Da una parte lo sviluppo di nuove tecnologie orientate alla sostenibilità delle attività agricole, con la visione del futuro del comparto che sarà delineato a Osaka in occasione di Expo 2025. Dall’altra l’evoluzione della propria offerta commerciale su tutti i principali mercati evoluti.
Kubota serie “M6001 Utility”: l’innovazione al servizio del mercato
É con questa duplice chiave di lettura che possono essere interpretate le mosse del gruppo Kubota alla luce sia delle acquisizioni di aziende e start-up dedite alla progettazione di soluzioni di precision farming e di agricoltura digitale, sia del consolidamento delle proprie attività commerciali nel Vecchio Continente nel 50.esimo anniversario dall’arrivo della Casa giapponese in Europa. Un mercato quest’ultimo nel quale la fanno tradizionalmente da padroni i trattori multiuso di media potenza, mezzi che grazie alla loro poliedricità applicativa quasi mai mancano nei parchi macchine delle aziende agricole continentali, fungendo da mezzi tuttofare all’interno delle realtà di medie e piccole dimensioni per proporsi poi come veri e propri aziendali nelle organizzazioni maggiormente strutturate.
Cinque modelli strategici
Proprio per tale ragione, anche quest’anno un ruolo chiave nelle ambizioni commerciali del Gruppo giapponese nel Vecchio Continente lo giocherà la serie “M6001 Utility”, sviluppata dai tecnici Kubota per raccordare in modo equilibrato gli aziendali compatti “M5002” con i campo aperto di media potenza “M6002” e per tale ragione frazionata sulla base di cinque modelli che si orientano principalmente alle attività di manutenzione e movimentazione aziendali e alle applicazioni foraggere, ma che non disdegnano impieghi in campo aperto e il traino su strada.
Alle prime guardano in particolare le versioni d’attacco “M6-101 U” e “M6-111 U” in virtù di un passo di due mila e 440 millimetri e di una massa a terra di quattro mila e 300 chili che all’atto pratico assicura alle macchine quelle doti di manovrabilità indispensabili per muoversi agevolmente anche negli ambiti applicativi più angusti, quali risultano essere per esempio le stalle maggiormente datate.
Tre le versioni strutturate
Ai secondi rispondono invece i modelli più prestazionali “M6-121 U”, “M6-131 U” e “M6-141 U” che grazie a passi nell’ordine dei due mila 685 millimetri e a pesi di quattro mila 845 chili si dimostrano in grado di far fronte anche alle lavorazioni superficiali del terreno e al trasporto di rimorchi di media portata.
Ne derivano quindi due sottoserie che pur risultando accumunate dalla medesima filosofia progettuale e dalla presenza di gruppi di lavoro condivisi propongono differenti profili di missione. Una differenziazione resa esplicita anche dalla scelta compiuta dai tecnici Kubota di equipaggiare le macchine con due diversi motori, con le versioni d’attacco “M6-101 U” e “M6-111 U” mosse da unità Kubota a quattro cilindri “V3800-Tie5” da tre litri e 800 centimetri cubi tarate a 104 e 111 cavalli di potenza massima. Sempre di produzione Kubota e sempre a quattro cilindri anche i propulsori che equipaggiano i modelli più prestazionali “M6-121 U”, “M6-131 U” e “M6-141 U”, ma in questo caso appartenenti alla serie “V6108-Tie5”, da sei litri e 100 centimetri cubi, e capaci di erogare tarature massime nell’ordine dei 123, dei 133 e dei 143 cavalli.
Curve di coppia sempre lineari
Comune a entrambe le motorizzazioni anche l’emissionamento in stage V, raggiunto attraverso la contemporanea presenza di impianti egr, di sistemi scr, di filtri antiparticolato e di catalizzatori doc, e la presenza di alimentazioni common rail operanti ad alta pressione, mille 800 bar, e di distribuzioni a quattro valvole per cilindro, soluzioni che nel loro insieme contribuiscono ad assicurare curve di coppia lineari e progressive che giocano a favore del contenimento dei consumi di carburante.
All’ottimizzazione degli assorbimenti energetici concorre peraltro anche la trasmissione powershift a tre gamme e otto marce che realizza 24 rapporti in avanti e altrettanti indietro, elevabili in via opzionale a 32+32 mediante un super riduttore operante sulla gamma bassa e gestibili anche in modalità automatica grazie a una centralina dedicata che regola i rapporti in funzione della conformazione dei fondi sui quali è chiamato a lavorare il trattore. Il sistema scala in effetti le marce all’interno della gamma selezionata in caso si incontrino resistenze impreviste, per poi reinnestare i rapporti superiori appena le condizioni applicative lo rendono possibile. Vengono così massimizzate le prestazioni in funzione del variare dei carichi e delle situazioni operative, mentre a rendere più efficienti le manovre in pieno campo guarda invece la presenza della funzione di sterzo “2Rm Auto” che attraverso sensori posti sull’assale anteriore delegano alla sola trazione posteriore la propulsione del trattore nelle svolte di fine campo, così da minimizzare il più possibile i raggi di volta e, allo stesso tempo, preservare il terreno da possibili rovinii o compattamenti.
Kubota serie “M6001 Utility”. fino a 77 litri di olio al minuto
Alla gestione delle attrezzature, anche quelle più impegnative in termini di assorbimenti idraulici, guarda infine un impianto idraulico da 71 o da 77 litri al minuto, rispettivamente sui modelli d’attacco “M6-101 U” e “M6-111 U” e sulle versioni più prestazionali “M6-121 U”, “M6-131 U” e “M6-141 U”, gruppo che alimenta fino a quattro distributori ausiliari, l’innesto di una presa di forza a due velocità di lavoro, 540 e mille giri al minuto, e un sollevatore posteriore che sempre in funzione delle due sottoserie propone capacità massime nell’ordine dei cinque mila e dei sei mila e 100 chili.
Ergonomia e comfort al top
Come da tradizione Kubota, le cabine che equipaggiano la serie “M6001 U” sono state sviluppate con l’obiettivo di garantire agli utenti il massimo comfort di bordo. Guardano in effetti in tale direzione la presenza di sedili a sospensione pneumatica, di impianti di climatizzazione integrali e di una consolle posta a destra dell’operatore che raggruppa in modo razionale ed ergonomico tutti i principali comandi dei gruppi funzionali, dalla presa di forza, ai distributori, fino al sollevatore posteriore. Alla sicurezza operativa sono invece preposte ampie pannellature atermiche che offrono la piena visibilità sull’area di lavoro anche nel caso si lavori con eventuali caricatori frontali, attività quest’ultima peraltro agevolata dalla presenza di serie di un tettuccio apribile che consente un controllo preciso dell’attrezzatura alla sua massima altezza.
Sempre all’altezza
Equipaggiabili opzionalmente con un assale anteriore sospeso, i medium utility “M6001 U” sono appositamente progettati per supportare i caricatori frontali “La 1955” e “La 2255”, entrambi disponibili nella doppia versione “Height” e “Power” che propongono capacità nell’ordine dei mille 895 e dei mille 950 chili, il primo, e dei due mila 137 e dei due mila 212 chili il secondo. Comune a entrambe le attrezzature la possibilità di montare direttamente in fabbrica i gruppi di attacco e sgancio rapido, così da risultare perfettamente integrati nella struttura dei trattori, mentre alla loro gestione operativa è preposta una leva multifunzione installata vicino alla consolle posta a destra del sedile di guida.
Titolo: Kubota serie “M6001 Utility”: focus europeo
Autore: Redazione