New Holland amplia verso l’alto le sue trincia semoventi serie “Fr” con il lancio del nuovo modello top di gamma “Fr920”. Forte di una potenza massima di 911 cavalli e di gruppi di lavori ottimizzati in termini di efficienza, punta ad assicurare migliori standard di produttività soprattutto nel settore del biogas
Prosegue in casa New Holland il programma di rinnovamento della linea di prodotto dedicata al settore foraggero. Ultimo step di tale percorso l’ampliamento verso l’alto delle trincia semoventi serie “Fr” con l’esordio a Fieragricola 2018 del nuovo modello top di gamma “Fr920”, macchina appositamente sviluppata per meglio rispondere ai cicli di raccolta più impegnativi, quali risultano essere per esempio quelli relativi al business del biogas. Proprio in tale ottica, la nuova “Fr920” è stata quindi equipaggiata con un’unità Fpt Industrial “V20” da 20 litri di cubatura, realizzata mediante otto cilindri in architettura a “V”, ciascuno dei quali caratterizzato da valori di alesaggio e corsa pari a 145 e 152 millimetri, che assicurano una potenza massima di 911 cavalli tra i mille e 600 e i mille 800 giri e, soprattutto, una coppia massima di quattro mila 95 newtonmetro disponibile già a mille 500 giri, 600 giri in meno del regime nominale. Prestazioni raggiunte grazie, in particolare, alla presenza di un sistema common rail che operando a una pressione di due mila e 200 bar permette di incrementare il rendimento termico del propulsore migliorando le dinamiche dei fenomeni combustivi, obiettivo cui guarda anche una sovralimentazione basata su due turbocompressori “twin-scroll”, uno per bancata, che asservono una distribuzione a quattro valvole per cilindro, inserite in testate dedicate realizzate con ghisa nodulare e quindi in grado di sostenere picchi di pressione. Tutte soluzioni che all’atto pratico si traducono per gli operatori nella certezza di poter contare su curve di potenza capaci di assicurare la miglior risposta transitoria in un’ottica di veloce e precisa reazione alle variazioni di carico, capacità che oltre a garantire sempre la più corretta erogazione in funzione delle lavorazioni in essere concorre anche a realizzare un contenimento dei consumi di carburante che, a parità di attività svolte, può tradursi in una diminuzione fino al 20 per cento rispetto ad analoghe macchine di egual potenza. L’evoluzione della macchina, rispetto agli altri modelli già in gamma, non si è però limitata alle sole prestazioni, ma ha coinvolto quasi tutti i principali gruppi funzionali con l’obiettivo di adeguarne gli standard di efficienza con la maggior capacità produttiva offerta dalla nuova “Fr920”. Rientra in tale ottica sia la scelta di equipaggiare la “Fr920” con una trasmissione idrostatica maggiorata, in grado di meglio gestire l’erogazione di potenza durante i carichi di lavoro massimali, sia la possibilità di scegliere in via opzionale un sistema meccanico di doppia trazione heavy duty capace, attraverso assali rinforzati predisposti per la guida automatica, di trasferire a terra fino al 60 per cento in più di coppia rispetto ai gruppi standard e gestibile mediante la funzione “Terralock” che attiva e disattiva in automatico la doppia trazione in funzione dell’angolo di sterzo. L’operatore può dunque concentrarsi solo sul lavoro, in modo tale da sfruttare al meglio le potenzialità del nuovo sistema di alimentazione e dei rinnovati gruppi trincianti. Il primo in effetti si propone con un canale maggiorato del 12 e mezzo per cento rispetto ai modelli di minor potenza e con rulli di introduzione di dimensioni diversificate in grado di rendere più veloce e fluido il passaggio del prodotto raccolto, mentre i secondi sono ora offerti in tre diverse configurazioni. Oltre che in versioni standard e operanti in abbinamento a un rotore da 710 millimetri di diametro e 900 millimetri di larghezza, i rompigranella sono offerti in via opzionale anche in configurazione “DuraCracker” e “DuraShredder”, con il primo realizzato mediante gruppi rinforzati che garantiscono una rottura ottimale della granella indipendentemente dalle condizioni di raccolta, mentre il secondo vanta rulli caratterizzati da un profilo a spirale che sminuzzano il prodotto e garantiscono un trattamento sfibrato del prodotto. A regolare la lunghezza di taglio in movimento provvede poi il sistema di alimentazione a rulli “HydroLoc”, mentre il carico del prodotto è gestibile mediante un tubo di lancio in grado di ruotare di 210 gradi e di lavorare a un’altezza di sei metri e 40 centimetri, fermo restando che la sua mobilità è favorita dalla particolare struttura di una cabina ad alta visibilità, equipaggiata con un sedile “Deluxe” a sospensione pneumatica e a regolazione automatica in base al peso e con il monitor “IntelliView IV” che permette di controllare e gestire tutte le principali funzioni della macchina, ivi compreso il sistema “Power Cruise” che adatta il regime motore e la velocità di avanzamento in funzione dell’effettiva richiesta di potenza.