atto pratico una sorta di costellazione tecnologica che consente a New Holland di presidiare i più importanti e prestigiosi segmenti di mercato attraverso una piattaforma strutturabile in base alle specifiche esigenze di ogni azienda.
Sia di tipo operativo sia economico.
Dedicata alle aziende miste
Non a caso l’attacco è rappresentato dalla serie “T7 S”, sviluppata dai tecnici New Holland attorno a tre modelli orientati a rendere il meno oneroso possibile l’accesso alle macchine di alta potenza per le aziende di piccole e medie dimensioni a vocazione mista, quelle che affiancano alle lavorazioni superficiali del terreno anche attività di fienagione a supporto dei propri allevamenti. In tale ottica accade che i modelli “T7.165 S”, “T7.195 S” e “T7.215 S”, con il primo caratterizzato da un passo di due mila 734 millimetri e i restanti due da due mila 884 millimetri, si propongano con contenuti tecnico-funzionali tesi a minimizzare il peso degli investimenti di acquisto senza tradire un’impostazione progettuale volta privilegiare sempre e comunque l’efficienza operativa, garantita dalle medesime motorizzazioni Fpt Industrial a sei cilindri e da sei litri e 700 di cubatura che equipaggiano tutti i “T7”.
Rispetto ai modelli di più elevate prestazioni gli “S” non dispongono del sistema “Epm” che fornisce un surplus di potenza quando le macchine operano alla presa di forza o trainano su strada e non possono essere equipaggiati con la trasmissione a variazione continua “AutoCommand” proposta di serie o in via opzionale su tutte le altre versioni “T7”.
New Holland gamma “T7”, due le trasmissioni disponibili
Si tratta di scelte coerenti con i profili di missione delle macchine ma che, come accennato, non ne intaccano l’efficienza, garantita a livello di trasmissione dai collaudati gruppi “Range Command” e “Power Command”, rispettivamente semi powershift, sul modello “T7.165 S”, e full powershift, sulle versioni “T7.195 S” e “T7.215 S”. Sono strutturati sulla base di tre gamme e sei marce che danno origine a 18 velocità in avanzamento e sei in retro, elevabili attraverso un super riduttore opzionale a 28+12 e i cui innesti sono sempre gestiti dal sistema “IntelliShift” preposto ad assicurare un cambio marce graduale e confortevole in qualsiasi condizione operativa. Le medesime trasmissioni sono peraltro in appannaggio anche dei quattro modelli appartenenti alla serie “T7” passo standard, denominati “T7.175”, “T7.190”, “T7.210” e “T7.225” e caratterizzati da un passo di due mila 734 millimetri, mezzi concepiti per affiancare alle lavorazioni del terreno i traini su strada e che quindi sono equipaggiabili anche con il già citato cambio a variazione continua “AutoCommand”, proposto di serie sulla versione più prestazionale “T7.225” e in optional sui restanti modelli.
Opera sulla base di due range prettamente meccanici, risulta programmabile dagli operatori in funzione delle diverse necessità applicative e delega a una specifica centralina il compito di mantenere costante la velocità di avanzamento indipendentemente dal carico motore. Così concepita, la trasmissione molto concorre a contenere i consumi, inferiori fino al dieci per cento rispetto alla media di categoria grazie anche all’efficienza termodinamica garantita dalle unità Fpt Industial “N67” tarate a 175, 190, 210 e 225 cavalli in modalità “Epm” e forti di coppie massime che toccano il loro apice, compreso tra 750 e 940 newtonmetro, a mille 500 giri. Un gradino sopra, il modello “T7.230” funge invece da attacco della serie “T7” a passo lungo, due mila 884 millimetri, declinata su cinque modelli. “T7.245”, “T7.260”, “T7.270” e “T7.300” i nomi delle altre macchine che affiancano “T7.230” per un range prestazionale compreso tra i 230 e i 300 cavalli gestibili sempre e comunque con una trasmissione a variazione continua “AutoCommand”.
Agili grazie al rapporto peso/potenza
I “T7” a passo lungo guardano soprattutto alle attività di semina e di erpicatura su ampie estensioni grazie alle doti di reattività all’acceleratore indotte da un rapporto peso/potenza che in funzione di masse nell’ordine di otto mila e 900 chili può scendere fino alla soglia dei 29 chili/cavallo.
