Kubota sta sondando nuovi fronti di espansione del proprio business e fra questi rientrano anche i sistemi robotizzati per la raccolta della frutta. A conferma, l’investimento avanzato per dar corpo a una “venture capital” da venti milioni di dollari con la start-up israeliana Tevel Aerobotics Technologies, sviluppatrice di robot volanti autonomi che combinano intelligenza artificiale, robotica e ingegneria aeronautica.
La combinazione di queste tecnologie permette ai droni di individuare i frutti e di raccoglierli grazie a un braccio estensibile che raggiunge e preleva i frutti con una precisione che farebbe invidia a Guglielmo Tell, l’arciere elvetico passato alla storia per aver centrato una mela con una freccia scoccata da grande distanza.
Nel caso specifico o bracci sono pilotati da telecamere e i droni ricevono energia da un pacco batterie integrato in un rimorchio cui sono collegati mediante un cavo. Ogni rimorchio integra anche il sistema di gestione dei droni e può trasportare fino a otto droni ciascuno dei quali opera in autonomia ma dialogando con gli apparati vicini.
Di fatto il sistema si configura quale “polipo” che una volta avvicinato a una pianta mette in azione di suoi tentacoli tecnologico asportando delicatamente solo i frutti maturi, riconoscendo quelli eventualmente danneggiati o affetti da parassiti. In futuro, la start-up israeliana promette applicazioni utili anche per le pratiche di diradamento e potatura in frutteto e vigneto.
Titolo: Kubota verso la raccolta robotizzata della frutta
Autore: redazione