Ne deriva un’efficienza operativa che permette di velocizzare i cicli colturali più intensivi senza che ciò vada a incidere negativamente sulla qualità del lavoro svolto, prerogativa peraltro in essere anche alla la serie “T7 Hd”, quattro modelli caratterizzati da un passo di due mila 995 millimetri che si collocano al vertice dell’offerta che New Holland racchiude sotto la sigla “T7” in virtù di potenze massime che spaziano tra i 290 cavalli della versione d’attacco “T7.290 Hd” e i 340 cavalli del nuovo top di gamma “T7.340 Hd”, al debutto in pubblico in occasione Agritechnica 2023. Le prestazioni, come sull’intera linea di prodotto “T7”, sono erogate sempre da unità sei cilindri Fpt Industrial “N67” operanti congiuntamente a trasmissioni “AutoCommand” e ciò assicura il miglior bilanciamento possibile fra perfomance e consumi, obiettivo cui concorre anche la tecnologia “Plm Intelligence” che equipaggia di serie le versioni “T7 Hd” e “T7” a passo lungo.
Per New Holland gamma “T7” connettività a 360 gradi
Declinata sulla base di una piattaforma per l’agricoltura digitale e di precisone volta ad offrire una connettività a 360 gradi, tra mezzi, operatori e servizi di assistenza, “Plm Intelligence” è in grado di ottimizzare la velocità e la qualità delle applicazioni cui le macchine sono quotidianamente chiamate a rispondere attraverso un’interrelazione continua con tutti i più moderni sistemi di gestione, sia in termini di parco macchine sia a livello aziendale.
Attraverso la piattaforma “MyPlmConnect” gli operatori possono, per esempio, mantenere costantemente aggiornata la connessione con i propri software agronomici di fiducia durante le attività, trasferendo a questi ultimi in tempo reale i parametri e i dati delle lavorazioni in corso, mentre collegandosi al portale “MyNewHolland” possono monitorare in qualsiasi momento posizione, stato operativo e condizione funzionale del proprio parco macchine. Visualizzabili sia su computer sia su dispositivi mobili, in questo caso tramite applicazioni dedicate, i parametri di lavoro di ogni singolo trattore sono inoltre verificabili in tempo reale dal titolare dell’azienda agricola attraverso il sistema “New Holland IntelliView Connect” che replica su un computer la schermata visualizzata dai monitor presenti in cabina.
Da precisare a tale proposito che tutti i “T7” con tecnologia “Plm Intelligence” vantano la cabina ad alta visibilità “Horizon Ultra”, vano chiuso mediante pannellature atermiche ed equipaggiato con il monitor touchscreen “IntelliView 12” che funge da interfaccia uomo/macchina. E’ integrato nel bracciolo multifunzione “Side Winder Ultra” e consente il settaggio di tutti i principali parametri operativi del trattore, a partire dal gruppo di motopropulsione per arrivare all’idraulica, passando attraverso il controllo del grado di smorzamento assicurato alla cabina dalle sospensioni idrauliche opzionali “Semi-Active Comfort Ride”.
Insonorizzazione al top
Da segnalare che i vani sono tra i meglio insonorizzati del mercato, 66 decibel contro una media di 70, e vantano tutte le più avanzate soluzioni tecniche preposte a enfatizzare il comfort di lavoro. Fra queste il sedile di guida sospeso per via pneumatica, il sistema di infotainment di ultima generazione, un impianto di climatizzazione completamente automatico e soprattutto il quadro strumenti digitale “CentreView”, posizionato al centro del volante così da lasciare completamente libera la visuale dell’avantreno.
Gamma “T7” di New Holland, salto di categoria
Sviluppato dai tecnici New Holland con l’obiettivo di ridefinire gli standard di efficienza operativa nel segmento over 300 cavalli, il nuovo “T7.340 Hd” vanta una potenza massima di 340 cavalli che unitamente a una massa a terra di dieci mila e 500 chili realizza un rapporto peso/potenza di quasi 31 chili per cavallo che, distribuito su un passo di due mila 995 millimetri, lo rende uno dei modelli di altissima potenza più versatili del mercato. A tale obiettivo molto concorre peraltro la presenza sottocofano di un motore Fpt Industrial a sei cilindri da sei litri e 700 centimetri cubi emissionato stage V attraverso la tecnologia “Hi-eScr 2” che delega al solo sistema di post trattamento dei gas di scarico mediante iniezioni di urea il compito di abbattere gli inquinanti, senza ricorrere a gruppi ausiliari di altro genere.
Forte di alimentazioni common rail ad alta pressione, di distribuzioni a quattro valvole per cilindro e di turbocompressori singoli a geometria variabile, in grado di assicurare sia una risposta all’acceleratore più rapida rispetto alle doppie sovralimentazioni sia un’ottimizzazione del rendimento termodinamico dell’unità ai bassi regimi, il propulsore opera in sinergia con la collaudata trasmissione a variazione continua “Autocommand”.
Quest’ultima, programmabile sulla base delle singole applicazioni da affrontare per far mantenere costante al trattore la velocità di avanzamento indipendentemente dal carico motore, permette inoltre agli operatori di concentrare le loro attenzioni sulle traiettorie più opportune da seguire e sulla gestione delle attrezzature impiegate, alla cui movimentazione è preposto un impianto idraulico da 165 litri al minuto, elevabili in via opzionale a 220 litri, destinati ad alimentare fino a otto distributori e un sollevatore posteriore da 11 mila 58 chili di portata massima. Quest’ultimo può peraltro essere affiancato da un analogo gruppo anteriore da cinque mila 827 chili di capacità, la cui azione di brandeggio delle attrezzature è resa più sicura e lineare dalla presenza di serie dell’assale anteriore sospeso a ruote indipendenti e a gestione elettronica “Terraglide” che oltre a migliorare il comfort di lavoro durante le applicazioni in campo concorre anche a stabilizzare la macchina nei trasferimenti su strada.
Di tutto, di Plus
Progettate per affrontare cicli operativi intensivi che richiedono l’impiego di trattori sempre al massimo della loro efficienza, le serie “T7” a passo lungo e “T7 Hd” sono proposte con l’esclusivo pacchetto “Uptime Pack Plus” che racchiude tutti i principali servizi post vendita offerti da New Holland. Compresa nel pacchetto c’è infatti una garanzia completa di tre anni o tre mila ore e altrettanti anni di supporto tecnico, disponibile 24 ore su 24 e sette giorni su sette durante la stagione di punta, in modo tale da beneficiare di tempi di riparazione ridotti del 50 per cento rispetto alle tempistiche standard. Grazie a ciò gli acquirenti di trattori serie “T7” a passo lungo e “T7 Hd” avranno la certezza di ricevere un’assistenza puntuale e veloce che garantirà una minimizzazione delle tempistiche di fermo macchina, complice anche i tre anni di ispezioni pre stagionali compresi, a tutto vantaggio della produttività. A enfatizzare quest’ultima dote guardano specificamente sia il pacchetto di telematica avanzata “MyPlmConnect” compreso per cinque anni, sia un programma di training operatore alla consegna volto a supportare l’utilizzatore nell’apprendimento delle strategie di utilizzo che garantiscono la piena fruizione di tutte le tecnologie proposte dalla macchina.
Doppio misto
Vere e proprie vedette allo stand New Holland la nuova mietitrebbia biassiale top di gamma “Cr11” e l’inedito trattore full electric “T4 Electric Power”, due mezzi che il Marchio appartenete a Cnh Industrial ha presentato in anteprima ad Agritechnica 2023 con l’obiettivo di coniugare l’efficienza e la sostenibilità dei cicli operativi con l’innovazione tecnologica e propulsiva. La prima incarna infatti un nuovo concetto di tecnologia biassiale che prevede due rotori da 24 pollici di diametro che condividono il medesimo angolo di inclinazione con un propulsore montato longitudinalmente di produzione Fpt Industrial serie “C16”, quindi a sei cilindri e da 15 litri e 900 centimetri cubi, tarato a 775 cavalli di potenza massima.
Prestazione mai raggiunta prima da una mietitrebbia e per la quale, in un’ottica di massimizzazione dell’efficienza dell’azione di separazione, i tecnici New Holland hanno appositamente sviluppato un nuovo sistema di pulizia volto a minimizzare le perdite durante i cicli di raccolta più impegnativi. Quest’ultimo, denominato “Twin Clean”, opera attraverso due cassoni crivellanti posti in sequenza integranti due crivelli superiori e inferiori, una doppia coclea per cereale pulito e due serie di sensori di pressione per misurare il carico del pattino di pulizia. Il tutto gestito in modo completamente automatizzato, così da garantire un’uniforme distribuzione trasversale dell’azione di pulizia. Il secondo, “T4 Electric Power”, è invece un utility a propulsione puramente elettrica, da 120 cavalli equivalenti di potenza massima e 440 newtonmetro di coppia, frutto della partnership instaurata lo scorso anno da New Holland con Monarch Tractor, azienda statunitense specializzata nell’elettrificazione in ambito agricolo, che sarà oggetto, come la mietitrebbia “Cr11”, di un servizio dedicato sui prossimi numeri della rivista.
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Titolo: L’ampia gamma “T7” di New Holland con quattro serie e 16 modelli base
Autore: Redazione